Giobbe 9
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA MARTINI |
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1 Giobbe prese a dire: | 1 Giobbe rispose, e disse: |
2 «In verità io so che è così: e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio? | 2 Veramente io so, che così va la bisogna, e che l'uomo paragonato con Dio non ha più giustizia. |
3 Se uno volesse disputare con lui, non sarebbe in grado di rispondere una volta su mille. | 3 Se ci vorrà venire a contesa con lui non potrà rendergli conto d'una cosa ogni mille. |
4 Egli è saggio di mente, potente di forza: chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo? | 4 Egli il saggio di mente, il forte in possanza; chi mai a lui contradisse, e potè aver pace? |
5 Egli sposta le montagne ed esse non lo sanno, nella sua ira egli le sconvolge. | 5 Egli trasporta le montagne, ed elle non se n' avveggono quand'ei nel suo furore le spiana. |
6 Scuote la terra dal suo posto e le sue colonne tremano. | 6 Egli dal suo sito scuote la terra, e le sue fondamenta sono sommosse. |
7 Comanda al sole ed esso non sorge e mette sotto sigillo le stelle. | 7 Egli comanda al sole, e non nasce, e le stelle tiene egli chiuse come sotto sigillo. |
8 Lui solo dispiega i cieli e cammina sulle onde del mare. | 8 Egli solo distese i cicli, e cammina sui flutti del mare. |
9 Crea l’Orsa e l’Orione, le Plèiadi e le costellazioni del cielo australe. | 9 Egli creò e Arturo, e Orione, e le Hiadi, e le ascose parti del mezzodì. |
10 Fa cose tanto grandi che non si possono indagare, meraviglie che non si possono contare. | 10 Egli fa cose grandi, e incomprensibili, e miracolose, che non possono numerarsi. |
11 Se mi passa vicino e non lo vedo, se ne va e di lui non mi accorgo. | 11 S'ei viene a me io noi veggo, e s'egli si parte io non me n'accorgo. |
12 Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire? Chi gli può dire: “Cosa fai?”. | 12 Se egli repentinamente vuoi far disamina, chi rispondere a lui potrà? ovvero chi potrà dirgli: Perché fai cosi? |
13 Dio non ritira la sua collera: sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab. | 13 Egli è Dio, e all'ira di lui nessun può resistere, e sotto di lui si incurvano quei, che reggono il mondo. |
14 Tanto meno potrei rispondergli io, scegliendo le parole da dirgli; | 14 Son io qualche cosa di grande, che possa rispondere a lui, e stare a tu per tu con lui? |
15 io, anche se avessi ragione, non potrei rispondergli, al mio giudice dovrei domandare pietà. | 15 Io che sebbene avessi qualche ragione non risponderò, ma implorerò la clemenza del mio Giudice. |
16 Se lo chiamassi e mi rispondesse, non credo che darebbe ascolto alla mia voce. | 16 E quando esaudisse egli le mie suppliche, non crederò che egli abbia avuto riguardo alle mie voci. |
17 Egli con una tempesta mi schiaccia, moltiplica le mie piaghe senza ragione, | 17 Perocché egli mi ruoterà in un turbine, e moltiplicherà le mie piaghe anche senza cagione. |
18 non mi lascia riprendere il fiato, anzi mi sazia di amarezze. | 18 Ei non lascia riposo alcuno al mio spirito, e mi inebria di amarezze. |
19 Se si tratta di forza, è lui il potente; se di giustizia, chi potrà citarlo in giudizio? | 19 Se si ricorre alla possanza, egli è potentissimo, se all'equità nel giudicare, nissuno ardisce di rendere testimonianza in favor mio. |
20 Se avessi ragione, la mia bocca mi condannerebbe; se fossi innocente, egli mi dichiarerebbe colpevole. | 20 Se io vorrò giustificarmi, mi condannerà la mia propria bocca, se io mi dimostrerò innocente egli mi convincerà di reato. |
21 Benché innocente, non mi curo di me stesso, detesto la mia vita! | 21 Quand'anche io fossi perfetto, questo stesso sarà ignoto all'anima mia, e mi sarà noiosa la vita. |
22 Per questo io dico che è la stessa cosa: egli fa perire l’innocente e il reo! | 22 Questa sola cosa ho detto io: Egli consuma e l'innocente, e l'iniquo. |
23 Se un flagello uccide all’improvviso, della sciagura degli innocenti egli ride. | 23 Se egli flagella, uccida a un tratto, e non rida delle pene degli innocenti. |
24 La terra è lasciata in balìa del malfattore: egli vela il volto dei giudici; chi, se non lui, può fare questo? | 24 La terra è data in balìa dell'empio, il quale mette una benda agli occhi de' giudici di essa. E se egli noi fa, chi è adunque, che lo faccia? |
25 I miei giorni passano più veloci d’un corriere, fuggono senza godere alcun bene, | 25 I giorni miei sono stati più veloci di uom corridore; sono fuggiti, e nulla hanno veduto di bene. |
26 volano come barche di papiro, come aquila che piomba sulla preda. | 26 Sono passati di fuga come nave carica di pomi, come aquila, che vola alla preda. |
27 Se dico: “Voglio dimenticare il mio gemito, cambiare il mio volto e rasserenarmi”, | 27 Allorché io dico: Non parlerò più così; si altera la mia faccia, e mi strazia il dolore. |
28 mi spavento per tutti i miei dolori; so bene che non mi dichiarerai innocente. | 28 Io temeva di tutte le mie azioni, sapendo, che non mi avresti perdonato se io peccava. |
29 Se sono colpevole, perché affaticarmi invano? | 29 Ma se anche cosi facendo io son empio, perché mi son io travagliato inutilmente? |
30 Anche se mi lavassi con la neve e pulissi con la soda le mie mani, | 30 Quand' io fossi lavato con acqua di neve, e le mani mie luccicassero per mondezza, |
31 allora tu mi tufferesti in un pantano e in orrore mi avrebbero le mie vesti. | 31 Nulladimeno mi immergerai nella lordura, e avranno di me orrore le stesse: mie vesti. |
32 Poiché non è uomo come me, al quale io possa replicare: “Presentiamoci alla pari in giudizio”. | 32 Perocché non avrò io a difendermi da un uomo simile a me, né da uno, che possa essere com'io convenuto in giudizio. |
33 Non c’è fra noi due un arbitro che ponga la mano su di noi. | 33 Non v' ha chi possa entrar dì mezzo trall'uno, e l'altro ad essere arbitro tra noi due. |
34 Allontani da me la sua verga, che non mi spaventi il suo terrore: | 34 Ritiri egli da me la sua verga, e non mi agghiadi co' suoi terrori. |
35 allora parlerei senza aver paura di lui; poiché così non è, mi ritrovo con me solo. | 35 Parlerò, e nol temerò; perocché nel timore non poss'io dar risposta. |