Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Genesi 16


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Agar è data in moglie ad Abramo da Sarai sua padrona: ma ella dopo di essere divenuta madre, disprezzava la padrona; ed essendo stata perciò gastigata, si fuggì; ma per comando di un Angelo tornò a soggettarsi a Sarai, e partorì Ismaele.

1Ma Sarai, moglie di Abramo, non aveva fatto figliuoli: ma avendo una schiava egiziana per nome Agar,2Disse a suo marito: Ecco che il Signore mi ha fatto sterile, perché io non partorisca: sposa la mia schiava, se a sorte di lei almeno avessi figliuoli. Ed essendosi egli prestato alle preghiere di lei,3Ella prese Agar egiziana, sua schiava, passati dieci anni, dacché avean principiato ad abitare nella terra di Chanaan: e la diede al marito suo per moglie.4Ed egli coabitava con essa. Ma ella vedendo, che avea concepito, prese a farsi beffe della padrona.5E Sarai disse ad Abramo: Tu mi fai ingiustizia: io ti ho data la mia schiava per tua consorte; ed ella vedendo, che ha concepito, mi beffa: il Signore sia giudice tra me, e te;6Rispose Abramo: Ecco che la tua schiava è in tuo potere: fa' con lei, come meglio ti piace. Siccome adunque Sarai la gastigava, ella se ne fuggì.7E l'Angelo del Signore avendola trovata in luogo solitario presso una fontana di acqua, che è nella strada di Sur nel deserto,8Le disse: Agar serva di Sarai, donde vieni, e dove vai tu? Ed ella rispose: Io fuggo dagli occhi di Sarai mia padrona.9E l'Angelo del Signore le disse: Torna alla tua padrona, e umiliati sotto la mano di lei.10E soggiunse: Io moltiplicherò: grandemente la tua posterità, e non potrà numerarsi per la sua moltitudine.11E dipoi: Ecco, disse, tu hai concepito, e partorirai un figliuolo, e gli porrai nome Ismaele, perché il Signore ti ha esaudita nella tua afflizione.12Egli sarà uom feroce: le mani di lui contro tutti, e le mani di tutti contro di lui: ei pianterà le tende sue dirimpetto a quelle di tutti i suoi fratelli.13Ed ella invocò il nome del Signore, che le parlava: Tu, Dio, che mi hai veduta. Imperocché ella disse: Certo che io ho veduto il tergo di lui, che mi ha veduta.14Per questo chiamò quel pozzo il pozzo di lui, che vive, e mi ha veduta. Egli è tra Cades, e Barad.15E Agar partorì ad Abramo un figliuolo: il quale gli pose nome Ismaele.16Ottanta sei anni avea Abramo, quando Agar partorì a lui Ismaele.

Note:

16,2:Se a sorte di lei avessi figliuoli. L'ebreo: fors'io per mezzo di lei mi edificherò una casa: maniera di parlare molto frequente nelle scritture. Agar diede nome alla città della Agra nell'Arabia Petrea, e a' popoli detti Agareni, e di poi Saraceni, dalla parola Araba Saraka, che vale rubare, far latrocinii.
Essendosi egli prestato alle preghiere di lei. S. Agostino lib. XVI. de civ. cap. 25. scrive: L'uomo, che virilmente usa delle donne: della moglie con temperanza; della schiava per condiscendenza; di nessuno con smoderata affezione! E altrove non ha difficoltà di uguagliare i matrimonii d'Abramo alla castità di Giovanni. In questo l'atto Abramo fu certamente guidato dallo spirito del Signore; onde egli non fu di poi men caro a Dio per aver con disceso a' desideriì della moglie.

16,5:Tu mi fai ingiustizia. Sara rifonde nella troppa bontà di Abramo verso di Agar la cagione de' mali termini, che usava seco la schiava.

16,6:La tua schiava è in tuo potere. Vedasi in questo racconto il buon ordine regnare nella casa di Abramo. Sara disgustato ed offesa non ardisce di punire Agar; ma se ne lamenta con Abramo. Abramo, senza disaminare per minuto la ragione delle querele di Sara, avendo riguardo alla debolezza del sesso, conoscendo la prudenza della consorte, rimette a lei il pensiero di umiliare la schiava affine di mantenere la pace nella famiglia. Vedi Grisost. Hom. 38.

16,12:Le mani di lui contro tutti, e le mani di tutti contro se. Predizione verificata in tutti i tempi,e fino al giorno d'oggi negli Arabi posteri d'Ismaele, feroci, amanti la guerra, e i ladronecci, senza stanza fissa, salvatichi, e vagabondi; dall'altro lato fedeli nelle promesse, e ospitali, tenendo tutti gli uomini per fratelli, e persuasi, che i beni di questa terra son tutti comuni.
Pianterà le sue tende dirimpetto a quelle di tutti i suoi ec. Gl' Ismaeliti circondano la Giudea, l'Idumea, il paese di Moab, e degli Ammoniti.

16,13:Ho veduto il tergo ec. L'Angelo, che rappresentava Dio, nel corpo che avea assunto, non fece vedere ad Agar la sua faccia, ma il tergo. Vedi l'Esodo XXXIII. 38. Quindi L'antichissima tradizione presso gli Scrittori profani, che gli Dei non mostravano mai agli uomini la loro faccia.
Ho veduto il tergo di lui, che mi ha veduta. Che ha gettato lo sguardo sopra di me per con solarmi, e darmi consiglio.

16,14:Tra Cades e Barad. Cades, o Cadesbarne ora nell'Arabia Petrea cima venti miglia lontano da Hebron. Di Barad non si ha certo notizia.