Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Genesi 4


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Adamo genera di Eva Caino, e Abele. L'empio Caino uccide il fratello Abele; e punito da Dio mena vita di vagabondo; e genera Enoc. Adamo parimente genera Seth, di cui fu figliuolo Enos.

1E Adamo conobbe la sua moglie Eva, la quale concepì, e partorì Caino, dicendo: Ho fatto acquisto di un uomo per dono di Dio.2E di poi partorì il fratello di lui, Abele. E Abele fu pastore di pecore, e Caino agricoltore.3Ed avvenne, che da lì a lungo tempo offerse Caino doni al Signore de' frutti della terra.4Abele ancora offerse de' primogeniti del suo gregge, e de' più grassi tra essi: e il Signore volse lo sguardo ad Abele, e a' suoi doni;5Ma non diede uno sguardo a Caino, né ai doni di lui: e Caino si accese di grande sdegno, e portava il volto dimesso.6E il Signore disse a lui: Per qual motivo sei adirato? e perché porti la faccia in seno?7Non è egli vero, che se farai bene, bene averai: e se farai male, sarà tosto alla tua porta il peccato? Ma l'appetito di esso sarà sotto di te; e tu gli comanderai.8E Caino disse ad Abele suo fratello: Andiamo fuora. E quando furono alla campagna, Caino investì il suo fratello Abele: e lo uccise.9E il Signore disse a Caino: Dov'è Abele tuo fratello? Ed ei rispose: Nol so: son io forse il guardiano di mio fratello?10E il Signore gli disse: Che hai tu fatto? la voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra.11Or tu adunque sarai maledetto sopra la terra, la quale ha aperta la sua bocca, ed ha ricevuto il sangue del tuo fratello dalla tua mano.12Dopo che tu l'avrai lavorata, non darà a te i suoi frutti: tu sarai vagabondo e fuggiasco sopra la terra.13E Caino disse al Signore: È sì grande il mio peccato, ch'io non posso meritar perdono.14Ecco che tu oggi mi discacci da questa terra, ed io mi nasconderò dalla tua faccia, e sarò vagabondo e fuggiasco per la terra: chiunque pertanto mi troverà, darammi la morte.15E il Signore gli disse: Non sarà così: ma chiunque ucciderà Caino, avrà gastigo sette volte maggiore. E il Signore mise sopra Caino un segno, affinché nessuno di quegli, che lo incontrassero, lo uccidessero.16E andatosene Caino dalla faccia del Signore fuggitivo per la terra, abitò nel paese che è all'oriente di Eden.17E Caino conobbe la sua moglie, la quale concepì, e partorì Henoch: ed egli fabbricò una città; a cui diede il nome di Henoc dal nome del suo figliuolo.18Or Henoch generò Irad, e Irad generò Maviael, e Maviael generò Mathusael, e Mathusael generò Lamech.19Il quale prese due mogli, una che ebbe nome Ada, un'altra che ebbe nome Sella.20E Ada partorì Jabel, che fu il padre di que' che abitano sotto le tende, e de' pastori.21Ed ebbe un fratello per nome Jubal: ed egli fu il padre dei sonatori di cetra e di organo.22Sella partorì anche Tubalcain, che lavorò di martello, e fu artefice di ogni sorta di lavori di rame e di ferro. Sorella poi di Tubalcain fu Noema.23E disse Lamech alle sue mogli, Ada, e Sella: Ascoltate la mia voce, o donne di Lamech, ponete mente alle mie parole: io uccisi un uomo con ferita fattagli da me, e un giovinetto co' miei colpi.24Sarà fatta vendetta dell'omicidio di Caino sette volte; di quel di Lamech settanta volte sette volte.25E Adamo ancora conobbe nuovamente la sua moglie: ed ella partorì un figliuolo, a cui pose il nome di Seth, dicendo: Il Signore mi ha data nuova discendenza in luogo di Abele ucciso da Caino.26E nacque anche a Seth un figliuolo, ch'egli chiamò Enos: questi principiò ad invocare il nome del Signore.

Note:

4,1:Adamo conobbe la sua moglie. Da questo luogo i Padri ne inferiscono, che Adamo ed Eva si mantennero vergini tutto il tempo che dimorarono nel paradiso terrestre.
Ho fatto acquisto d'un uomo ec. Caino significa acquisto, possesso: Eva riconosce da Dio la sua fecondità, e insegna alle altre donne a renderne grazie.

4,2:Partorì Abele suo fratello. Abele significa vanità; col qual nome la madre, memore della sentenza di morte pronunziata contro di lei, e contro de' suoi figliuoli, volle forse indicare la condizione del nuovo suo stato, in cui secondo la parola del Savio, tutto è vanità; perché e gli uomini e le cose degli uomini possano come ombra. Notisi, che Mosè non parla delle figliuole di Eva, e nemmeno di tutti i figliuoli, ma solamente di quelli, che sono necessari per condurre la genealogia di Adamo a Noè, e da questo ad Abramo e al Messia: nè la consuetudine portava di rammentare le donne.

4,3:Di lì a lungo tempo. L'Ebreo alla fine de' giorni: della qual' espressione il senso migliore sembra essere alla fine dell'anno; cioè dopo la ricolta: imperorchè non è inverisimile, che quello, che fu poi prescritto da Dio nella legge di offerire de' frutti della terra alla fine dell'anno, si osservasse sotto quella, che chiamasi legge di natura.
La ragione non meno che gl'insegnamenti di Adamo facean conoscere a' figliuoli, che tutto era dono del Creatore. A lui perciò facevano offerta di una parte de' beni raccolti dalla terra, granella, frutti, miele, ec., tutto ciò probabilmente si consumava nel fuoco.

4,4:Ed e' più grassi tra essi. Il Siriaco, illustrando quello che è alquanto oscuro nell'Ebreo, tradusse: offerse i primogeniti de' suoi montoni e i più grassi: sopra di che nota il Grisostomo, che Abele dell'Ottimo offerse il meglio. Gli Ebrei insegnano, che i sacrifizi di Abele erano tutti olocausti; mentre non era ancora permesso di cibarsi delle carni, né per conseguenza di offerire sacrifizio, in cui qualche parte dell'animale si riserbasse per l'uomo. Da molti autori profani impariamo, che l'uso di sacrificare gli stessi animali non fu il più antico e comune presso le nazioni, le quali da prima si contentavano di offerirne il latte a la lana: lo che sembra non possa avere origine altronde, se non dall'astenersi, che fecero i prumi uomini, dalle carni delle bestie.
Il Signore colse lo sguardo su Abele e a' suoi doni. La fede e la pietà sincera di Abele, fu quella, che rendette a Dio accetti i suoi doni. Hebr. XI. 4. Per la fede offerse a Dio ostia migliore Abele, che Caino, per la quale fu lodato come giusto, approvati da Dio i doni di lui. I Padri comunemente credono, che il segno dato da Dio del gradimento, con cui accettava l'offerta di Abele a differenza di quella di Caino, si fu il consumare con un fuoco mandato dal cielo il suo sacrifizio. Un'antica traduzione approvata da S. Girolamo dove noi abbiamo: Dio rivolse lo sguardo a doni ec. portava: Dio mise il fuoco ne' doni, ec. Simil segno di approvazione vedesi altre volte ne' nostri libri santi, come Levit. IX. 24. I. Paral. XIII 26.

4,7:Se farai bene, bene averai. Si può ben credere, che Caino, reggendo la predilezione di Dio verso Abele, temesse, che questi non venisse a se preferito ne' diritti di primogenito. Se farai male, sarà tosto alla tua porta il peccato. Se tu pecchi contro il fratello, invidiando la sua sorte, il tuo peccato avrai perpetuamente alla porta della tua casa; ed egli non ti lascerà bene avere: la tua cattiva coscienza sarà il tuo carnefice di giorno e di notte. Ma l'appetito di esso sarà sotto di te; e tu gli comanderai. L'appetito del peccato, o sia la concupiscenza non ti dominerà, se tu non vorrai; tu potrai resistere, reprimerla e superarlo. Nella sposizione di questo versetto, che è certamente uno de' più oscuri, ho seguito l'interpretazione comune de' padri e degl'interpetri cattolici la quale è ancora la più naturale, e meglio si accorda col testo originale.

4,8:E lo uccise. S. Giovanni Ep. I. III. 12. Caino... ammazzò il fratello: e perché lo ammazzo? perché le opere di lui erano cattive e quelle del suo fratello giuste. Ma ogni elogio sorpassa quello datogli da Gesù Cristo medesimo il quale non contento di dargli il titolo di giusto per eccellenza lo cantò il primo di quel gran numero di giusti, i quali dal principio del mondo insino alla tenuta del Messia, ebbero quaggiù in premio della loro giustizia il martirio, onde S. Cipriano esortando i Tibaritani a dar volentieri la vita per Cristo scrive ep. 6. lib. 4. Imitiamo, fratelli carissimi, il giusto Abele, il quale ch'è principio al martirio, quando egli il primo fu ucciso per la giustizia. Quindi fu egli degno di essere una bella figura di Gesù Cristo medesimo perseguitato e messo a morte dalla sinagoga pell'invidia conceputa contro di lui, da' principi de' sacerdoti, e da' grandi del popolo. La morte di Abele avvenne l'anno 130. dalla creazione, Contando egli 129 anni di vita. Benché la Scrittura non parli de' figliuoli di Abele, credesi nondimeno, che egli avesse moglie e famiglia: e i sacrifizi, che egli offeriva sembrano indicare che egli avesse casa a parte non men, che Caino.

4,9:Dov'è Abele?... son io forse il guardiano di mio fratello? Dio colla interrogazione, che fa a Caino, porge all'iniquo fratricida occasione di riconoscere e confessare il suo peccato, e chiederne misericordia: ma egli colma la misura di sua iniquità coll'arrogante risposta, e col seguitare a coprire il suo peccato.

4,11:Sarai maledetto sopra la terra. Tu porterai il peso della mia maledizione, in qualunque parte della terra tu rivolga i tuoi passi; perché tu la stessa terra hai imbrattata del sangue di tuo fratello. L'Ebreo legge: maledetto la dalla terra o sia riguardo alla terra: come se dicesse, la terra stessa ingrata alle tue fatiche darà a vedere che tu sei un uomo maledetto, odioso a Dio, e in certo modo alla terra medesima pel tuo gran misfatto.

4,13:E al grande il mio peccato, ec. Sentimento di vera disperazione sommamente ingiurioso a Dio, la cui misericordia non ha confine.

4,14:Da questa terra: dalla patria, dalla società de' miei genitori e parenti.
Mi nasconderò dalla tua faccia. Dio degnandosi in que' primi tempi di apparire sovente agli uomini, e di trattare amorevolmente con essi, Caino dice, che egli ben lungi dall'ambire un simil favore, non potendo soffrire la presenza di lui, che egli riguarda come nemico, cercherà di nascondersi (se passibile fin) a' suoi sguardi. Chiunque mi troverà, darammi la morte. Veggonsi in Caino tutti i tumori della mala coscienza. Ma è da notarsi, come non l'ira di Dio, né la morte dell'anima egli teme, ma gli uomini, o la perdita della vita presente.

4,15:Avrà gastigo sette volte maggiore. Dio vuole, che Caino rimanga in vita per esempio agli altri uomini dell'odio suo contro gli omicidi. Chiunque pertanto ardisse di metter mano addosso a Caino, protesta il Signore, che avrà pena sette volte, cioè grandemente, maggiore di quella dello stesso Caino.
Il Signore mise sopra Caino un segno, ec. La maggior parte de' Padri credono, che questo Sogno fosse un tremore continuo ed universale delle membra, accompagnato da un'aria di volto truce ed orribile, la quale facea conoscere l'agitazione di sua coscienza.

4,17:Fabbricò una città, ec. Questa senza dubbio è la città più antica, che fosse al mondo. Forse Caino prese il partito di edificarla per provvedere alla sua sicurezza nel timore, che avea continuamente di essere ucciso. Ma qui non posso far a meno di riportare la bella riflessione di S. Agostino de civ. lib. xv. 8. Da que' due progenitori dell'umana stirpe Caino, che apparteneva alla città degli uomini, fu il primo a nascere; Abele, che apparteneva alla città di Dio, venne di poi. Così in tutto il genere umano prima nasce il cittadino di questo secolo e di poi quella, etc è pellegrino nel secolo e alla città di Dio appartiene, essendo predestinato per grazia, per grazia eletto, per la grazia pellegrino quaggiù, per la grazia cittadino lassù.... Sta scritto adunque di Caino, che egli edificò una città: Abele poi, come pellegrino non ne edificò, perché la città de' Santi è colassù:, benché qui ella si faccia dei cittadini. Vedi quello, che di Abramo scrive l'Apostolo, Hebr. XI. 8. 9. 10.

4,19:Prese due mogli. Lamech adunque fu il primo, che ardisse di dare questo pessimo esempio; ond'egli è chiamato uomo maledetto da Tertulliano, adultero da Niccolò I ed è ugualmente condannato da S. Girolamo. La poligamia, che vedremo praticata da' santissimi Patriarchi Abramo e Giacobbe, ec., ebbe per ragione una speciale dispensazione di Dio.

4,20:Jabel, che fu il padre ec. Vale a dire egli promosse grandemente la vita pastorale, e molte cose inventò riguardo alla cura dei greggi, alla quale fu addetto unicamente egli e i suoi discendenti.

4,21:Padre de' suonatori di cetra e d'organo. Sotto nome di cetra si comprendono probabilmente tutti gli strumenti da corda, e sotto nome d'organo, ovvero flauto, s'intendono gli strumenti a fiato. Abbiamo qui notata da Mosè la invenzione delle arti necessarie ed utili alla vita, in tempo molto anteriore a quello, in cui, secondo gli autori profani, furono inventate le stesse arti. Da ciò veggiamo, che i Fenici e i Greci ebbero assai tardi questi ritrovamenti, i quali erano già antichi nell'Assiria e nelle vicine regioni, che furono abitate prima d'ogni altra.
Credesi, che Noema inventasse l' arte di filare la lana e di tesserla, e fosse conosciuta dei Greci sotto il nome di Nemamm, che è la loro Minerva.

4,24:Sarà alla vendetta dell'omicidio di Caino sette colpe, ec. Il Siro, l'Arabo e molti Padri interpretano in tal guisa queste parole: Caino per avere ucciso Abele è stato punito sette volte; io per l'omicidio da me commesso sarò punito settanta volte sette volte, cioè con pena sommamente più grave.

4,25:A cui posti il nome di Seth. Anche qui la madre da il nome al figliuolo. Seth significa uno, che è posto, ovvero fondamento, perché questo figliuolo dovea essere in nota di Abele fondamento della sua discendenza. Egli nacque l'anno 130. di Adamo, cap. v. 3

4,26:Questi cominciò ad invocare il nome del Siqnore. Vale a dire, egli cominciò ad istituire molti de' riti e delle cerimonie del pubblico culto da rendersi al Signore. Egli non fu L'inventore della religione, la quale nacque coll'uomo, ma di certe maniere di soddisfare ai doveri della religione ne' sacrifizi, nelle oblazioni e nelle altre parti dell'esercizio pubblico della medesima religione.