Isaia 26
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BIBBIA CEI 2008 | NOVA VULGATA |
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1 In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda: «Abbiamo una città forte; mura e bastioni egli ha posto a salvezza. | 1 In die illa cantabitur canticum istud in terra Iudae: “ Urbs fortis nobis in salutem; posuit muros et antemurale. |
2 Aprite le porte: entri una nazione giusta, che si mantiene fedele. | 2 Aperite portas, et ingrediatur gens iusta, quae servat fidem. |
3 La sua volontà è salda; tu le assicurerai la pace, pace perché in te confida. | 3 Propositum eius est firmum; servabis pacem, quia in te speravit. |
4 Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna, | 4 Sperate in Dominum in saeculis aeternis, Dominus est petra aeterna. |
5 perché egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto, ha rovesciato la città eccelsa, l’ha rovesciata fino a terra, l’ha rasa al suolo. | 5 Quia evertit habitantes in excelso, civitatem sublimem humiliabit; humiliabit eam usque ad terram, detrahet eam usque ad pulverem. |
6 I piedi la calpestano: sono i piedi degli oppressi, i passi dei poveri». | 6 Conculcabit eam pes, pedes pauperis, gressus egenorum. |
7 Il sentiero del giusto è diritto, il cammino del giusto tu rendi piano. | 7 Semita iusti recta est; rectum callem iusti complanas. |
8 Sì, sul sentiero dei tuoi giudizi, Signore, noi speriamo in te; al tuo nome e al tuo ricordo si volge tutto il nostro desiderio. | 8 Et in semita iudiciorum tuorum, Domine, speravimus in te; ad nomen tuum et ad memoriale tuum desiderium animae. |
9 Di notte anela a te l’anima mia, al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca, perché quando eserciti i tuoi giudizi sulla terra, imparano la giustizia gli abitanti del mondo. | 9 Anima mea desiderat te in nocte, sed et spiritu meo in praecordiis meis te quaero. Cum resplenduerint iudicia tua in terra, iustitiam discent habitatores orbis. |
10 Si usi pure clemenza al malvagio: non imparerà la giustizia; sulla terra egli distorce le cose diritte e non guarda alla maestà del Signore. | 10 Fit misericordia impio, non discet iustitiam; in terra probitatis inique gerit et non videt maiestatem Domini. |
11 Signore, si era alzata la tua mano, ma essi non la videro. Vedranno, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo, e il fuoco preparato per i tuoi nemici li divorerà. | 11 Domine, exaltata est manus tua, et non vident; videant confusi zelum tuum in populum, et ignis hostium tuorum devorabit eos. |
12 Signore, ci concederai la pace, perché tutte le nostre imprese tu compi per noi. | 12 Domine, dabis pacem nobis; omnia enim opera nostra operatus es nobis. |
13 Signore, nostro Dio, altri padroni, diversi da te, ci hanno dominato, ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo. | 13 Domine Deus noster, possederunt nos domini absque te; tantum in te recordemur nominis tui. |
14 I morti non vivranno più, le ombre non risorgeranno; poiché tu li hai puniti e distrutti, hai fatto svanire ogni loro ricordo. | 14 Mortui non reviviscent, defuncti non resurgent; propterea visitasti et contrivisti eos et perdidisti omnem memoriam eorum. |
15 Hai fatto crescere la nazione, Signore, hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato, hai dilatato tutti i confini della terra. | 15 Auxisti gentem, Domine, auxisti gentem, glorificatus es; elongasti omnes terminos terrae. |
16 Signore, nella tribolazione ti hanno cercato; a te hanno gridato nella prova, che è la tua correzione per loro. | 16 Domine, in angustia quaesierunt te, fuderunt incantationem, castigatio tua in eis. |
17 Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida nei dolori, così siamo stati noi di fronte a te, Signore. | 17 Sicut quae concipit, cum appropinquaverit ad partum dolens clamat in doloribus suis, sic facti sumus a facie tua, Domine. |
18 Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori quasi dovessimo partorire: era solo vento; non abbiamo portato salvezza alla terra e non sono nati abitanti nel mondo. | 18 Concepimus et parturivimus, quasi peperimus ventum. Salutes non fecimus in terra, ideo non nati sunt habitatores terrae. |
19 Ma di nuovo vivranno i tuoi morti. I miei cadaveri risorgeranno! Svegliatevi ed esultate voi che giacete nella polvere. Sì, la tua rugiada è rugiada luminosa, la terra darà alla luce le ombre. | 19 Reviviscent mortui tui, interfecti mei resurgent. Expergiscimini et laudate, qui habitatis in pulvere, quia ros lucis ros tuus, et terra defunctos suos edet in lucem. |
20 Va’, popolo mio, entra nelle tue stanze e chiudi la porta dietro di te. Nasconditi per un momento, finché non sia passato lo sdegno. | 20 Vade, populus meus, intra in cubicula tua, claude ostia tua super te, abscondere modicum ad momentum, donec pertranseat indignatio. |
21 Perché ecco, il Signore esce dalla sua dimora per punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra; la terra ributterà fuori il sangue assorbito e più non coprirà i suoi cadaveri. | 21 Ecce enim Dominus egredietur de loco suo, ut visitet iniquitatem habitatoris terrae contra eum; et revelabit terra sanguinem suum et non operiet ultra interfectos suos ”. |