Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 9


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BIBBIA CEI 2008BIBLIA
1 Giobbe prese a dire:
1 Job tomó la palabra y dijo:
2 «In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?
2 Bien sé yo, en verdad, que es así: ¿cómo ante Dios puede ser justo un hombre?
3 Se uno volesse disputare con lui,
non sarebbe in grado di rispondere una volta su mille.
3 A quien pretenda litigar con él, no le responderá ni una vez entre mil.
4 Egli è saggio di mente, potente di forza:
chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo?
4 Entre los más sabios, entre los más fuertes, ¿quién le hizo frente y salió bien librado?
5 Egli sposta le montagne ed esse non lo sanno,
nella sua ira egli le sconvolge.
5 El traslada los montes sin que se den cuenta, y los zarandea en su furor.
6 Scuote la terra dal suo posto
e le sue colonne tremano.
6 El sacude la tierra de su sitio, y se tambalean sus columnas.
7 Comanda al sole ed esso non sorge
e mette sotto sigillo le stelle.
7 A su veto el sol no se levanta, y pone un sello a las estrellas.
8 Lui solo dispiega i cieli
e cammina sulle onde del mare.
8 El solo desplegó los Cielos, y holló la espalda de la Mar.
9 Crea l’Orsa e l’Orione,
le Plèiadi e le costellazioni del cielo australe.
9 El hizo la Osa y Orión, las Cabrillas y las Cámaras del Sur.
10 Fa cose tanto grandi che non si possono indagare,
meraviglie che non si possono contare.
10 Es autor de obras grandiosas, insondables, de maravillas sin número.
11 Se mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non mi accorgo.
11 Si pasa junto a mí, yo no le veo, si se desliza, no le advierto.
12 Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?
Chi gli può dire: “Cosa fai?”.
12 Si en algo hace presa, ¿quién le estorbará? ¿quién le dirá: «¿Qué es lo que haces?»
13 Dio non ritira la sua collera:
sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab.
13 Dios no cede en su cólera: bajo él quedan postrados los esbirros de Ráhab.
14 Tanto meno potrei rispondergli io,
scegliendo le parole da dirgli;
14 ¡Cuánto menos podré yo defenderme y rebuscar razones frente a él!
15 io, anche se avessi ragione, non potrei rispondergli,
al mio giudice dovrei domandare pietà.
15 Aunque tuviera razón, no hallaría respuesta, ¡a mi juez tendría que suplicar!
16 Se lo chiamassi e mi rispondesse,
non credo che darebbe ascolto alla mia voce.
16 Y aunque le llame y me responda, aún no creo que escuchará mi voz.
17 Egli con una tempesta mi schiaccia,
moltiplica le mie piaghe senza ragione,
17 ¡El, que me aplasta por un pelo, que multiplica sin razón mis heridas,
18 non mi lascia riprendere il fiato,
anzi mi sazia di amarezze.
18 y ni aliento recobrar me deja, sino que me harta de amargura!
19 Se si tratta di forza, è lui il potente;
se di giustizia, chi potrà citarlo in giudizio?
19 Si se trata de fuerza, ¡es él el Poderoso! Si de justicia, ¿quién le emplazará?
20 Se avessi ragione, la mia bocca mi condannerebbe;
se fossi innocente, egli mi dichiarerebbe colpevole.
20 Si me creo justo, su boca me condena, si intachable, me declara perverso.
21 Benché innocente, non mi curo di me stesso,
detesto la mia vita!
21 ¿Soy intachable? ¡Ni yo mismo me conozco, y desprecio mi vida!
22 Per questo io dico che è la stessa cosa:
egli fa perire l’innocente e il reo!
22 Pero todo da igual, y por eso digo: él extermina al intachable y al malvado.
23 Se un flagello uccide all’improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
23 Si un azote acarrea la muerte de improviso, él se ríe de la angustia de los inocentes.
24 La terra è lasciata in balìa del malfattore:
egli vela il volto dei giudici;
chi, se non lui, può fare questo?
24 En un país sujeto al poder de un malvado, él pone un velo en el rostro de sus jueces: si no es él, ¿quién puede ser?
25 I miei giorni passano più veloci d’un corriere,
fuggono senza godere alcun bene,
25 Mis días han sido más raudos que un correo, se han ido sin ver la dicha.
26 volano come barche di papiro,
come aquila che piomba sulla preda.
26 Se han deslizado lo mismo que canoas de junco, como águila que cae sobre la presa.
27 Se dico: “Voglio dimenticare il mio gemito,
cambiare il mio volto e rasserenarmi”,
27 Si digo: «Voy a olvidar mis quejas, mudaré de semblante para ponerme alegre»,
28 mi spavento per tutti i miei dolori;
so bene che non mi dichiarerai innocente.
28 me asalta el temor de todos mis pesares, pues sé que tú no me tendrás por inocente.
29 Se sono colpevole,
perché affaticarmi invano?
29 Y si me he hecho culpable, ¿para qué voy a fatigarme en vano?
30 Anche se mi lavassi con la neve
e pulissi con la soda le mie mani,
30 Aunque me lave con jabón, y limpie mis manos con lejía,
31 allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
31 tú me hundes en el lodo, y mis propios vestidos tienen horror de mí.
32 Poiché non è uomo come me, al quale io possa replicare:
“Presentiamoci alla pari in giudizio”.
32 Que él no es un hombre como yo, para que le responda, para comparecer juntos en juicio.
33 Non c’è fra noi due un arbitro
che ponga la mano su di noi.
33 No hay entre nosotros árbitro que ponga su mano entre los dos,
34 Allontani da me la sua verga,
che non mi spaventi il suo terrore:
34 y que de mí su vara aparte para que no me espante su terror.
35 allora parlerei senza aver paura di lui;
poiché così non è, mi ritrovo con me solo.
35 Pero hablaré sin temerle, pues yo no soy así para mí mismo.