Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 41


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Ecco, davanti a lui ogni sicurezza viene meno,
al solo vederlo si resta abbattuti.
1 - Non c'è audace che voglia eccitarlo, perchè chi può resistere alla presenza sua?
2 Nessuno è tanto audace da poterlo sfidare:
chi mai può resistergli?
2 Chi ha dato a me prima, onde io a lui restituisca? tutte le cose che stanno sotto al cielo, son mie!
3 Chi mai lo ha assalito e ne è uscito illeso?
Nessuno sotto ogni cielo.
3 Non voglio tacere circa le sue membra, e circa la forza e bellezza di sua armatura.
4 Non passerò sotto silenzio la forza delle sue membra,
né la sua potenza né la sua imponente struttura.
4 Chi ha scoperto il disopra del suo manto, e in mezzo alla sua bocca chi è penetrato?
5 Chi mai ha aperto il suo manto di pelle
e nella sua doppia corazza chi è penetrato?
5 Le porte del suo muso chi mai le ha aperte? attorno alle sue zanne dimora il terrore.
6 Chi mai ha aperto i battenti della sua bocca,
attorno ai suoi denti terrificanti?
6 Il suo corpo è come di scudi fusi insieme, composto di squame che combaciano:
7 Il suo dorso è formato da file di squame,
saldate con tenace suggello:
7 l'una con l'altra è congiunta, neppure un soffio passa tra loro;
8 l’una è così unita con l’altra
che l’aria fra di esse non passa;
8 l'una all'altra aderisce, e si tengono in guisa da non separarsi.
9 ciascuna aderisce a quella vicina,
sono compatte e non possono staccarsi.
9 Il suo starnuto è uno splendor di fuoco, e gli occhi suoi come le ciglia dell'aurora;
10 Il suo starnuto irradia luce,
i suoi occhi sono come le palpebre dell’aurora.
10 dalla sua bocca escono faci, come fiaccole di vivo fuoco;
11 Dalla sua bocca erompono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
11 dalle sue froge vien fuori fumo, come da caldaio acceso e bollente:
12 Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia infuocata e bollente.
12 il suo soffio accende tizzoni, ed una vampa dalla sua bocca esce.
13 Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
13 Nel suo collo risiede la forza, dinanzi a lui precede la squallidezza.
14 Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre il terrore.
14 Le membra delle sue carni sono compatte: lanciandosi contro esso fulmini, non si volgono altrove.
15 Compatta è la massa della sua carne,
ben salda su di lui e non si muove.
15 Il suo cuore è duro come pietra, e saldo come l'incudine del fucinatore.
16 Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la macina inferiore.
16 Quand'esso si rizza ne temono gli angeli, e sbigottiti si discolpano.
17 Quando si alza si spaventano gli dèi
e per il terrore restano smarriti.
17 La spada che lo assale non resiste, nè la lancia, nè la corazza.
18 La spada che lo affronta non penetra,
né lancia né freccia né dardo.
18 Reputa egli come paglia di ferro, come legno putrido il bronzo.
19 Il ferro per lui è come paglia,
il bronzo come legno tarlato.
19 Non lo mette in fuga l'arciere, in stoppa si cambiano per lui le pietre di fionda.
20 Non lo mette in fuga la freccia,
per lui le pietre della fionda sono come stoppia.
20 Come stoppa egli reputa la mazza, della lancia imbrandita esso si burla.
21 Come stoppia è la mazza per lui
e si fa beffe del sibilo del giavellotto.
21 Sotto di lui vi sono raggi di sole, egli giace sull'orlo come fosse fango.
22 La sua pancia è fatta di cocci aguzzi
e striscia sul fango come trebbia.
22 Fa bollire come caldaia il profondo mare, lo riduce come a un [vaso d']unguento che spuma;
23 Fa ribollire come pentola il fondo marino,
fa gorgogliare il mare come un vaso caldo di unguenti.
23 dietro a lui risplende il sentiero, si crederebbe che l'abisso sia canuto.
24 Dietro di sé produce una scia lucente
e l’abisso appare canuto.
24 Non v'è sulla terra una forza somigliante a lui, che fu fatto per non temer nessuno;
25 Nessuno sulla terra è pari a lui,
creato per non aver paura.
25 ogni essere eccelso egli mira [con disprezzo], è re su tutti i figli di fierezza.»
26 Egli domina tutto ciò che superbo s’innalza,
è sovrano su tutte le bestie feroci».