Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Isaia 66


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1Così dice il Signore:
«Il cielo è il mio trono,
la terra lo sgabello dei miei piedi.
Quale casa mi potreste costruire?
In quale luogo potrei fissare la dimora?
2Tutte queste cose ha fatto la mia mano
ed esse sono mie – oracolo del Signore.
Su chi volgerò lo sguardo?
Sull’umile e su chi ha lo spirito contrito
e su chi trema alla mia parola.
3Uno sacrifica un giovenco e poi uccide un uomo,
uno immola una pecora e poi strozza un cane,
uno presenta un’offerta e poi sangue di porco,
uno brucia incenso e poi venera l’iniquità.
Costoro hanno scelto le loro vie,
essi si dilettano dei loro abomini;
4anch’io sceglierò la loro sventura
e farò piombare su di loro ciò che temono,
perché io avevo chiamato e nessuno ha risposto,
avevo parlato e nessuno ha udito.
Hanno fatto ciò che è male ai miei occhi,
ciò che non gradisco hanno scelto».
5Ascoltate la parola del Signore,
voi che tremate alla sua parola.
Hanno detto i vostri fratelli che vi odiano,
che vi respingono a causa del mio nome:
«Mostri il Signore la sua gloria,
perché possiamo vedere la vostra gioia!».
Ma essi saranno confusi.
6Giunge un rumore, un frastuono dalla città,
un rumore dal tempio:
è la voce del Signore, che dà
la ricompensa ai suoi nemici.
7Prima di provare i dolori, ha partorito;
prima che le venissero i dolori,
ha dato alla luce un maschio.
8Chi ha mai udito una cosa simile,
chi ha visto cose come queste?
Nasce forse una terra in un giorno,
una nazione è generata forse in un istante?
Eppure Sion, appena sentiti i dolori,
ha partorito i figli.
9«Io che apro il grembo materno,
non farò partorire?», dice il Signore.
«Io che faccio generare,
chiuderei il seno?», dice il tuo Dio.
10Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa tutti voi che l’amate.
Sfavillate con essa di gioia
tutti voi che per essa eravate in lutto.
11Così sarete allattati e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;
succhierete e vi delizierete
al petto della sua gloria.
12Perché così dice il Signore:
«Ecco, io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la pace;
come un torrente in piena, la gloria delle genti.
Voi sarete allattati e portati in braccio,
e sulle ginocchia sarete accarezzati.
13Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò;
a Gerusalemme sarete consolati.
14Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba.
La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi,
ma la sua collera contro i nemici.
15Poiché, ecco, il Signore viene con il fuoco,
i suoi carri sono come un turbine,
per riversare con ardore l’ira,
la sua minaccia con fiamme di fuoco.
16Con il fuoco infatti il Signore farà giustizia
e con la spada su ogni uomo;
molti saranno i colpiti dal Signore.
17Coloro che si consacrano e purificano nei giardini,
seguendo uno che sta in mezzo,
che mangiano carne suina, cose obbrobriose e topi,
insieme finiranno – oracolo del Signore –
18con le loro opere e i loro propositi.
Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.
19Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti.20Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme – dice il Signore –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore.21Anche tra loro mi prenderò sacerdoti leviti, dice il Signore.
22Sì, come i nuovi cieli
e la nuova terra, che io farò,
dureranno per sempre davanti a me
– oracolo del Signore –,
così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome.
23In ogni mese al novilunio,
e al sabato di ogni settimana,
verrà ognuno a prostrarsi
davanti a me, dice il Signore.
24Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini
che si sono ribellati contro di me;
poiché il loro verme non morirà,
il loro fuoco non si spegnerà
e saranno un abominio per tutti».

Note:

Is 66,1-4:Questo oracolo non ha legame con il contesto. Condanna il tempio che si è iniziato a ricostruire al ritorno dall'esilio, come sembra suggerire Natan sotto Davide (2Sam 7,5-7) e come farà Stefano (At 7,48s , che cita un passo di Is). E' il rigetto di una religione troppo materiale, a beneficio della religione dei «poveri» (v 2b, cf. Sof 2,3+).

Is 66,3:Questo testo mette in parallelo quattro azioni del culto legittimo e quattro azioni dei culti pagani: sacrificio umano, uccisione del cane, manducazione del porco, saluto agli idoli. Ciò non significa che chi immola un bue non è migliore di chi sacrifica un uomo, ecc.; una condanna così radicale del culto esteriore non si trova in nessuna parte nell'AT. Ciò significa che coloro che compiono questi atti del culto legittimo compiono poi anche riti pagani. E' dunque una condanna del sincretismo, che praticavano gli stessi circoli presi in esame da Is 65,3-5 e Is 66,17 .

Is 66,4:sventura: testo incerto. La parola è la stessa di Is 3,4 («monelli», cf. la nota). Il greco traduce con «scherno» (BJ), il che conviene bene al contesto; ma alcuni traduttori moderni preferiscono «cattivo trattamento», «infortunio», ecc.

Is 66,5-17:E' evidentemente il seguito dell'apocalisse del c 65, ma con un tema nuovo che esprime le speranze del popolo di Dio

Is 66,5:mostri... la sua gloria: con i LXX; il TM legge: «glorifica».

Is 66,7:Immagine che esprime il carattere improvviso e prodigioso dell'avvento del mondo nuovo; cf. Is 26,17-18 , dove si ritrova l'immagine del parto, con una sfumatura un po' diversa.

Is 66,17:Questo v nel presente contesto appare isolato; potrebbe essere collegato a Is 65,3-5 . Fa allusione ad atti di un culto segreto, presieduto da un sacerdote (o una sacerdotessa, se si legge il femminile con qerè e 1QIsa; cf. Ez 8,11). Un tale parallelo sta a indicare che il testo si può spiegare anche senza ricorrere ai misteri ellenistici che sono molto posteriori. - cose abominevoli: cf. Lv 7,21; Lv 11,10-42 . Inutile correggere questa parola per comprendere «rettili» (sherec invece di sheqec, cf. Gen 1,20 , ecc.).

Is 66,18a:le loro opere e i loro propositi: la posizione all'inizio del v 18 dipende dal TM; BJ fa iniziare il v 18 dopo queste parole che non si collegano in nulla a quanto segue.

Is 66,18b-24:I vv 18b-24 sono probabilmente stati aggiunti come conclusione ai cc 40-66 o anche all'intero libro. Tutto il passo doveva essere in versi, deve essere stato modificato dall'inserzione della lista delle nazioni nel v 19 e di quella dei mezzi di trasporto nel v 21. Tutte le nazioni saranno convertite e ricondurranno i dispersi di Israele a Gerusalemme in offerta a Dio, ma è Israele che riceve le promesse eterne. In nessun'altra parte dell'AT l'universalismo e il particolarismo sono giustapposti a tal punto.

Is 66,19:I superstiti delle nazioni (cf. Is 45,20-25) sono i convertiti; sono inviati a predicare la fede fino in capo al mondo. E' degno di rilievo che questi primi «missionari», di cui si parla, siano pagani convertiti. - genti di. . .: questa lista è un'aggiunta che attinge i suoi elementi da Ez 27,10-13 . Le identificazioni probabili sono: Tarsis = la Spagna; Put (così il greco, il TM legge Pul) = la Libia, Lud = la Lidia; Mesech (così il greco, il TM legge: «i tiratori di arco», moshqe qeshet) = la Frigia, Tubal = la Cilicia; Grecia ebraico Jawan = gli ioni, più generalmente i greci.

Is 66,21:Pagani convertiti avranno accesso alle funzioni del culto. Uguale apertura straordinaria del v 19.

Is 66,24:Al culto perpetuo che renderanno gli adoratori di Jahve (vv 22-23) è opposto il castigo senza fine che colpirà i suoi nemici (v 24). Per non terminare la lettura del libro con questo terribile avvertimento, la sinagoga usava ripetere la promessa del v 23.