Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Giobbe 32


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Ma quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perchè si riteneva per giusto.1 Quando Giobbe ebbe finito di parlare, quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto.
2 Senonchè Eliu figlio di Barachel, il Buzita, della famiglia di Ram, s'adirò e si sdegnò; contro Giobbe s'adirò egli, perchè affermava d'essere giusto dinanzi a Dio;2 Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché pretendeva d'aver ragione di fronte a Dio;
3 si sdegnò inoltre contro gli amici di lui, perchè non avevano trovato una risposta ragionevole, ma soltanto avevano dato torto a Giobbe.3 si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole.
4 Perciò Eliu aveva aspettato che Giobbe avesse parlato, giacchè coloro che discorrevano erano più anziani;4 Però Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età.
5 ma quando vide che i tre non potevano rispondere, s'adirò grandemente.5 Quando dunque vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.
6 Prendendo dunque a parlare Eliu figlio di Barachel, il Buzita, disse: «Più giovane sono io per età, mentre voi siete più vecchi: perciò a capo dimesso avevo timoredi manifestarvi il mio parere.6 Presa dunque la parola, Eliu, figlio di Barachele il Buzita, disse:

Giovane io sono di anni
e voi siete già canuti;
per questo ho esitato per rispetto
a manifestare a voi il mio sapere.
7 Poichè speravo che l'età più matura avrebbe parlato, e che i molti anni avrebbero insegnato la sapienza;7 Pensavo: Parlerà l'età
e i canuti insegneranno la sapienza.
8 ma - a quanto vedo - il soffio [di vita] è negli uomini, ma l'ispirazione dell'Onnipotente dà l'intelligenza;8 Ma certo essa è un soffio nell'uomo;
l'ispirazione dell'Onnipotente lo fa intelligente.
9 non i longevi [perchè tali] sono sapienti, nè gli anziani intendono il diritto.9 Non sono i molti anni a dar la sapienza,
né sempre i vecchi distinguono ciò che è giusto.
10 Perciò io dico: - Ascoltatemi, vi mostrerò anch'io la mia sapienza! -10 Per questo io oso dire: Ascoltatemi;
anch'io esporrò il mio sapere.
11 Ho infatti aspettato i vostri discorsi, e udito le vostre indagini, mentre discutevate nella disputa;11 Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l'orecchio ai vostri argomenti.
Finché andavate in cerca di argomenti
12 e mentre stimavo che avreste detto alcunchè, riflettevo: ma - a quanto vedo - non c'è chi confuti Giobbe e risponda ai suoi discorsi fra voialtri.12 su di voi fissai l'attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto convincere Giobbe,
nessuno tra di voi risponde ai suoi detti.
13 Non state a dire: - Abbiamo trovato la sapienza -;Dio l'ha rigettato, non un uomo!13 Non dite: Noi abbiamo trovato la sapienza,
ma lo confuti Dio, non l'uomo!
14 Con me egli ancora non ha parlato mai, nè io gli risponderò con i vostri discorsi.14 Egli non mi ha rivolto parole,
e io non gli risponderò con le vostre parole.
15 Costoro sono sgomenti, più non rispondono, si dipartirono da loro le parole.15 Sono vinti, non rispondono più,
mancano loro le parole.
16 Perchè dunque ho aspettato, ed essi non parlano, se ne ristanno senza più rispondere,16 Ho atteso, ma poiché non parlano più,
poiché stanno lì senza risposta,
17 risponderò anch'io la mia parte, e mostrerò il mio sapere.17 voglio anch'io dire la mia parte,
anch'io esporrò il mio parere;
18 Io infatti di parole sono ripieno, e mi travaglia l'ansimar del mio seno:18 mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è dentro di me.
19 ecco, il mio seno è come mosto che non ha sfogoe spezza gli otri novelli;19 Ecco, dentro di me c'è come vino senza sfogo,
come vino che squarcia gli otri nuovi.
20 parlando mi sentirò sollevato, aprirò le mie labbra e risponderò;20 Parlerò e mi sfogherò,
aprirò le labbra e risponderò.
21 non porterò riguardo ad alcuno, e non eguaglierò Dio all'uomo:21 Non guarderò in faccia ad alcuno,
non adulerò nessuno,
22 non so infatti quanto ancora io esisterò, e se di qui a poco il mio Fattore mi toglierà di mezzo.22 perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi eliminerebbe.