Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Isaia 16


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1Mandate l’agnello
al signore della regione,
da Sela del deserto
al monte della figlia di Sion.
2Come un uccello fuggitivo,
come una nidiata dispersa
saranno le figlie di Moab
ai guadi dell’Arnon.
3Dacci un consiglio,
prendi una decisione!
Rendi come la notte la tua ombra
in pieno mezzogiorno;
nascondi i dispersi,
non tradire i fuggiaschi.
4Siano tuoi ospiti
i dispersi di Moab;
sii loro rifugio di fronte al devastatore.
Quando sarà estinto il tiranno
e finita la devastazione,
scomparso il distruttore della regione,
5allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,
vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,
un giudice sollecito del diritto
e pronto alla giustizia.
6Abbiamo udito l’orgoglio di Moab,
il grande orgoglioso,
la sua alterigia, il suo orgoglio, la sua tracotanza,
l’inconsistenza delle sue chiacchiere.
7Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti;
per le focacce di uva di Kir-Carèset
gemono tutti costernati.
8Sono squallidi i campi di Chesbon,
come pure la vigna di Sibma.
Signori di popoli
ne hanno spezzato i tralci
che raggiungevano Iazer,
penetravano fin nel deserto;
i loro rami si estendevano liberamente,
arrivavano al mare.
9Per questo io piangerò con il pianto di Iazer
sulla vigna di Sibma.
Ti inonderò con le mie lacrime,
o Chesbon, o Elalè,
perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
è piombato un grido.
10Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti;
nelle vigne non si levano più lieti clamori
né si grida più allegramente.
Il vino nei tini non lo pigia il pigiatore,
il grido di gioia è finito.
11Perciò le mie viscere fremono
per Moab come una cetra,
il mio intimo freme per Kir-Carèset.
12Si vedrà Moab affaticarsi sulle alture
e venire nel suo santuario per pregare,
ma senza successo.
13Questo è il messaggio che pronunciò un tempo il Signore su Moab.14Ma ora il Signore dice: «In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà svilita la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e insignificante».

Note:

Is 16,1:Testo difficile e interpretato diversamente. Sembra che i moabiti, minacciati dall'invasione, cerchino di mettersi sotto la protezione del re di Giuda o di trovare un rifugio presso di lui. L'agnello inviato sarebbe un segno di sottomissione (cf. 2Re 3,4). Traducendo: «Invia, Signore, l'agnello sovrano della terra», san Girolamo propone per questo passo un'interpretazione messianica. - dalla rupe: BJ traduce: «da Sela» e commenta: «Sela (la roccia) è stata talvolta identificata con l'attuale Petra, situata nel paese di Edom, ma dovevano esserci altre »Rocce« in Moab o nel deserto vicino».

Is 16,3-4:I vv 3-4a riferiscono la supplica dei rifugiati di Moab che domandano ai giudei di accoglierli. Per appoggiare la loro richiesta, essi esprimono, nei vv che seguono (4b-5), la loro fiducia nell'avvenire di Israele, specialmente nella stabilità del trono di Davide, fondata sulle promesse di cui Isaia si è fatto spesso araldo.

Is 16,4:Quando sarà estinto il tiranno: traduzione congetturale. BJ traduce: «quando l'oppressione sarà cessata» e commenta: «Si è tentati di intendere 'finché l'oppressione' e di legare questa proposizione alla precedente; ma nessuno dei testimoni del testo favorisce questa interpretazione».

Is 16,6:Questo v sembra riferire la risposta dei giudei ai moabiti.

Is 16,7:Kir-Carèset, come Qir-Cheres (BC «Kir-Carèset») del v 11, è da identificare con Kir-Moab (Kérak) (Is 15,1 ; cf. 2Re 3,25). - I nomi geografici che seguono, da Chesbòn a Elealè, sono raggruppati nella regione settentrionale di Moab, propizia alla vigna.

Is 16,9:è piombato il grido: traduzione letterale. BJ traduce: «il grido si è spento». Si tratta del grido di gioia dei vendemmiatori. Altri intendono «il grido (di guerra) si è abbattuto», ma il parallelismo con i vv seguenti è favorevole alla prima interpretazione.

Is 16,13-14:Questa aggiunta in prosa può essere la conferma di un oracolo antico di cui si annunzia il compimento molto vicino (cf. Is 15,1+). Gli anni di un salariato sono contati con molto rigore.