Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Siracide 29


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Chi pratica la misericordia, impresta al suo prossimo e chi gli dà una mano, osserva i comandamenti.1 Qui facit misericordiam f?neratur proximo suo :
et qui prævalet manu mandata servat.
2 Presta al tuo prossimo nel tempo del suo bisogno, e a tua volta restituisci al prossimo a tempo dovuto.2 F?nerare proximo tuo in tempore necessitatis illius :
et iterum redde proximo in tempore suo.
3 Mantieni la parola e diportati fedelmente con lui, e in ogni tempo troverai ciò che ti occorre.3 Confirma verbum, et fideliter age cum illo :
et in omni tempore invenies quod tibi necessarium est.
4 Per molti un imprestito è come roba trovata, e procacciali noie a chi gli ha aiutati.4 Multi quasi inventionem æstimaverunt f?nus,
et præstiterunt molestiam his qui se adjuverunt.
5 Finché ricevono, bacian la mano di chi dà, e in promesse umilian la voce;5 Donec accipiant, osculantur manus dantis,
et in promissionibus humiliant vocem suam :
6 ma al momento di restituire, [ognuno] chiede tempo, e dà parole di rincrescimento e di rammarico, e incolpa i tempi.6 et in tempore redditionis postulabit tempus,
et loquetur verba tædii et murmurationum,
et tempus causabitur.
7 E s'è in grado di restituire, ricalcitra e rende appena la metà della somma, e [il creditore] può considerar [quel poco] come tanto di trovato.7 Si autem potuerit reddere, adversabitur :
solidi vix reddet dimidium,
et computabit illud quasi inventionem :
8 Se poi non è [in grado], lo defrauda del suo danaro, e quegli l'avrà come nemico, gratuitamente.8 sin autem, fraudabit illum pecunia sua,
et possidebit illum inimicum gratis :
9 E con ingiurie e maledizioni lo ripagherà, e in luogo di onori e benefici gli renderà oltraggio.9 et convitia et maledicta reddet illi,
et pro honore et beneficio reddet illi contumeliam.
10 Molti non danno in prestito non già per malvagità, ma [perchè] temono d'esser defraudati gratuitamente.10 Multi non causa nequitiæ non f?nerati sunt,
sed fraudari gratis timuerunt.
11 Tuttavia verso il tapino sii generoso d'animo, e non lo tirare in lungo nel [fargli] limosina.11 Verumtamen super humilem animo fortior esto,
et pro eleemosyna non trahas illum.
12 A motivo del comandamento soccorri il povero, e per la sua indigenza non lo rimandare a mani vuote.12 Propter mandatum assume pauperem,
et propter inopiam ejus ne dimittas eum vacuum.
13 Perdi pure il danaro per il tuo fratello e amico, e non lo nasconder sotto una pietra [perchè s'arrugginisca e vada] In malora.13 Perde pecuniam propter fratrem et amicum tuum,
et non abscondas illam sub lapide in perditionem.
14 Disponi del tuo tesoro secondo i comandamenti dell'Altissimo, e ti gioverà più che l'oro.14 Pone thesaurum tuum in præceptis Altissimi,
et proderit tibi magis quam aurum.
15 Chiudi la limosina nel cuor del povero, ed essa t'impetrerà [la liberazione] da ogni male.15 Conclude eleemosynam in corde pauperis,
et hæc pro te exorabit ab omni malo.
16 Meglio d'uno scudo potente e di [robusta] lancia, essa combatterà per te contro il tuo nemico.16 Super scutum potentis
17 -17 et super lanceam
18 -18 adversus inimicum tuum pugnabit.
19 L'uomo dabbene presta mallevadoria per il suo prossimo; e chi ha perduto il pudore, l'abbandona a se stesso.19 Vir bonus fidem facit pro proximo suo :
et qui perdiderit confusionem derelinquet sibi.
20 La cortesia del mallevadore non la dimenticare, chè per te ha esposto se stesso;20 Gratiam fidejussoris ne obliviscaris :
dedit enim pro te animam suam.
21 è il peccatore e l'immondo che fugge il garante.21 Repromissorem fugit peccator et immundus.
22 I beni del garante si appropria il peccatore, e l'ingrato di cuore abbandona il suo liberatore.22 Bona repromissoris sibi ascribit peccator :
et ingratus sensu derelinquet liberantem se.
23 Un uomo si fa garante del suo prossimo, e questi perduto [ogni] pudore, l'abbandona!23 Vir repromittit de proximo suo :
et cum perdiderit reverentiam, derelinquetur ab eo.
24 La mallevadoria imprudente rovinò molti benestanti, e li travolse come un'ondata di mare.24 Repromissio nequissima multos perdidit dirigentes,
et commovit illos quasi fluctus maris.
25 Uomini facoltosi cacciò lontano [dalle proprie case], e andaron vagando tra genti straniere.25 Viros potentes gyrans migrare fecit,
et vagati sunt in gentibus alienis.
26 Il peccatore che trasgredisce il comandamento del Signore incapperà in mallevadorie disastrose, e chi cerca far molti affari, incapperà in condanne.26 Peccator transgrediens mandatum Domini incidet in promissionem nequam :
et qui conatur multa agere incidet in judicium.
27 Soccorri il prossimo a seconda delle tue forze, e bada a te stesso, che tu non abbia a cadere.27 Recupera proximum secundum virtutem tuam,
et attende tibi ne incidas.
28 La prima cosa per la vita dell'uomo è l'acqua e il pane e [poi] le vesti e una casa per coprir ciò ch'è vergogna.28 Initium vitæ hominis, aqua et panis,
et vestimentum, et domus protegens turpitudinem.
29 Meglio il vitto del povero sotto un tetto di tavole, che i sontuosi banchetti in casa d'altri, quando non s'ha la propria.29 Melior est victus pauperis sub tegmine asserum
quam epulæ splendidæ in peregre sine domicilio.
30 Contentati del poco come del molto, e non udrai rinfacciarti d'essere un estraneo.30 Minimum pro magno placeat tibi,
et improperium peregrinationis non audies.
31 Triste cosa l'andar peregrinando di casa in casa e là dove uno è ospite, non osa muoversi liberamente, non apre bocca.31 Vita nequam hospitandi de domo in domum :
et ubi hospitabitur non fiducialiter aget, nec aperiet os.
32 E' ospite e darà da mangiare e da bere senz'averne un grazie, e udrà per giunta parole amare.32 Hospitabitur, et pascet, et potabit ingratos,
et ad hæc amara audiet :
33 « Entra, il forestiero, e apparecchia la mensa, e se hai qualcosa alla mano, dà da mangiare [a me] e agli altri ».33 transi, hospes, et orna mensam,
et quæ in manu habes ciba ceteros.
34 « Vattene, [o forestiero], lontano da questo splendore riservato ai miei amici; ho bisogno della casa, m'è giunto ospite un mio fratello».34 Exi a facie honoris amicorum meorum :
necessitudine domus meæ hospitio mihi factus est frater.
35 Dure cose son queste per un uomo che ha sentimento: il rimprovero del [padroni di casa e il rimbrotto di chi ha dato in prestito.35 Gravia hæc homini habenti sensum :
correptio domus, et improperium f?neratoris.