Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Genesi 3


font
BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Ma il serpente era il più astuto di tutti gli animali della terra fatti dal Signore Dio. Questi disse alla donna: Per qual motivo comandovvi Iddio, che non di tutte le piante del paradiso mangiaste i frutti?1 Il serpente era la più astuta di tutte le fiere della steppa che il Signore Dio aveva fatto, e disse alla donna: "E' vero che Dio ha detto: "Non dovete mangiare di nessun albero del giardino"?".
2 Cui rispose la donna: Del frutto delle piante, che sono nel paradiso, noi ne mangiamo:2 La donna rispose al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare;
3 Ma del frutto dell'albero, che è nel mezzo del paradiso, ci ordinò il Signore di non mangiare, e di non toccare, affinché per disgrazia noi non abbiamo a morire.3 ma del frutto dell'albero che sta nella parte interna del giardino Dio ha detto: "Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, per non morirne".
4 Ma il serpente disse alla donna: Assolutamente voi non morrete.4 Ma il serpente disse alla donna: "Voi non morirete affatto!
5 Imperocché sa Dio, che in qualunque tempo ne mangerete, si apriranno i vostri occhi: e sarete come Dei, conoscitori del bene, e del male.5 Anzi! Dio sa che nel giorno in cui voi ne mangerete, si apriranno i vostri occhi e diventerete come Dio, conoscitori del bene e del male".
6 Vide adunque la donna, che il frutto dell'albero era buono a mangiarsi, e bello a vedere, e appetitoso all'aspetto: e colse il frutto, e mangiollo; e ne diede a suo marito, il quale ne mangiò.6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, seducente per gli occhi e attraente per avere successo; perciò prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
7 E si apersero gli occhi ad ambedue: ed avendo conosciuto, che erano ignudi cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture.7 Si aprirono allora gli occhi di ambedue e conobbero che erano nudi; perciò cucirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture.
8 E avendo udita la voce del Signore Dio, che camminava nel paradiso nel tempo, che levasi il vento dopo il mezzodì, si nascose Adamo, e la sua moglie alla vista del Signore in mezzo agli alberi del paradiso.8 Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio allorché passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l'uomo fuggì con la moglie dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
9 E il Signore Dio chiamò Adamo, e dissegli: Dove sei tu?9 Allora il Signore Dio chiamò l'uomo e gli domandò: "Dove sei?".
10 E quegli rispose: Ho udito la tua voce nel paradiso: ed ho avuto ribrezzo, perché era ignudo, e mi sono ascoso.10 Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino, e ho avuto paura, perché io sono nudo, e mi sono nascosto".
11 A cui disse Dio: Ma e chi ti fece conoscere, che eri ignudo, se non l'aver tu mangiato del frutto, del quale io aveva a te comandato di non mangiare?11 Riprese: "Chi ti ha indicato che eri nudo? Hai dunque mangiato dell'albero del quale ti avevo comandato di non mangiare?".
12 E Adamo disse: La donna datami da te per compagna, mi ha dato del frutto, e l'ho io mangiato.12 Rispose l'uomo: "La donna che tu hai messo vicino a me mi ha dato dell'albero, e io ho mangiato".
13 E il Signore Dio disse alla donna: Perché facesti tal cosa? Ed ella rispose: Il serpente mi ha sedotta, ed io ho mangiato.13 Il Signore Dio disse alla donna: "Come hai fatto questo?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato".
14 E il Signore Dio disse al serpente: Perché tu hai fatto questo, maledetto tu tra tutti gli animali, e le bestie della terra: tu camminerai sul tuo ventre e mangerai terra per tutt'i giorni di tua vita.14 Allora il Signore Dio disse al serpente: "Perché hai fatto questo, maledetto sii tu fra tutto il bestiame e tra tutti gli animali della campagna: sul tuo ventre dovrai camminare e polvere dovrai mangiare per tutti i giorni della tua vita.
15 Porrò inimicizia tra te, e la donna, e tra il seme tuo, e il seme di lei. Ella schiaccerà la tua testa, e tu tenderai insidie al calcagno di lei.15 Ed io porrò un'ostilità tra te e la donna e tra la tua stirpe e la sua stirpe: essa ti schiaccerà la testa e tu la assalirai al tallone".
16 E alla donna ancor disse: Io moltiplicherò i tuoi affanni e le tue gravidanze; con dolore partorirai i figliuoli, e sarai sotto la potestà del marito, ed ei ti dominerà.16 Alla donna disse: "Moltiplicherò le tue sofferenze e le tue gravidanze, con doglie dovrai partorire figlioli. Verso tuo marito ti spingerà la tua passione, ma egli vorrà dominare su te".
17 E ad Adamo disse: Perché hai ascoltata la voce della tua consorte, e hai mangiato del frutto, del quale io ti avea comandato di non mangiare, maledetta la terra per quello che tu hai fatto: da lei trarrai con grandi fatiche il nudrimento per tutti i giorni della tua vita.17 E all'uomo disse: "Perché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, per il quale t'avevo comandato: "Non ne devi mangiare": Maledetto sia il suolo per causa tua! Con affanno ne trarrai il nutrimento, per tutti i giorni della tua vita.
18 Ella produrrà per te spine e triboli, e mangerai l'erba della terra.18 Spine e cardi farà spuntare per te, mentre tu dovrai mangiare le erbe della campagna.
19 Mediante il sudore della tua faccia mangerai il tuo pane, fino a tanto che tu ritorni alla terra, dalla quale sei stato tratto: perocché tu sei polvere, e in polvere tornerai.19 Con il sudore della tua faccia mangerai pane, finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto, perché polvere sei e in polvere devi tornare!".
20 E Adamo pose alla sua moglie il nome di Eva, perché ella era per esser la madre di tutti i viventi.20 L'uomo diede a sua moglie il nome di Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.
21 E fece ancora il Signore Dio ad Adamo, e alla sua moglie delle tonache di pelle, delle quali li rivestì.21 E il Signore Dio fece all'uomo e a sua moglie delle tuniche di pelli e li vestì.
22 E disse: Ecco, che Adamo è diventato come uno di noi, conoscitore del bene, e del male: ora adunque, che a sorte non istenda egli la mano sua, e colga dell'albero della vita; e ne mangi, e viva in eterno.22 Il Signore Dio disse allora: "Ecco che l'uomo è diventato come uno di noi, conoscendo il bene e il male! E ora facciamo sì ch'egli non stenda la sua mano e non prenda anche l'albero della vita, così che ne mangi e viva in eterno!".
23 E il Signore Dio lo discacciò dal paradiso di delizie, affinché lavorasse la terra: da cui era stato tratto.23 E il Signore Dio lo mandò via dal giardino di Eden, per lavorare il suolo donde era stato tratto.
24 E discacciatone Adamo, collocò davanti al paradiso di delizie un Cherubino con una spada, che gettava fiamme, e faceva ruota a custodire la strada, che menava all'albero della vita.24 Scacciò l'uomo, e dinanzi al giardino di Eden pose i cherubini e la fiamma della spada folgorante per custodire l'accesso all'albero della vita.