Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Genesi 41


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Non potendo alcuno interpretare i sogni di Faraone, gli spiega Giuseppe: quindi è fatto soprintendente di tutto l'Egitto. Faraone gli dà per moglie Aseneth, dalla quale ha due figliuoli prima dei sette anni di carestia. Succede finalmente la sterilità all'abbondanza.

1Due anni dopo Faraone ebbe un sogno. Parevagli di stare alla riva del fiume,2Dal quale uscivano sette vacche belle, e grasse formisura: e andavano a pascere nei luoghi palustri.3Altre sette ancora scappavan fuori del fiume, brutte, e rifinite per magrezza, e si pascevano sulla riva stessa del fiume, dov'era del verde:4E (queste) si divorarono quelle che erano mirabilmente belle, e di grassi corpi. E Faraone si risvegliò,5Poi si raddormentò, e vide un altro sogno. Sette spighe si alzavano da un solo stelo piene e bellissime;6E altrettante nascean dipoi spighe sottili, e bruciacchiate dall'euro,7Le quali si divoravano tutte le prime sì belle. Svegliatosi Faraone dal sonno,8E venuto la mattina, pieno di paura mandò a cercare tutti gl'indovini d'Egitto, e tutti i sapienti: e raunati che furono, raccontò il sogno; e non v'ebbe chi ne desse la spiegazione.9Allora finalmente il capo de' coppieri si ricordò, e disse: Confesso il mio fallo:10Disgustato il re contro i suoi servi ordinò, che io, e il capo de' panattieri fossimo rinchiusi nella prigione del capitano delle milizie:11Dove in una stessa notte ambedue vedemmo un sogno, che presagiva il futuro.12Eravi un giovinetto Ebreo, servo dello stesso capitano delle milizie: al quale avendo noi raccontati i sogni13Ne udimmo l'interpretazione verificata da quel che è di poi avvenuto: perocché io fui restituito al mio impiego, e quegli fu appeso alla croce.14Subitamente per comando del re fu tratto di prigione Giuseppe: e fattolo radere, e cambiatogli il vestito, lo presentarono a lui.15E questi gli disse: Ho veduti de' sogni, e non ho chi gl'interpreti: ed ho sentito, che tu con gran saviezza li sai diciferare.16Rispose Giuseppe: Iddio senza di me risponderà favorevolmente a Faraone.17Raccontò adunque Faraone quello che avea veduto: Pareami di stare sulla ripa del fiume,18E che dal fiume uscissero sette vacche belle formisura, e molto grasse: le quali pascendo ne' luoghi paludosi spuntavano l'erba verde:19Quand'ecco dietro a queste venivano sette altre vacche tanto brutte e macilente, che mai le simili non ho vedute nella terra d'Egitto:20Le quali, divorato avendo, e consunto le prime,21Non diedero nissun segno d'esser satolle; ma erano abbattute come prima dalla magrezza e dallo squallore. Mi svegliai, e di nuovo fui oppresso dal sonno,22E vidi questo sogno. Sette spighe spuntavano da un solo stelo, piene e bellissime.23Parimente altre sette sottili, e bruciacchiate dall'euro nascevano da un filo di paglia:24Le quali divorarono le prime sì belle. Ho raccontato il sogno agl'indovini, e nissun v'ha, che lo spieghi.25Rispose Giuseppe: Uno è il sogno del re: Dio ha mostrato a Faraone quel che vuol fare.26Le sette vacche belle, e le sette spighe piene sono sette anni di abbondanza; e sono un sol senso.27Parimente le sette vacche gracili e macilente, che vennero dietro a quelle, e le sette spighe sottili, e offese dal vento, che brucia, sono sette anni di futura carestia.28E la cosa avrà effetto con quest'ordine.29Ecco che verranno sette anni di grande fertilità per tutta la terra d'Egitto:30Dopo i quali saran sette altri anni di sterilità così grande, che andrà in obblio tutta la precedente abbondanza: perocché la fame devasterà tutta la terra,31E la gran carestia assorbirà la grande abbondanza.32L'aver poi tu veduto replicato sogno, che una stessa cosa significa, segno è questo, come la parola di Dio avrà sicuramente effetto, e senza dilazione si adempirà.33Scelga adunque adesso il re un uomo saggio, e attivo, e diagli autorità in (tutta) la terra d'Egitto:34E questi deputi dei soprintendenti in ogni regione: e la quinta parte del provento de' sett'anni di fertilità,35I quali fin d'adesso comincieranno ad essere, sia raunata ne' granai: e tutto il frumento si rinchiuda a disposizione di Faraone, e si conservi nelle città.36E si tenga preparato per la futura carestia di sette anni, che verrà sopra l'Egitto, affinché il paese non sia consunto dall'inopia.37Piacque il consiglio a Faraone, e a tutti i suoi ministri.38Ed egli disse loro: Potrem noi trovare uomo come questo, che pieno sia dello spirito di Dio?39Disse pertanto a Giuseppe: Dacché Dio ha mostrato a te tutto quello che hai detto, potrò io trovare uomo più saggio, e simile a te?40Tu avrai la soprintendenza della mia casa, e al comando della tua bocca obbedirà tutto il popolo: non avrò precedenza sopra di te, se non quella del trono reale.41E disse ancora Faraone a Giuseppe: Ecco che io ti do autorità sopra tutta la terra d'Egitto.42E si levò dal suo dito l'anello, e lo pose in dito a lui: e lo fece vestire di una veste di bisso, e al collo gli pose una collana d'oro.43E lo fece salire sopra il suo secondo cocchio, gridando l'araldo, che tutti piegasser le ginocchia dinanzi a lui, e sapessero, come egli era soprintendente di tutta la terra d'Egitto.44Disse ancora il re a Giuseppe: Io son Faraone: nissuno in tutta la terra di Egitto moverà piede, o mano fuori che per tuo comando.45E mutogli il nome, e chiamollo in lingua egiziana Salvatore del mondo. E gli diede per moglie Aseneth figliuola di Putifare sacerdote di Heliopoli. Partì adunque Giuseppe per visitare la terra d'Egitto.46(Or egli avea trent'anni, allorché fu condotto davanti al re Faraone): ed ei fece il giro di tutte le provincie dell'Egitto.47E venne la fertilità di sette anni: e i grani legati in manipoli furono raunati ne' granai dell'Egitto.48Tutta ancor l'abbondanza delle biade fu riposta in ciascheduna delle città.49E tanto grande fu l'abbondanza del grano che uguagliò l'arena del mare, e la quantità non potea misurarsi.50E nacquero a Giuseppe due figliuoli prima che venisse la carestia, i quali furono a lui partoriti da Aseneth figliuola di Putifare sacerdote d'Heliopoli.51E al primogenito pose il nome di Manasse, dicendo: Dio mi ha fatto dimenticare di tutte le afflizioni sofferte in casa del padre mio.52Al secondo poi diede il nome di Ephraim, dicendo: Il Signore mi ha fatto crescere nella terra, dove io era povero.53Passati adunque i sette anni di ubertà, che erano stati nell'Egitto,54Principiarono a venire i sette anni di carestia predetti da Giuseppe, e la fame regnò per tutto il mondo: ma in tutta la terra di Egitto v'era del pane.55E quando gli Egiziani sentirono la fame, il popolo alzò le grida a Faraone, chiedendo cibo. Ed egli rispose loro: Andate da Giuseppe, e fate tutto quello ch'ei vi dirà.56Or la fame cresceva ogni dì più in tutta la terra: e Giuseppe aperse tutti i granai, e vendeva agli Egiziani; perocché si trovavano anch'essi alla fame.57E venivano tutte le provincie in Egitto a comprar da mangiare, e trovar sollievo al male della carestia.

Note:

41,1:Due anni dopo. Due anni dopo la liberazione del gran coppiere, l'anno terzo della prigionia di Giuseppe.
Alla riva del fiume, ovvero di un canale del fiume Nilo. Notisi che dal Nilo viene la fertilità o sterilità dell'Egitto: Se il Nilo (dice Plin. lib. v. 9.) inonda all'altezza di dodici cubiti, l'Egitto è alla fame; se a tredici, l'Egitto è alla carestia: quattordici subiti portano allegrezza, i quindici tranquillità, i sedici abbondanza e, delizia: quindi è, che dal Nilo vede Faraone venir su le vacche grasse e le vacche magre.

41,3:E si pascevano sulla riva stessa del fiume. Dalle prime sette disse, che andavano a pascere in luoghi palustri, perché il Nilo avea largamente inondato la campagna; onde bisognava andar lontano per trovar pascolo, ma di questo sotto si dice, che pascolavano sulla ripa: segno, che il fiume non avea dato fuori; onde lontan da esso mancava l'erba, e solo si trovava del verde alle rive.

41,6:Bruciacchiatte dall'euro. L'Ebreo bruciacchiate dall'oriente, o sia dal vento d'oriente, cioè l'euro, il quale è nocevole all'Egitto, perché è molto caldo, soffiando dal vasto e secco deserto d'Arabia.

41,8:Tutti gl'indovini ec. Questi, credesi, che fossero que' medesimi, che poi sono chiamati maghi di Faraone, facendo essi ambedue i mestieri d'indovini e di maghi.
E tutti i sapienti. Questi erano i sacerdoti, la vita de' quali era occupata tutto nel culto degli dei, e nello studio della sapienza. Spendevano la notte nello studio e nella considerazione tra gli astri, il giorno nel servigio degli dei, a' quali cantavano inni a quattro differenti ore della giornata. Erano versatissimi nella geometria, astronomia e aritmetica.

41,14:E fattolo radere e cambiatogli il vestito ec. Nel lutto era cosa Ordinaria il lasciar crescere i capelli e la barba. Vedesi ancora, che nissuno entrava nel palazzo de' re in abito di duolo. Vedi Esther. IV. 2. Gen. 1. 4.

41,16:Iddio senza di me ec. Giuseppe non volea, che Faraone si pensasse, ch'egli o per qualche naturale sua virtù, o per alcuno de' mezzi usati dagl' indovini dell'altre nazioni, potesse dare una giusta interpretazione de' suoi sogni. Egli dichiara perciò, che da Dio solo può venire agli uomini la cognizione di quel, che presagiscono i Sogni mandati da lui, e che da Dio egli aspetta questo lume a consolazione di Faraone.

41,25:Uno è il sogno del re. Riguaro dal significato il sogno del re è un solo.
Dio ha mostrato a Faraone ec. Si vede qui la special provvidenza di Dio verso i rettori e pastori de' popoli. Vedi anche Dan. cap. II.

41,34:La quinta parte del provento ec. Giuseppe consiglia al re di far portare ne' suoi granai la quinta parte delle grasce di ciaschedun anno di fertilità. Siccome è probabile, che ne' luoghi più vicini al Nilo qualche piccola cosa si raccogliesse anche ne' sette anni della fame, Giuseppe previde, che questa porzione riserbata potea bastare al mantenimento del popolo; oltre di che negli anni magri suol usarsi maggior risparmio.

41,43:Sopra il suo secondo cocchio. Alcuni pretendono, che sia un cocchio, che andava sempre dietro a quello in cui era il re. Vedi 2. Paral. xxxv. 24. Altri intendono il cocchio destinato per la seconda persona del regno, come tu Mardocheo sotto Assuero; onde traducono l'Ebreo: il cocchio del secondo uomo, della seconda persona.

41,44:Nissuno in tutta la terra d'Egitto morerà ec. Io giuro, dice Faraone, che i miei sudditi saranno talmente soggetti a te, che non solamente nissuuo resisterà a' tuoi comandi, ma non vi sarà chi ardisca di far cosa d'importanza, se non sarà di tuo piacimento e consenso.

41,45:Chiamollo... Salvatore del mondo. E gli diede per moglie ec. Chi mai avrebbe pensato che in un sol giorno Giuseppe da schiavo sarebbe divenuto signore, di prigioniero vicerè, e che in luogo della prigione dovesse abitar nella reggia, e da un'estrema ignominia salire all'altezza suprema? Ma tutto ciò anche meglio risplende nel vero Salvatore del mondo, il quale dopo tre giorni significati ne' tre anni della prigionia di Giuseppe risorge da morto pieno di gloria e in premio delle sue umiliazioni riceve dal padre un'assoluta potestà in cielo e in terra, onde nel nome di lui si pieghi ogni ginocchio in cielo, in terra e nell'interno; di lui costituito giudice de' vivi e de' morti, a cui il Padre stesso dà una sposa, vale a dire, a Chiesa delle nazioni salvate col merito de' suoi patimenti e della sua morte.
La fame e la mancanza d'ogni bene sarà fuori del paese, dove regna Giuseppe; ma i sudditi di lui viveranno, e a lui offeriranno in ricompensa tutti i loro beni. A lui correrà la famiglia del fedele Giacobbe, ed egli dopo essere stato riconosciuto e adorato Salvatore dei Gentili riunirà finalmente al suo regno anche i discendenti d'Abrahamo.
Figliuola di Putiphare sacerdote di Heliopoli. Abbiamo notato di sopra, che alcuni credono, che questo Putiphare sacerdote della città del sole possa essere lo stesso, che il Putiphare, in casa di cui fu servo Giuseppe. Tale fu il sentimento degli Ebrei, di Origene e di S. Girolamo; ma S. Agostino, il Grisostomo e molti dotti interpreti lo credono differente. La città di Heliopoli, cosi dotta dal culto, che ivi rendevasi al sole, di cui vi erano de' templi, avea un gran numero di sacerdoti, i quali erano considerati come i personaggi non solo i più dotti e saggi di tutto l'Egitto, ma anche come i più nobili, onde dal lor ceto ne fu innalzato più d'uno al regno. Cosi si vede, che in grande l'onore fatto a Giuseppe in fargli sposare una figlia di uno di que' sacerdoti.

41,47:I grani legati in monipoli ec. il grano nella sua spiga si conserva meglio e più lungamente.

41,51:Manasse: Colui, che fa dimenticare.

41,52:Ephraim: Un, che fruttifica, che cresce.