Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Genesi 15


font

Ad Abramo, che non ispera più successione, Dio promette un figliuolo; e Abramo credendo a lui è giustificato, e per caparra della terra promessa offerisce il sacrifizio prescrittogli dal Signore. E' indicato a lui il futuro pellegrinaggio della sua stirpe.

1Passate che furono queste cose, il Signore parlò in visione ad Abramo, dicendo: Non temere, o Abramo: io sono il tuo protettore, e tua ricompensa grande oltremodo.2E Abramo disse: Signore Dio, che mi darai tu? io me n'andrò senza figliuoli: e il figliuolo del mio maestro di casa, questo Eliezer di Damasco.3E soggiunse Abramo: Ma a me tu non hai dato figliuolo: ed ecco che questo schiavo nato in mia casa sarà mio erede.4E tosto il Signore gli parlò, e disse: Questi non sarà tuo erede; ma quello che da' lombi tuoi uscirà, lui avrai tuo erede.5E lo condusse fuora, e gli disse: Mira il cielo, e conta, se puoi, le stelle. E così (dissegli) sarà la tua discendenza.6Abramo credette a Dio, e fugli imputato a giustizia.7E il Signore gli disse: Io sono il Signore che ti trassi da Ur de' Chaldei, per dare a te questo paese, e perché tu lo possegga.8Ma quegli disse: Signore Dio, donde posso io conoscere, ch'io sia per possederlo?9E il Signore rispose: Prendimi una vacca di tre anni, e una capra di tre anni, e un ariete di tre anni, e una tortora, e una colomba.10Ed egli prese tutte queste cose, le divise per mezzo, e le parti pose l'una dirimpetto all'altra; ma non divise i volatili.11E calavano uccelli sopra le bestie morte, e Abramo li cacciava.12E sul tramontare del sole, Abramo fu preso da profondo sonno, e lo invase un orror grande, e oscurità.13E fugli detto: Tu dèi fin d'adesso sapere, che la tua stirpe sarà pellegrina in una terra non sua, e li porranno in ischiavitù, e gli strazieranno per quattrocent'anni.14Ma io farò giudizio della nazione, di cui saranno stati servi: e dipoi se ne partiranno con grandi ricchezze.15Ma tu andrai a trovare i padri tuoi, sepolto in pace in prospera vecchiezza.16E alla quarta generazione (i tuoi) torneranno qua: imperocché fino al tempo presente non sono ancora compiute le iniquità degli Amorrhei.17Tramontato poi che fu il sole, si fece una caligine tenebrosa, e apparve una fornace fumante, e una lampana ardente, che passava per mezzo agli animali divisi.18In quel giorno il Signore fermò l'alleanza con Abramo, dicendo: Al tuo seme darò io questa terra dal fiume d'Egitto sino al gran fiume Eufrate.19I Cinei, e i Cenezei, e i Cedmonei,20E gli Hethei, e i Pherezei, e anche i Raphaimi,21E gli Amorrhei, e i Chananei e i Gergesei, e i Jebusei.

Note:

15,1:E tua ricompensa grande oltremodo. Dio solleva lo spirito di Abramo a faticare e combattere per un premio infinitamente piu grande, che le vittorie e le ricchezze del mondo, lo stesso sarà tua mercede, dice Dio ad Abramo: ecco la sola mercede degna di ma, e dell'amore, ch'io ho per te.

15,2:Signore Dio, che mi darai tu? io me n'andrò ec. Fra tutte le maniere di esporre le prime parole della risposta di Abramo, questa mi sembra la più vera: Signore Dio, bene sta, che voi vi degnate d'essere mia mercede: imperocchè di tutte le cose del mondo, che darete voi a me, che possa essermi di consolazione? mentre quel figliuolo ch'io aspettava; quel figliuolo unico oggetto di mie brame; quel figliuolo in cui debbono esser benedetto tutte le genti, io nol vedo, e temo, che per mia colpa io ne sia privo, e che senz' esso io mi morrò, e omai averò per crede non un figliuolo naturale, ma un adottivo, il figliuolo del mio maestro di casa, Damasceno di patria. Il discorso d'Abramo e rotto, come ognuno vede e patetico.

15,5:Conta, se puoi, le stelle. Veramente di queste il numero non può aversi con tutte le diligenze usate dagli astronomi, scoprendosene nel cielo mediante le ripetute osservazioni, sempre delle nuove, le quali per la sterminata distanza da noi scompariscono quasi, benché sien di fatto grandissime. Or alle stelle è paragonata la discendenza di Abramo, non tanto la discendenza carnale, quanto la spirituale, di quei figliuoli cioè, dei quali sta scritto, che splenderanno come stelle per interminabili eternità, Dan. XV.

15,6:Abramo credette a Dio, e fugli imputata la giustizia. Abramo padre di nostra fede, come lo chiama l'Apostolo, credette a Dio, e per questa fede non solo fu fatto giusto; ma ottenne eziandio di crescere nella giustizia: imperocchè vuolsi osservare, che quelle parole Abramo credette, e fugli imputato, ec. si applicano non solo a questa particolare circostanza, per cui sono state scritte, ma a tutte le precedenti azioni di Abramo, cominciando dalla prima chiamata di Dio in Ur de' Caldei: ma sono state posta qui da Mosè, perché in questa occasione spiccò maravigliosamente la fede del gran Patriarca. Abramo adunque giustificato già perla sua fede, per la fede divenne ancora più giusto e così egli fu padre della fede e modello di giustificazione. Sopra queste parole vedi l'Apostolo Rom. VI. Gal. III e S. Giacomo cap. II. 23., e quello che abbiamo detto in questi luoghi.

15,8:Signore Dio donde poss'io conoscere, ec. Questa dimanda non è indizio di verun dubbio intorno alla verità della promessa: ma Abramo affidato nella bontà del Signore domanda con umiltà qualche segno riguardo al modo, onde ciò debba effettuarsi. La sua interrogazione è simile a quella della Vergine. Luc. 1. 34.

15,10:Le divise per mezzo. Dalla testa in giù. Queste cose sono fatte da Abramo è ispirazione di Dio, il quale conferma le sue promesse, istituendo il rito di contrarre le alleanze; il qual rito si conservò di poi presso gli Ebrei (Vedi Jerem. XXXIV. 18), e fu adottato da molte nazioni. Secondo questo rito divisi gli animali nella guisa descritta da Mosè, e collocato le parti di essi l'una dirimpetto all'altra, passavano i contraenti pel mezzo, onde venivano ad essere uniti tra loro mediante il comun sacrifizio. Ma ricordiamoci, che Abramo in premio della sua fede merito di vedere, benché da lungi, il giorno di Cristo. Jo. VIII; e il sacrifizio di lui col quale fu riunito l'uomo con Dio, e stabilita l'eterna alleanza; questo sacrifizio fu predetto e mostrato ad Abramo nel sacrifizio degli animali divisi da lui in simbolo della sua alleanza.
Ma non divise i volatili. Questi non appartenevano al rito dell'alleanza; ma erano solamente per essere offerti al Signore.

15,11:E Abramo li cacciano. Abramo si stava nel mezzo delle bestie divise.

15,12:Abramo fu presa da profondo sonno. Questo sonno, o sia estasi, come hanno i LXX, gli fu mandato da Dio; e le cose, che Dio rivelò a lui intorno a' suoi posteri in questo sonno, lo atterrirono, e gli fecero orrore grande e afflizione.

15,13:Per quattrocent'anni. Vedi l'Esodo cap. XII, 40. 41.

15,15:Anderai a trovare i padri tuoi. S. Ambrogio lib. 2. de Abraham cap. 9. Noi, che ci ricordiamo, che la madre nostra è quella Gerusalemme, che è colassù, quelli diciamo padri, i quali nel merito precedettero, e nell'ordine della vita: ivi trovavasi Abele vittima della pietà, ivi il pio e santo Henoch, ivi Noè: a trovar questi anderà Abramo, come qui a lui si promette.

15,16:Alla quarta generazione. Nella linea di Giuda si conterebbero in questa guisa le quattro generazioni d'uomini nati nell'Egitto: Esron (nipote di Giuda) generò Aram. Aram generò Aminadab, Aminadab genero Naasson, Naasson generò Salmon, il quale entrò nella terra di promissione.
Non sono ancora compiute le iniquità degli Amorrhei. Nomina questi soli, come popolo principale, e più ragguardevole di Chanaan, e anche, perché nella terra di quel popolo si trovava allora Abramo.

15,17:Una fornace fumante. Ecco un simbolo delle tribolazioni e de' mali, sotto dei quali dovean gemere in Egitto i posteri di Abramo.
E una lampone ardente, che passava per mezzo ec. Dio, di cui è un'immagine questa lampana ardente, passando per mezzo agli animali divisi ratifica l'alleanza fermata con Abramo.

15,18:Dal fiume d'Egitto sino al gran fiume ec. Il fiume d'Egitto è il Nilo: dal Nilo adunque fino all'Eufrate, promette Dio, che si stenderà il dominio de' posteri di Abramo. I peccati di questi trattennero lungamente l'adempimento pieno di tal promessa: ma ella fu verificata interamente sotto Davide e Salomone.