Genesi 3
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BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Ma il serpente era il più astuto di tutti gli animali della terra fatti dal Signore Dio. Questi disse alla donna: Per qual motivo comandovvi Iddio, che non di tutte le piante del paradiso mangiaste i frutti? | 1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: "È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?". |
2 Cui rispose la donna: Del frutto delle piante, che sono nel paradiso, noi ne mangiamo: | 2 Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, |
3 Ma del frutto dell'albero, che è nel mezzo del paradiso, ci ordinò il Signore di non mangiare, e di non toccare, affinché per disgrazia noi non abbiamo a morire. | 3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete". |
4 Ma il serpente disse alla donna: Assolutamente voi non morrete. | 4 Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! |
5 Imperocché sa Dio, che in qualunque tempo ne mangerete, si apriranno i vostri occhi: e sarete come Dei, conoscitori del bene, e del male. | 5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male". |
6 Vide adunque la donna, che il frutto dell'albero era buono a mangiarsi, e bello a vedere, e appetitoso all'aspetto: e colse il frutto, e mangiollo; e ne diede a suo marito, il quale ne mangiò. | 6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. |
7 E si apersero gli occhi ad ambedue: ed avendo conosciuto, che erano ignudi cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture. | 7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. |
8 E avendo udita la voce del Signore Dio, che camminava nel paradiso nel tempo, che levasi il vento dopo il mezzodì, si nascose Adamo, e la sua moglie alla vista del Signore in mezzo agli alberi del paradiso. | 8 Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. |
9 E il Signore Dio chiamò Adamo, e dissegli: Dove sei tu? | 9 Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?". |
10 E quegli rispose: Ho udito la tua voce nel paradiso: ed ho avuto ribrezzo, perché era ignudo, e mi sono ascoso. | 10 Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto". |
11 A cui disse Dio: Ma e chi ti fece conoscere, che eri ignudo, se non l'aver tu mangiato del frutto, del quale io aveva a te comandato di non mangiare? | 11 Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?". |
12 E Adamo disse: La donna datami da te per compagna, mi ha dato del frutto, e l'ho io mangiato. | 12 Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato". |
13 E il Signore Dio disse alla donna: Perché facesti tal cosa? Ed ella rispose: Il serpente mi ha sedotta, ed io ho mangiato. | 13 Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai fatto?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato". |
14 E il Signore Dio disse al serpente: Perché tu hai fatto questo, maledetto tu tra tutti gli animali, e le bestie della terra: tu camminerai sul tuo ventre e mangerai terra per tutt'i giorni di tua vita. | 14 Allora il Signore Dio disse al serpente: "Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. |
15 Porrò inimicizia tra te, e la donna, e tra il seme tuo, e il seme di lei. Ella schiaccerà la tua testa, e tu tenderai insidie al calcagno di lei. | 15 Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno". |
16 E alla donna ancor disse: Io moltiplicherò i tuoi affanni e le tue gravidanze; con dolore partorirai i figliuoli, e sarai sotto la potestà del marito, ed ei ti dominerà. | 16 Alla donna disse: "Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà". |
17 E ad Adamo disse: Perché hai ascoltata la voce della tua consorte, e hai mangiato del frutto, del quale io ti avea comandato di non mangiare, maledetta la terra per quello che tu hai fatto: da lei trarrai con grandi fatiche il nudrimento per tutti i giorni della tua vita. | 17 All'uomo disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. |
18 Ella produrrà per te spine e triboli, e mangerai l'erba della terra. | 18 Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre. |
19 Mediante il sudore della tua faccia mangerai il tuo pane, fino a tanto che tu ritorni alla terra, dalla quale sei stato tratto: perocché tu sei polvere, e in polvere tornerai. | 19 Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!". |
20 E Adamo pose alla sua moglie il nome di Eva, perché ella era per esser la madre di tutti i viventi. | 20 L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi. |
21 E fece ancora il Signore Dio ad Adamo, e alla sua moglie delle tonache di pelle, delle quali li rivestì. | 21 Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì. |
22 E disse: Ecco, che Adamo è diventato come uno di noi, conoscitore del bene, e del male: ora adunque, che a sorte non istenda egli la mano sua, e colga dell'albero della vita; e ne mangi, e viva in eterno. | 22 Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!". |
23 E il Signore Dio lo discacciò dal paradiso di delizie, affinché lavorasse la terra: da cui era stato tratto. | 23 Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto. |
24 E discacciatone Adamo, collocò davanti al paradiso di delizie un Cherubino con una spada, che gettava fiamme, e faceva ruota a custodire la strada, che menava all'albero della vita. | 24 Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita. |