Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Psalmi 141


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VULGATADIODATI
1 Intellectus David, cum esset in spelunca, oratio.1 Salmo di Davide. O SIGNORE, io t’invoco; affrettati a rispondermi; Porgi l’orecchio alla mia voce, mentre io grido a te.
2 Voce mea ad Dominum clamavi,
voce mea ad Dominum deprecatus sum.
2 La mia orazione sia addirizzata al tuo cospetto, come l’incenso; E il mio alzar delle mani come l’offerta della sera.
3 Effundo in conspectu ejus orationem meam,
et tribulationem meam ante ipsum pronuntio :
3 O Signore, poni guardia alla mia bocca; Guarda l’uscio delle mie labbra.
4 in deficiendo ex me spiritum meum,
et tu cognovisti semitas meas.
In via hac qua ambulabam
absconderunt laqueum mihi.
4 Non lasciar che il mio cuore s’inchini a cosa alcuna malvagia, Per darmi a commettere opere empie, Con gli uomini operatori d’iniquità; E fa’ che io non mangi delle lor delizie
5 Considerabam ad dexteram, et videbam,
et non erat qui cognosceret me :
periit fuga a me,
et non est qui requirat animam meam.
5 Pestimi pure il giusto, ciò mi sarà benignità; E riprendami, ciò mi sarà olio eccellente, Il qual non mi fiaccherà il capo; Anzi più ch’egli lo farà, più pregherò per loro nelle loro avversità.
6 Clamavi ad te, Domine ;
dixi : Tu es spes mea,
portio mea in terra viventium.
6 I rettori di costoro furono abbandonati dentro alla roccia, E pure udirono le mie parole ch’erano piacevoli.
7 Intende ad deprecationem meam,
quia humiliatus sum nimis.
Libera me a persequentibus me,
quia confortati sunt super me.
7 Le nostre ossa sono sparse su la bocca del sepolcro, Come quando altri spezza, e schianta legne per terra.
8 Educ de custodia animam meam
ad confitendum nomini tuo ;
me exspectant justi donec retribuas mihi.
8 Perciocchè, o Signore Iddio, gli occhi miei sono intenti a te, Ed io spero in te; non privar di riparo l’anima mia.
9 Guardami dal laccio che mi è stato teso, Dalle trappole degli operatori d’iniquità.
10 Caggiano gli empi nelle lor reti tutti quanti, Mentre io passerò oltre