Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Siracide 28


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Chi vuol vendicarsi proverà la vendetta del Signore: dei suoi peccati e' terrà strettissimo conto.1 Chi vuol vendicarsi proverà le vendette del Signore, il quale terrà esatto conto dei suoi peccati.
2 Condona al prossimo tuo il torto che t'ha fatto, e allora, quando tu pregherai, ti saran rimessi i peccati.2 Perdona al tuo prossimo i torti che t'ha fatto, e allora, quando pregherai, ti saran rimessi i peccati.
3 Un uomo conserva rancore contro un uomo, e invoca da Dio salute?3 L'uomo che resta adirato contro un altro uomo come fa a chiedere a Dio la guarigione?
4 Verso un uomo, suo slmile, non ha pietà, e implora per i propri peccati?4 Egli non ha compassione per un uomo suo simile e porge suppliche per i suoi peccati?
5 Egli, che pure è carne, conserva il rancore, e chiede a Dio propiziazione? Chi espierà i peccati di lui?5 Egli, che è carne, conserva il rancore, e chiede a Dio il perdono? Chi pregherà per i suoi peccati?
6 Pensa alla fine, e cessa dall'odiare,6 Ricordati dei tuoi novissimi e deponi il rancore:
7 perchè la corruzione e la morte [ti] sovrastano ne' suoi comandamenti.7 la corruzione e la morte son minacciate nei comandamenti del Signore.
8 Pensa al timor di Dio e non corrucciarti col prossimo;8 Ricordati del timor di Dio e non ti adirare col prossimo.
9 pensa all'alleanza dell'Altissimo e passa sopra all'offesa del prossimo.9 Ricorda il patto dell'Altissimo e passa sopra all'ignoranza del prossimo.
10 Tienti lontano dal questionare e diminuirai i peccati,10 Tienti lontano dalle liti, e diminuirai i peccati;
11 perchè l'uomo iracondo accende le questioni, e il peccatore scompiglia gli amici, e tra quelli che vivono in pace insinua l'inimicizia.11 perchè l'uomo iracondo attizza le liti, e l'uomo peccatore mette la discordia tra gli amici, e semina inimicizie tra coloro che stavano in pace.
12 In proporzione delle legna divampa il fuoco, [e a seconda della violenza del contendere la questione s'infiamma]. In proporzione della potenza d'un uomo sarà l'ira sua, e a seconda delle sue ricchezze e' fa salire il suo sdegno.12 Come l'incendio alza la fiamma secondo le legna del bosco, così secondo la potenza dell'uomo sarà il suo sdegno, e secondo le sue ricchezze farà montare la sua ira.
13 Una precipitata contesa accende il fuoco, e una questione precipitosa fa spargere il sangue: e la lingua che attesta [il falso] arreca morte.13 Litigio subitaneo accende il fuoco, e rissa precipitosa fa sparger sangue, e lingua che rende testimonianza è causa di morte.
14 Se soffi sulla scintilla, divamperà a mo'di fuoco; se ci sputi su, si spengerà: e l'una e l'altra cosa vien dalla [tua] bocca.14 Se soffierai sopra una favilla, si accenderà come fiamma, se vi sputerai sopra si spegnerà: l'una e l'altra cosa vien dalla bocca.
15 Il mormoratore e l'uomo bilingue [sia da te] maledetto: molti invero ha mandati in malora che vivevano in pace.15 Il mormoratore e l'uomo a doppia lingua è maledetto; che metterà lo scompiglio tra molti che stavano in pace.
16 La lingua d'un terzo sconvolse molti, e li mandò raminghi da un popolo all'altro.16 La lingua calunniatrice ha agitato molti e li ha dispersi da un popolo all'altro;
17 Distrusse città fortificate, e case di grandi atterrò.17 ha distrutte città forti e ricche, ed ha rovinate le case dei grandi;
18 Abbattè eserciti di popoli, e potenti nazioni dissipò.18 ha annientate le forze dei popoli, ha disfatte valorose nazioni. 1
19 La lingua d'un terzo cacciò [di casa] donne virili, e le privò del frutto delle loro fatiche.19 La lingua calunniatri le ha cacciate fuori di casa donne virili e le ha private del frutto delle loro fatiche.
20 Chi a quella dà retta, non avrà requie, e non avrà un amico su cui riposare.20 Chi le dà retta non avrà pace, e non avrà amico in cui confidare.
21 Un colpo di sferza fa un livido; ma un colpo di lingua stritola le ossa.21 Il colpo della sferza fa lividura, ma il colpo della lingua rompe le ossa.
22 Molti caddero per il filo della spada, ma non tanti, quanti perirono per via della lingua.22 Molti morirono per mezzo della spada; ma non sono quanto quelli uccisi dalla propria lingua.
23 Beato chi è al riparo da una lingua maligna, chi non cade sotto il suo furore, chi non trascina il suo giogo, e ne' suoi ceppi non è incatenato.23 Felice chi è al sicuro dalla lingua cattiva, che non è passato tra i furori di lei, che non ne ha portato il giogo, e dalle catene di lei non è stato avvinto;
24 Perchè il suo giogo è giogo di ferro, e le sue catene son catene di bronzo.24 perchè il suo giogo è giogo di ferro e la sua catena è catena di bronzo:
25 La morte ch'essa dà, è morte tristissima, meglio di essa è [scendere negli] Inferi.25 la morte che da lei viene è la peggiore morte, l'inferno è migliore di lei.
26 La sua persistenza non durerà a lungo, ma dominerà le vie degli ingiusti. E con la sua fiamma non abbrucerà i giusti.26 Essa non avrà lunga durata, ma regnerà nelle vie degli iniqui, e la sua fiamma non brucerà i giusti.
27 Quei che abbandonano il Signore cadranno in [potere di] essa, e divamperà in loro e non si spengerà. E si spingerà addosso a loro come un leone, e come una pantera gli sbranerà.27 Cadranno in suo potere quelli che abbandonano Dio; sopra di essi avvamperà senza spegnersi, sarà lancia ta contro di essi qual leone, e li sbranerà qual leopardo.
28 Fa' una siepe di spine alle tue orecchie e non ascoltare una lingua maligna, e alla tua bocca metti porte e chiavistelli.28 Metti una siepe di spine alle tue orecchie, e non voler ascoltare la mala lingua, e alla tua bocca metti porte e chiavistelli.
29 Il tuo oro e il tuo argento raduna in [forziere sicuro], e per le tue parole fatti una bilancia [e de' pesi] e opportuni freni [e chiavistelli] per la tua bocca.29 Fondi il tuo oro e il tuo argento, e fai una bilancia per le tue parole e un freno bene aggiustato alla tua bocca,
30 E bada di non sdrucciolar per causa della lingua, e cadere alla presenza de' tuoi nemici che stanno in agguato, sicché la tua caduta sia insanabile e mortale!30 e bada di non peccare colla tua lingua; affinchè tu non cada davanti ai tuoi nemici che t'insidiano e la tua caduta sia così incurabile da doverne morire.