Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Genesi 50


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Giuseppe fatto imbalsamare il corpo del padre, e fatto il duolo funebre, va coi seniori d'Egitto a seppellirlo nella terra di Chanaan; e avendo compiuta la cosa con grande solennità, abbraccia benignamente,e consola i fratelli, che temevan di se a motivo delle passate ingiurie. Egli dopo aver ordinato, che nell uscir dell'Egitto portin seco le sue ossa nella terra di Chanaan, riposa in pace.

1Ciò avendo veduto Giuseppe si gettò sulla faccia del padre piangendo, e baciandolo.2E ordinò a' medici suoi servi, che imbalsamassero il padre.3E quaranta giorni passarono, mentre quegli eseguivano puntualmente il suo comando: imperocché così portava il costume riguardo all'imbalsamare i cadaveri: e l'Egitto fu in lutto per settanta giorni.4E finito il tempo del duolo, disse Giuseppe alla famiglia di Faraone: Se io ho trovato grazia dinanzi a voi, insinuate a Faraone,5Che il padre mio facendomi giurare di obbedirlo, mi disse: Io mi muoio; tu mi seppellirai nella mia sepoltura, che mi scavai nella terra di Chanaan. Anderò dunque a seppellire il padre mio, e poi tornerò.6E Faraone gli disse: Va', e seppellisci il padre tuo, come promettesti con giuramento.7Ed egli andò, e andaron con lui tutti gli anziani della casa di Faraone, e tutti i principali della terra d'Egitto:8E la casa di Giuseppe co' suoi fratelli, lasciando i fanciulli, e i greggi, e gli armenti nella terra di Gessen.9Ebbe ancora accompagnamento di carri, e di cavalieri, e fu una non piccola turba.10E giunsero all'aia di Atad, che è situata di là dal Giordano: dove impiegarono sette dì a celebrare il funerale con duolo grande, e profondo.11Lo che osservato avendo gli abitatori della terra di Chanaan dissero: Gran duolo menano gli Egiziani. E per questo fu chiamato quel luogo il Duolo dell'Egitto.12Fecero adunque i figliuoli di Giacobbe, come egli avea lor comandato.13E portatolo nella terra di Chanaan, lo seppellirono nella doppia caverna, la quale Abramo avea comprata insieme col campo dirimpetto a Mambre da Ephron Hetheo per farne una sepoltura.14E Giuseppe tornò in Egitto co' suoi fratelli, e con tutto il suo accompagnamento, sepolto che fu il padre.15Dopo la morte del quale vivendo in timore i fratelli, e dicendo tra di loro: Chi sa, ch'ei non si ricordi dell'ingiuria sofferta, e non voglia renderci tutto il male, che a lui facemmo?16Mandarono a dirli: Il padre tuo prima di morire ci comandò,17Che a nome suo ti dicessimo: Di grazia poni in dimenticanza la scelleraggine de' tuoi fratelli, e il peccato, e la malizia usata da loro contro di te: noi pure ti preghiamo di perdonare questa iniquità a' servi del Dio di tuo padre. Udito questo, pianse Giuseppe.18E andarono a trovarlo i suoi fratelli, e prostrati per terra adorandolo, dissero: Noi siam tuoi servi.19Rispose loro: Non temete: possiam noi resistere al volere di Dio?20Voi faceste cattivi disegni contro di me; ma Dio li convertì in bene affine di esaltarmi, come vedete di presente, e salvar molti popoli.21Non temete: io nutrirò voi, e i vostri pargoletti. E gli consolò, e parlò loro con dolcezza, e mansuetudine.22Ed egli abitò nell'Egitto con tutta la famiglia del padre suo: e visse cento dieci anni. E vide i figliuoli di Ephraim fino alla terza generazione. I figliuoli ancora di Machir figliuolo di Manasse furon posti sulle ginocchia di Giuseppe.23Dopo tutte queste cose disse egli a' suoi fratelli: Dio vi visiterà dopo la mia morte, e faravvi passare da questa terra alla terra promessa con giuramento ad Abramo, ad Isacco, e a Giacobbe.24E fattili giurare, dicendo: Quando Dio vi visiterà, portate con voi da questo luogo le mie ossa:25Si morì, compiuti i cento dieci anni di sua vita. E imbalsamato fu riposto in una cassa nell'Egitto.

Note:

50,2:Ordinò a' medici... che imbalsamassero ec. L'uso di imbalsamare i cadaveri fu comunissimo presso gli Egiziani, da' quali lo presero gli Ebrei. Si vede, che questo mestiere d'imbalsamare dovea essere proprio de' medici, i quali erano in numero grandissimo nell'Egitto, dove ogni specie di malattia avea i suoi medici, che non s'impacciavano, se non di quella. La maniera tenuta nell'imbalsamare è descritta da Erodoto, e da Strabone. E notissimo, come i corpi imbalsamati all'Egiziana si conservano anche per molti secoli; anzi fino al dì d'ofgi si trovano di questi cadaveri, o mummia conservate assai bene.

50,3:Egitto fu in lutto per settanta giorni. Il lutto de' re d'Egitto non durava, se non due giorni di più, cioè settantadue giorni. Si vede da ciò, come fosse onorata la memoria di Giacobbe. I riti, ossia le stravaganze, che si osservano dagli Egiziani nel lutto de' privati e de' re, sono descritte da Erodoto, da Pomponio Mela, e da Diodoro.

50,4:Dina alla famiglia di Faraone: ec. Credesì, che Giuseppe usasse di tal mezzo per far intendere il suo desiderio a Faraone, perché il tempo del lutto finito per gli altri, non essendo finito per lui, né dovendo finire, se non dopo la sepoltura del padre, non poteva egli contro il costume presentarsi in abito di duolo dinanzi al re. Vedi cap. XLI 17.

50,5:Nella mia sepoltura, che mi scavai ec. Si vede, che nella doppia caverna Giacobbe si era preparato il luogo, dove avea da riporsi il suo corpo.

50,7:Gli anziani della casa di Faraone. Il titolo di anziano riguarda non tanto l'età, come la dignità.

50,10:Giunsero all'aia di Atad. La volgata sembra, che ha preso Atad per nome di un uomo, se non debba intendersi: giunsero all'aia detta Atad, o sia delle spine. S. Girolamo dice, che questo luogo ebbe di poi il nome di Bethagla.
Situata di là dal Giordano. Sulla riva occidentale del Giordano.

50,16:Mandarono a dirgli: Il padre tuo ec. Credesi, che L'imbasciata la portasse Beniamin, il quale non avea avuta veruna parte a quello, che era stato fatto a Giuseppe; e credesi ancora, che il timore faccia dire a questi fratelli una menzogna. Giacobbe conosceva assai bene la mansuetudine, e la carità di Giuseppe; onde non temi: ch'egli potesse giammai pensare a vendicarsi.

50,19:Possiamo noi resistere al volere di Dio? Giuseppe per consolare, o rianimare i fratelli vuole, che in tutto quello, ch'è avvenuto riguardo a lui, considerino le sole disposizioni della Providenza divina, la quale permise il loro odio, e la loro persecuzione contro di lui per trarne quel gran bene, ch'essi vedevano; vale a dire perchè egli fosse la salute di molti popoli, e principalmente de' suoi stessi persecutori. E in questo ancora egli è simile a quel divino originale, di cui fu vivissima copia in tutto il tempo di sua vita.