Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Genesi 12


font

Abramo ubbidendo al comando di Dio, ricevute le promesse, abbandona la patria, e in compagnia di Lot va pellegrino nel paese di Chanaan, e fa sacrificio al Signore in Sichem, e a Bethel. Indi portandosi in Egitto per cagion della fame, dà alla sua moglie il nome di Sorella; ed essendo ella stuta condotta via a casa di Faraone, è poscia renduta a lui intatta.

1E il Signore disse ad Abramo: Parti dalla tua terra, e dalla tua parentela, e dalla casa del padre tuo, e vieni nella terra, che io ti insegnerò.2E ti farò capo di una nazione grande, e ti benedirò, e farò grande il tuo nome, e sarai benedetto.3Benedirò que' che ti benedicono, e maledirò que' che ti maledicono, e IN TE saran benedette tutte le nazioni della terra.4Partì dunque Abramo, conforme gli avea ordinato il Signore, e con lui andò Lot: Abramo avea settantacinque anni, quando uscì di Haran.5E prese seco Sarai sua moglie, e Lot figliuolo di suo fratello, e tutto quello che possedevano, e le persone che aveano acquistate in Haran: e partirono per andare nella terra di Chanaan. E giunti colà,6Abramo passò per mezzo al paese fino al luogo di Sichem, fino alla valle famosa: e i Chananei erano allora in quella terra.7E il Signore apparve ad Abramo, e gli disse: A' tuoi posteri darò questa terra. Ed egli edificò in quel luogo un altare al Signore, che eragli apparito.8E di lì passando avanti verso il monte, che era a oriente di Bethel, vi tese il suo padiglione, avendo a occidente Bethel, e a levante Hai: ivi pure edificò un altare al Signore, ed invocò il suo nome.9E tirò innanzi Abramo camminando, e avanzandosi verso mezzodì.10Ma venne nel paese la fame, e Abramo scese nell'Egitto per istarvi come passeggero: perocché la fame dominava in quel paese.11E stando per entrar nell'Egitto, disse a Sarai sua moglie: So, che tu sei bella donna:12E che quando gli Egiziani ti avranno veduta, diranno: Ella è sua moglie: e uccideranno me, e te serberanno.13Di grazia adunque di', che tu sei mia sorella: affinché per te io sia ben accolto, e salvi la mia vita per opera tua.14Entrato adunque Abramo in Egitto, videro gli Egiziani, che la donna era bella sommamente.15E i signori ne dieder nuova a Faraone, e la celebrarono dinanzi a lui: e la donna fu trasportata in casa di Faraone.16E per riguardo a lei fecero buon'accoglienza ad Abramo: ed egli ebbe pecore, e bovi, e asini, e servi, e serve, e asine, e cammelli.17Ma il Signore castigò con piaghe gravissime Faraone, e la sua casa a causa di Sarai moglie di Abramo.18E Faraone chiamò Abramo, e gli disse: Che m'hai tu fatto? perché non hai tu significato, che ella è tua moglie?19Perché mai dicesti, che era tua sorella, perché io me la pigliassi per moglie? Or adunque eccoti la tua donna, prendila, e va' in pace.20E Faraone diede la cura di Abramo a uomini, i quali lo accompagnarono fuora colla moglie, e con tutto quello che avea.

Note:

12,1:E il Signore disse ad Abramo: ec. Questa è la seconda vocazione riferita negli Atti rap. VII. 5. 6.; e da questa si contano i quattrocento trent'anni di pellegrinaggio notati nell'Esodo cap. XII. 40. 41., e da Paolo Gal. III. 17.
E vieni nella terra, che io t'insegnerò. Dio non determina il paese, in cui vuol condurre Abramo; ma gli ordina di lasciar tutto, e di andare, dovunque egli vorrà condurlo. Degnissima perciò è la fede di questo Patriarca degli elogi di Paolo: Per la fede quegli, che è chiamato Abraham, obbedì per andare al luogo, che ovea ricevere in eredità, e partì senza saper dove andasse, Heb. XI. 8. Le promesse fattegli da Dio sono grandi; ma il loro adempimento è lontano; e un uomo di minor fede di lui non avrebbe saputo indursi a distaccarsi da tutto, ed esporsi a un lungo e incerto pellegrinaggio, e a tutti i disastri, che l'accompagnano.

12,2:Ti farò capo di una nazione grande. Secondo la lettera Abramo in capo e stipite della nazione Ebreo, la quale si moltiplicò a dismisura, e divenne un gran popolo uguale nel numero alle arene del mare, come più volte è detto nelle Scritture. Secondo un altro senso più importante Abramo e padre non solo degli Ebrei, ma anche di tutti i Gentili fedeli, e imitatori della sua fede. Vedi Rom. IV. 7.
Ti benedirò... e sarai benedetto. La benedizione di Dio, e la gloria, alla quale egli promette d'innalzare Abramo, comprendono senza dubbio anche la copia di tutte le felicità temporali, le quali volea Dio pel merito della fede di lui spargere a larga mano sopra il suo popolo. Ma a tutt' altra felicità aspirava il cuore di Abramo: distaccato da tutti i beni della terra egli stette pellegrino nella terra promessa, come non sua, abitando nelle tende... Imperocchè aspettava quella città ben fondata, della quale è architetto Dio e fondatore. Heb. IV. 9. La felicità e la gloria di quella patria è promessa ad Abramo da Dio, quando gli promette di benedirlo, di essere suo protettore, e di far si, che egli sia come un esempio di quel, che sia per un uomo la benedizione di Dio: Ti benedirò... e sarai benedetto; ovvero come porta L'Ebreo, sarai benedizione, e in te saranno benedette, 60.; In te, vale a dire, nel seme tuo, come si legge Gen. XXII. 18.; e questo seme egli è il Cristo, come espone l'apostolo, Gal. III. 16. in questo tuo figliuolo (dice Dio ad Abramo) saranno benedetto tutte le genti, le quali imitando la tua fede crederanno in lui, e da lui avranno salute.

12,4:Avea settantacinque anni. ec. Da questo luogo evidentemente conchiudesi, che Abramo venne al mondo l'anno 130 di Thare.

12,5:E le persone, che aveano acquistate in Haran: I servi o comperati o nati dalle loro schiave nel tempo del loro soggiorno in Haran. Potevano essere già note a Lot le due figliuole. Gli antichi Ebrei per queste persone acquistate intendono gli uomini, i quali Abramo avea convertiti al culto del vero Dio, e le donne convertite da Sara. Così un antico interprete tradusse: e le persone, che aveano rendute soggette alla legge in Haran.

12,6:Fino al luogo di Sichem. E lo stesso, che Sichar in S. Giovanni IV. 5.
Fino alla valle famosa. Alcuni traducono l'Ebreo sino alla valle della mostra; perché Dio ad Abramo in questa valle fece vedere la vastità e la bellezza della terra promessa.
E i chananei erano allora in quella terra. Queste parole servono a dimostrare la gran fede di Abramo, il quale credette a Dio, che gli prometteva il dominio di una terra occupata da una potente nazione, e non teme di dimostrarsi adoratore del vero Dio in un paese di perfidissimi idolatri; onde vi alzò un altare per offerirvi vittime di ringraziamento al suo Signore. Notisi, che i Chananei erano tuttora in quel paese, quando ciò scriveva Mosè; ma siccome dovevano essere ben presto discacciati, quindi Mosè con spirito profetico li considerò, come se più non vi fossero.

12,8:A oriente di Bethel. Bethel è probabilmente quella stessa, di cui si parla cap. XXVIII. 19.; onde questo nome le fu dato molto dappoi, e lo è dato qui per anticipazione. Le due città di Bethel e di Hai sono poco distanti l'una dall'altra, e l'area di poi della tribù di Beniamin.
Edificò un altare e invocò ec. Ella è degna d'ammirazione la costanza d'Abramo nel professare altamente la sua fede nel vero Dio, tenendosi lontano da' riti degl'idolatri, e conservando viva ne' suoi la pietà.

12,10:Ma venne nel paese la fame. Dio esercita la virtù di Abramo, costringendolo ad abbandonare un paese, di cui gli avea già più volte promesso di farlo padrone.
Per starvi come paesaggero. Non per fissarvi stanza, perché egli non esita nulla sulla divine promesse.

12,13:Di grazia adunque dì, che tu sei mia sorella. Abramo domanda a Sara di tacere il nome di sua sposa, e dire solo, ch'ella era sua sorella: Lo che era vero, perché Sara era figliuola dello stesso padre di Abramo, benché non della stessa madre come leggesi Gen. xx. 12. Abramo, cui era ben noto il carattere della nazione, presso di cui si rifugiava per salvare e se, e la famiglia dalla fame, prende il partito di non darsi a conoscere per marito, ma solamente per fratello di Sara, provvedendo così alla salute propria e della sua gente, raccomandando alla cura della Provvidenza la castità della moglie, di cui conosceva la virtù, persuaso, che Dio in tanto necessità l'avrebbe protetta, e sperando in lui contro ogni speranza. Con questi principi S. Agostino sostenne e difese il fatto di Abramo contro un empio filosofo, il quale avea ardito d'intaccare la virtù di quel santissimo Patriarca.

12,15:Ne dieder nuova a Faraone.. Questo era il comun nome de' re dell'Egitto, al qual nome aggiungevano un altro particolare, come Ramesse, Amenophi, ec. Questo nome significava coccodrillo secondo Bochart; e questo gran pesce era uno degli dei d'Egitto. Fu trasportata in casa di Faraone. Dal versetto 19, apparisce, che l'intenzione di Faraone fu di sposarla. Or, come notò S. Girolamo, l'uso portava, che le donne destinate ad essere spose de' re, fossero per lungo tratto di tempo preparate colle unzioni e profumi, come ve diamo dal libro di Esther, che facevasi alle mogli del re di Persia. In questo tempo furono fatti ad Abramo i buoni trattamenti descritti nel versetto seguente, e frattanto Dio ed suoi gastighi cambiò il cuore di Faraone. Cosi Dio fa vedere, com' egli è custode del forestiero. Psal. 104., e salvata la vita ad Abramo, salva ancora la castità della moglie. Un antico scrittore racconta, che Abramo insegnò al re d'Egitto l'astronomia; la qual cosa non è difficile a credersi, poiché sappiamo, quanto in quella scienza fossero versati i Caldei, da' quali veniva Abramo. Riguardo alla qualità delle piaghe, colle quali Iddio punì il re, la Scrittura nulla ci da di certo, ma un istorico presso Eusebio, Praeparat. lib. IX. 13., scrive, che venne la peste sul re, sulla famiglia reale e sul popolo tutto, e che gl'indovini scopersero al re, che Sarai, era moglie di Abramo. Può essere benissimo, che Faraone afflitto con grave malore da Dio sospettasse del vero, e ne facesse interrogare Sara, e da lei risapesse quello, che era.

12,20:Diede la cura d'Abramo a uomini. Per metterlo al Coperto dagl'insulti degli uomini.