Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Genesi 45


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1 Non poteva più contenersi Giuseppe, molti essendo d'intorno a lui: per la qual cosa ordinò, che tutti si ritirassero, affinché nissuno straniero fosse presente, mentre ad essi si dava a conoscere.1 Non si potea [Iosef] constringere più, standovi molti presenti; dond' egli comandò che tutti se ne andassero fuori, e che niuno vi fosse alla mutua conoscenza.
2 E piangendo alzò la voce: e fu udita dagli Egiziani, e da tutta la casa di Faraone.2 E levoe la voce con pianto; la quale udirono quelli d'Egitto, e tutta la casa di Faraone.
3 E disse a' suoi fratelli: Io son Giuseppe: vive tuttora il padre mio? Non poteano dargli risposta i fratelli per l'eccessivo sbigottimento.3 E disse a' suoi fratelli: io sono Iosef (il quale voi vendeste); ancora lo padre nostro vive? Nè non poteano respondere li fratelli per la troppo paura.
4 Ma egli con benignità disse loro: Appressatevi a me. E quando gli furon dappresso: Io sono, disse, Giuseppe vostro fratello, che voi vendeste per l'Egitto.4 A' quali quegli benignamente disse: venite qua a me. E quando vennero più presso, disse a loro: io sono. Iosef il quale voi vendeste in Egitto.
5 Non temete, e non vi sembri dura cosa l'avermi venduto per questo paese: perocché per vostra salute mandommi Dio innanzi a voi in Egitto.5 Non vi spaventate; nè non para a voi duro, se voi mi vendeste in queste regioni: in verità per la salute vostra mandò me Iddio, innanzi a voi, in Egitto.
6 Imperocché sono due anni, che la fame ha principiato nel paese: e rimangono ancor cinque anni, ne' quali non si potrà arare, né mietere.6 Dui anni è, che la fame incominciò ad essere in terra; e ancora cinque anni restano, ne'quali non si potrà arare nè mietere.
7 E il Signore mi mandò innanzi, affinché voi siate salvati sulla terra, e possiate aver cibo per conservare la vita.7 Mandò me innanzi Iddio, acciò che voi siate reservati sopra la terra, e che voi possiate avere esca da vivere.
8 Non per vostro consiglio sono stato mandato qua, ma per volere di Dio, il quale mi ha renduto quasi il padre di Faraone, e padrone di tutta la sua casa, e principe di tutta la terra d'Egitto.8 Non per vostro consiglio, ma per volontà di Dio, qui messo sono; il quale fece me quasi padre di Faraone, e signore di tutta la casa sua, e principe di tutta la terra d'Egitto.
9 Speditevi, e andate a mio padre, e ditegli: Queste cose ti manda a dire Giuseppe tuo figlio: Dio mi ha fatto signore di tutta la terra d'Egitto: vieni da me; non porre indugio,9 Affrettatevi, e andate al padre mio, e direte a lui: queste cose ti manda a dire lo tuo figliuolo Iosef: Iddio fece me signore di tutta la terra d'Egitto; vieni a me, acciò che tu non muoia.
10 E abiterai nella terra di Gessen, e sarai vicino a me tu, e i tuoi figliuoli, e i figliuoli de' tuoi figliuoli, le tue pecore, e i tuoi armenti, e tutto quello che possiedi.10 Abita nella terra Gessen, e sarai appresso di me tu e i figliuoli tuoi, le pecore tue e l'armenta, e ogni cosa che tu possedi.
11 E ivi ti sostenterò (perocché vi restano tuttora cinque anni di fame), affinché non perisca tu, e la tua casa, e tutto quello che possiedi.11 E quivi ti pascerò; ancora cinque anni debbeno venire della fame; acciò che tu non perischi, e la casa tua e ogni cosa che tu possedi.
12 Ecco che gli occhi vostri, e gli occhi del fratello mio Beniamino veggono, che son io, che di mia bocca vi parlo.12 Certamente gli occhi vostri e gli occhii del mio fratello Beniamin veggiono quello che la bocca mia favella a voi.
13 Raccontate al padre mio tutta la mia gloria, e tutto quello che veduto avete in Egitto: affrettatevi, e conducetelo a me.13 Annunziatelo al padre mio, tutta la gloria mia, e ogni cosa che voi avete d'Egitto veduto; affrettatevi, e menate lui a me.
14 E lasciandosi cader sul collo del suo fratello Beniamino pianse, piangendo ugualmente anche questi sul collo di lui.14 E conciosia cosa ch' egli, abbracciato, cadesse nel collo di Beniamin suo fratello, pianse; e quegli ancora piagnette simigliantemente sopra lo collo suo.
15 E baciò Giuseppe tutti i suoi fratelli, e pianse ad uno ad uno con essi: dopo di ciò preser fidanza di parlare con lui.15 E basciò Iosef lui e tutti i fratelli suoi, e pianse sopra tutti; e poscia che sono arditi di fa vellare a lui,
16 E si sentì dire, e divulgossi di bocca in bocca per la reggia di Faraone: Sono venuti i fratelli di Giuseppe: e Faraone, e tutta la sua famiglia ne provò gran piacere.16 e udito che fu lo allegro sermone, e vol gato nella casa del re, vennero li fratelli suoi di Iosef; e rallegrossi Faraone, e tutta la famiglia sua.
17 E disse a Giuseppe, che comandasse, e dicesse ai suoi fratelli: Caricate i vostri giumenti, e andate nella terra di Chanaan;17 E disse a Iosef, che comandasse a' fratelli, dicendo: caricate le giumenta, andate nella terra Canaan,
18 E di là prendete il padre vostro, e la sua famiglia, e venite da me: e io vi darò tutti i beni dell'Egitto, e vi nutrirete del midollo della terra.18 e togliete quindi lo padre vostro e lo parentado vostro, e venite a me; e io darò a voi ogni bene d'Egitto, acciò che voi mangiate la medolla della terra.
19 Ordina ancora, che prendano carri dalla terra di Egitto per trasportare i piccoli loro figli, e le donne, e dirai loro: Prendete il padre vostro, e affrettatevi, e venite con tutta celerità.19 Comanda ancora, che tolgano le ceste della terra d'Egitto alla sovvenzione de'fanciulli suoi e delle mogli; ed anco dira’li: tollete lo padre vostro, e apparecchiatevi che tosto vegniate.
20 E non vi date pena di non portare tutti i vostri utensili; perocché tutte le ricchezze dell'Egitto saranno vostre.20 E non lasciate alcuna cosa della masserizia vostra; imperciò che tutte le divizie d'Egitto saranno vostre.
21 E i figliuoli d'Israele fecero, com'era lor comandato. E Giuseppe diede loro de' carri, conforme avea ordinato Faraone, e i viveri pel viaggio.21 Fecero i figliuoli d'Israel siccome fu loro comandato; a' quali diede Iosef le ceste, secondo lo imperio di Faraone, e li cibi nell'andare.
22 E ordinò ancora, che fossero messe fuori due vesti per ognuno di essi: e a Beniamin diede trecento monete d'argento con cinque ottime vesti:22 E comandò che a cadauno fosse proferto due stole; e a Beniamin diede CCC dinari d'ariento con cinque stole ottime.
23 Altrettanto denaro, e altrettante vesti mandò a suo padre colla giunta di dieci asini, che portavano d'ogni sorta delle ricchezze d'Egitto, e altrettante asine cariche di grano e di pane pel viaggio.23 E altrettanta pecunia e vestimenti mandoe al padre suo, aggiungendo a lui X asini, sopra li quali era di tutte le ricchezze d'Egitto, e altrettante asine le quali portassero frumento per la via e pane.
24 Licenziò adunque i fratelli, e mentre stavano per partire disse: Non sieno dispute tra voi per viaggio.24 Lasciò adunque li fratelli suoi, e facendo prode, disse: non v'adirate nella via.
25 Quelli partiti dall'Egitto giunsero al padre loro Giacobbe nella terra di Chanaan.25 Li quali, partendosi d'Egitto, vennero nella terra Canaan al padre loro Iacob.
26 E gli dieder le nuove, e dissero: Giuseppe il tuo figlio vive, ed egli è padrone in tutta la terra d'Egitto. Udita la qual cosa Giacobbe, quasi da profondo sonno svegliandosi, non prestava però fede ad essi.26 E nunziarono a lui, dicendo: Iosef vive, ed egli sì è signore d'ogni terra d'Egitto. La quale cosa uditala, Iacob quasi di grave sonno isveglian tesi, intanto non credeva a loro.
27 Ma quelli tutta raccontaron la serie delle cose. E quando ebbe egli veduti i carri, e tutte le cose, che quegli avea mandate, si ravvivò il suo spirito,27 Quelli anco redicevano per ordine ogni cosa. E quando egli vide le ceste, ed ogni cosa che a lui era mandata, risuscitò lo spirito suo.
28 E disse: A me basta, che sia ancor in vita Giuseppe mio figlio: anderò, e lo vedrò prima di morire.28 E disse: basta a me, se ancora lo figliuolo mio Iosef vive; io anderò a lui, inanzi che muoia.