Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 32


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto.1 Or non avendo quei tre uomini risposto a Giobbe che si credeva giusto,
2 Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché si considerava giusto di fronte a Dio;2 si adirò e si sdegnò Eliu figlio di Barachel Buzita, della stirpe di Ram. Si adirò contro Giobbe, chè si diceva giusto dinanzi a Dio;
3 si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole.3 si adirò pure contro gli amici di lui, perchè non avevan saputo trovare una risposta da accettarsi, ma s'eran limitati a condannare Giobbe.
4 Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età.4 Eliu adunque aspettò che Giobbe avesse parlato, perchè quelli che parlavano erano più vecchi.
5 Quando vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.
5 Ma quando vide che i tre non eran capaci di replicare, si adirò fortemente.
6 Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, prese a dire:
«Giovane io sono di anni
e voi siete già canuti;
per questo ho esitato, per rispetto,
a manifestarvi il mio sapere.
6 Poi Eliu figlio di Bara chel Buzita prese la parola, e disse: « Io son giovane d'anni e voi già canuti, per questo sono stato a capo basso e non ho ardito di esporvi il mio parere.
7 Pensavo: “Parlerà l’età
e gli anni numerosi insegneranno la sapienza”.
7 Speravo infatti che parlasse l'età longeva, e che il gran numero degli anni insegnasse la sapienza;
8 Ma è lo spirito che è nell’uomo,
è il soffio dell’Onnipotente che lo fa intelligente.
8 ma vedo bene che lo Spirito è negli uomini e l'ispirazione dell'onnipotente dà l'intelligenza.
9 Essere anziani non significa essere sapienti,
essere vecchi non significa saper giudicare.
9 Non i longevi sono sapienti, nè sempre i vecchi han retto discernimento.
10 Per questo io oso dire: “Ascoltatemi;
esporrò anch’io il mio parere”.
10 Per questo ardisco dire: Ascoltatemi: vi mostrerò anch'io la mia sapienza.
11 Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l’orecchio ai vostri ragionamenti.
Finché andavate in cerca di argomenti,
11 Ecco, io sono stato attento ai vostri discorsi, a sentire la vostra prudenza, finché discutevate con ragionamenti.
12 su di voi fissai l’attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto confutare Giobbe,
nessuno tra voi ha risposto ai suoi detti.
12 Finché credevo che diceste qualche cosa, stavo attento, ma, come vedo, nessuno di voi può convincer Giobbe, e non può rispondere alle sue parole.
13 Non venite a dire: “Abbiamo trovato noi la sapienza,
Dio solo può vincerlo, non un uomo!”.
13 E non state a dire: Noi abbiamo trovato la sapienza; Dio l'ha confutato, e non l'uomo.
14 Egli non ha rivolto a me le sue parole,
e io non gli risponderò con i vostri argomenti.
14 Egli non mi ha detto nulla, ed io non gli risponderò coi vostri ragionamenti.
15 Sono sconcertati, non rispondono più,
mancano loro le parole.
15 Si sono spaventati, non han saputo che rispondere, da se stessi si son tolta la parola.
16 Ho atteso, ma poiché non parlano più,
poiché stanno lì senza risposta,
16 Giacché ho aspettato ed essi non parlano, e se ne stanno senza fiatare,
17 risponderò anch’io per la mia parte,
esporrò anch’io il mio parere;
17 parlerò anch'io la mia parte, e mostrerò la mia scienza;
18 mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è nel mio ventre.
18 perchè mi sento pieno di cose da dire, e lo spirito che porto in seno mi costringe.
19 Ecco, il mio ventre è come vino senza aria di sfogo,
come otri nuovi sta per scoppiare.
19 Ecco il mio seno è come vin nuovo senza spiraglio, che rompe gli otri nuovi.
20 Parlerò e avrò un po’ d’aria,
aprirò le labbra e risponderò.
20 Parlerò per respirare un poco; aprirò le mie labbra per rispondere.
21 Non guarderò in faccia ad alcuno,
e non adulerò nessuno,
21 Non sarò acce ttatore di persone, e non uguaglierò Dio all'uomo;
22 perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi annienterebbe.
22 perchè io non so quanto durerò ancora, e se fra poco mi toglierà dal mondo il mio Creatore ».