Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Isaia 58


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1Grida a squarciagola, non avere riguardo;
alza la voce come il corno,
dichiara al mio popolo i suoi delitti,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
2Mi cercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:
3«Perché digiunare, se tu non lo vedi,
mortificarci, se tu non lo sai?».
Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.
4Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
5È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l’uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
6Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
7Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
8Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
9Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!».
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
10se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
11Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
12La tua gente riedificherà le rovine antiche,
ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
e restauratore di strade perché siano popolate.
13Se tratterrai il piede dal violare il sabato,
dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro,
se chiamerai il sabato delizia
e venerabile il giorno sacro al Signore,
se lo onorerai evitando di metterti in cammino,
di sbrigare affari e di contrattare,
14allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti farò montare sulle alture della terra,
ti farò gustare l’eredità di Giacobbe, tuo padre,
perché la bocca del Signore ha parlato.

Note:

Is 58,1-12:Oracolo postesilico, che reclama una interiorizzazione delle pratiche religiose secondo lo spirito dei grandi profeti (cf. Is 1,10+; Am 5,21+). Si tratta qui del digiuno: i vv 5-7 sono il centro dell'oracolo.

Is 58,3:Il digiuno era prescritto dalla legge solo per la festa dell'espiazione (Lv 23,26-32), ma in certe epoche si sono moltiplicati i giorni di digiuno, sia per commemorare anniversari di lutto (Zc 7,1-5; Zc 8,18-19), sia per implorare la misericordia divina (Ger 36,6; Ger 36,9; Gn 3,5 ; cf. 1Re 21,9; 1Re 21,12).

Is 58,10:se offrirai il pane all'affamato, se sazierai la persona digiuna: alla lettera «se tu dài all'affamato la tua anima (greco: il pane della tua anima) e se tu sazi l'anima dell'oppresso». Ma la parola nefesh, tradotta generalmente con «anima», designa anche «la vita», «il desiderio», «l'appetito»; sono quindi possibili diverse sfumature, tra le quali è difficile scegliere.

Is 58,11:rinvigorirà: senso incerto. Il verbo halac, usato qui, sembra imparentato con il sostantivo haluc, «guerriero»; ma ci sono altre possibilità, senza parlare delle proposte di correzione.

Is 58,12:Si è ancora all'inizio della restaurazione, sicuramente prima della ricostruzione delle mura sotto Neemia, forse anche prima della ricostruzione del tempio, che non è menzionato.

Is 58,13-14:Questa legittimazione del sabato sembra sia stata aggiunta all'oracolo precedente. Sul sabato, cf. Es 20,8+ .