Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Isaia 20


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1Nell’anno in cui il tartan, mandato ad Asdod da Sargon re d’Assiria, giunse ad Asdod, la assalì e la prese.
2In quel tempo il Signore disse per mezzo di Isaia, figlio di Amoz: «Va’, lèvati il sacco dai fianchi e togliti i sandali dai piedi!». Così egli fece, andando nudo e scalzo.
3Il Signore poi disse: «Come il mio servo Isaia è andato nudo e scalzo per tre anni, come segno e presagio per l’Egitto e per l’Etiopia,4così il re d’Assiria condurrà i prigionieri d’Egitto e i deportati dell’Etiopia, giovani e vecchi, nudi e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l’Egitto.5Allora saranno abbattuti e confusi a causa dell’Etiopia, loro speranza, e a causa dell’Egitto, di cui si vantavano.6In quel giorno gli abitanti di questo lido diranno: “Ecco che cosa è avvenuto della speranza nella quale ci eravamo rifugiati per trovare aiuto ed essere liberati dal re d’Assiria! Ora come ci salveremo?”».

Note:

Is 20,1:Asdòd, città filistea, fu presa da Sargon II nel 711. La città si era ribellata su istigazione dell'Egitto e questo evento avrebbe dato a Isaia l'occasione di annunziare una vittoria assira sull'Egitto. Questo passo riporta una tradizione su Isaia come i cc Is 36-39 , ma non la si ritrova nel libro dei Re.

Is 20,2:E' la sola profezia in azione (o mimata) che sia attribuita a Isaia; invece, Geremia ed Ezechiele usano spesso questo modo di predicazione (cf. l'introduzione ai profeti: Il profetismo). Sul sacco, vestito di penitenza (cf. Is 3,24+).

Is 20,6:gli abitanti di questo lido: i filistei o gli israeliti, sempre tentati di appoggiarsi all'Egitto e di stringere con esso coalizioni contro l'Assiria.