Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Genesi 11


font

Nella fabbrica della torre di Babelle resta confusa la superbia, e il linguaggio degli empi. Genealogia di Sem fino ad Abramo.

1Or la terra avea una sola favella, e uno stesso linguaggio.2E partendosi dall'oriente, gli uomini trovarono una campagna nella terra di Sennaar, e ivi abitarono.3E dissero tra di loro: Andiamo, facciamo de' mattoni, e li cuociamo col fuoco. E si valsero di mattoni in cambio di sassi, e di bitume in vece di calcina:4E dissero: Venite, facciamoci una città, e una torre, di cui la cima arrivi fino al cielo; e illustriamo il nostro nome prima di andar divisi per tutta quanta la terra.5Ma il Signore discese a vedere la città e la torre, che fabbricavano i figliuoli d'Adamo,6E disse: Ecco che questo è un sol popolo, ed hanno tutti la stessa lingua: ed han principiato a fare tal cosa, e non desisteranno da' loro disegni, fino a che gli abbian di fatto condotti a termine.7Venite adunque, scendiamo, e confondiamo il loro linguaggio, sicché l'uno non capisca il parlare dell'altro.8E per tal modo gli disperse il Signore da quel luogo per tutti i paesi, e lasciarono da parte la fabbrica della città.9E quindi a questa fu dato il nome di Babel, perché ivi fu confuso il linguaggio di tutta la terra, e di là il Signore li disperse per tutte quante le regioni.10Questa è la genealogia di Sem: Sem avea cento anni, quando generò Arphaxad, due anni dopo il diluvio.11E visse Sem, dopo aver generato Arphaxad, cinquecento anni: e generò figliuoli e figliuole.12Arphaxad poi visse trentacinque anni, e generò Sale.13E visse Arphaxad, dopo aver generato Sale, trecento tre anni: e generò figliuoli e figliuole.14Sale poi visse trent'anni, e generò Heber.15E visse Sale, dopo aver generato Heber, trecento tre anni: e generò figliuoli e figliuole.16E visse Heber trenta quattro anni, e generò Phaleg.17E visse Heber, dopo aver generato Phaleg, quattrocento trent'anni, e generò figliuoli e figliuole.18E visse Phaleg trent'anni, e generò Reu.19E visse Phaleg, dopo aver generato Reu, dugento nove anni: e generò figliuoli e figliuole.20E visse Reu trentadue anni, e generò Sarug.21E visse Reu, dopo aver generato Sarug, dugento sette anni: e generò figliuoli e figliuole.22E visse Sarug trent'anni, e generò Nachor.23E visse Sarug, dopo aver generato Nachor, dugento anni: e generò figliuoli e figliuole.24E visse Nachor ventinove anni, e generò Thare.25E visse Nachor, dopo aver generato Thare, cento diciannove anni: e generò figliuoli e figliuole.26E visse Thare settant'anni, e generò Abram, e Nachor, e Aran.27E questa è la genealogia di Thare: Thare generò Abram, Nachor, e Aran. Aran poi generò Lot.28E morì Aran prima di Thare suo padre nella terra, dov'era nato, in Ur de' Caldei.29E Abram, e Nachor si ammogliarono: la moglie di Abram avea nome Sarai: e la moglie di Nachor ebbe nome Melcha, figliuola di Aran, padre di Melcha, e padre di Jesca.30Ma Sarai era sterile, e non avea figliuoli.31Thare adunque prese seco Abram suo figliuolo, e Lot figliuolo di Aran, (cioè) figliuolo di un suo figliuolo, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figliuolo, e li condusse via da Ur de' Caldei per andar nella terra di Chanaan, e andarono fino ad Haran, ed ivi abitarono.32E visse Thare dugento cinque anni, e morì in Haran.

Note:

11,2:E partendosi dall'oriente gli uomini, trovarono ec. I figliuoli di Noè si suppone, che abitarono presso alle montagne dell'Armenia. Di là a molti anni, moltiplicatisi assai, si avanzarono a cercare migliori terreni, e si posarono nella campagna di Sennar, paese sommamente fertile e abbondante di ogni cosa. Ma propagatisi ben presto oltre misura, si videro costretti a separarsi per cercare nuove abitazioni. Allora fu che venne loro in pensiero di fabbricare la famosa torre, di cui parla Mosè.

11,3:Si valsero di mattoni... e di bitume ec. il paese ha grande scarsezza di pietre, e il bitume vi abbonda, ed è celebrato da tutti gli antichi scrittori. Non con altri materiali, che mattoni e bitume furono fatte le grandiose fabbriche alzate in Babilonia da Semiramide, e da Nabuccodonosor.

11,4:E una torre, di cui la cima ec. S. Girolamo in Isai. cap. XIV, dice, che questa torre dovette essere alla quattro mila passi, che fan quattro miglia italiane. Da questo fatto poté aver origine la favola de' giganti, i quali secondo i poeti vollero far guerra al cielo. Illustriamo il nostro nome. Quegl'interpreti, i quali han voluto scusare gli autori di tal impresa, fanno contro la comune dottrina de' Padri, e contro il fatto di Dio medesimo, che punì i medesimi autori. Peccarono adunque di vanità e di superbia, e il Grisostomo dice, che ad essi sono simili coloro, i quali intraprendono grandi edifizj per vana gloria. Non vuole però negarsi, che forse non pochi furono quelli, particolarmente della famiglia di Sem, i quali o non prestarono la mano a quell'opera, o nol fecero col fine, che aveano gli altri.

11,5:Ma il Signore discese a vedere ec. Maniera di parlare tutta umana, ma di gran d'enfasi a spiegare la Providenza, che veglia sopra tutti gli andamenti degli uomini.
I figliuoli di Adamo. Vale a dire uomini mortali, che altro non sono, che terra e polvere, e si alzano filn al cielo col loro ardimento.

11,7:Venite adunque, scendiamo ec. Prima Dio discese per osservare; ora dicesi, che scende a punire. Alcuni padri da questa maniera di parlare in plurale credono qui accennato la Trinità delle persone divine. Grandissimo fu il miracolo fatto da Dio di cambiare repentinamente l'unico linguaggio di tutti gli uomini in tante lingue diverse, quanti erano i capi di famiglia: imperocchè ciò sembra indicarsi da Mosè, quando dice x. 5. Questi si divisero le isole delle nazioni... ognuno secondo il proprio linguaggio, e le sua famiglia, e la un nazione. Or secondo il testo Ebreo e la volgata si contano settanta capi di famiglia; secondo i LXX se ne contano fino a settanta due. Siccome però molti de' discendenti di Noè rammentati al capo precedente non erano nati al tempo della confusione delle lingue, quindi è, che non resta necessario di supporre, che in tanto numero fossero i linguaggi, che nacquero allora; e gli eruditi riducono ad un piccolo numero le lingue matrici, delle quali sono tanti dialetti tutte le altre; come per esempio, dialetto dell'Ebreo credonsi il Celtico, il Siriaco, il Cananeo, il Cartaginese, l'Arabo, l'Armeno, l'Etiopico e il Persiano.

11,10:Questa è la genealogia di Sem. Torna Mosè a descrivere i discendenti di Sem per la famiglia di Arphaxad fino ad Abramo.

11,20:Sarug. Alcuni hanno creduto, che a' tempi di Sarug avesse principio l'idolatria. Dimenticato il vero Dio, creatore del ciclo e della terra, gli uomini cominciarono a rendere il loro culto al solo, alla luna, alle stelle; indi agli uomini celebri per l'invenzione dell'arti, e per imprese guerriere: e finalmente agli animali, ed anche alle piante, e a cose ancora più vili. Eusebio Praep. l. 1. cap. 6. pone l'origine dell'idolatria nell' Egitto; donde dice, che ella si sparse tra' Fenici e tra' Greci. Non può dubitarsi, che nella famiglia di Nachor e di Thare si adorassero gl'idoli. Vedi Josue XXIV. 2. 14. S. Agostino de civ. lib, X. cap. ult. scrive, che Abramo liberato per divina vocazione dalle superstizioni de' Caldei cominciò a seguire e adorare il vero Dio. Vedi ancora S. Cirillo contr. Jul. lib. III.

11,26:Generò Abram e Nachor e Aran. Abramo benché posto da Mosè in primo luogo, era il terzo genito de' figliuoli di Thare. Così Sem è sempre nominato il primo tra' figliuoli di Noè, benché minore di Japhth, a cui si dà il terzo luogo.

11,28:Jn Ur de' Caldei. Ur in Ebreo significa fuoco; e questo diede forse ad origine a' racconti degli Ebrei, i quali dicono, che Abramo gettato nelle fiamme da' Caldei, come adoratore del solo vero Dio, ne fu liberato per miracolo, e quindi si ritirò col padre ad Haran. Trovandosi rammentata la città di Hura nella Mesopotamia, molti credono, che ella sia quella città, di cui si parla in questo luogo; e perciò pretendono, che l'antica Caldea comprendesse anche la Mesopotamia. Vedi Atti. VII. 2. 4.

11,31:Thare adunque prese seco Abram ec. Questa partenza da Ur si suppone seguita dopo la prima chiamata di Dio, di cui si parla negli Atti cap. VII.
Andarono fino ad Haran. Ella fu di poi detta Carre, città famosa nelle storie, particolarmente per essere stato nelle sue vicinanze sconfitto da' Parti l'esercito Romano sotto la condotta di Grasso. I Turchi hanno in venerazione quel luogo pel soggiorno fattosi da Abramo. Con Abramo e con Thare, credesi, che anche Nachor o il rimanente della famiglia passassero in Haran. Vedi Aug. de civ. XII. 13.