Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giobbe 15


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Elifaz di Teman prese a dire:
1 A Eliphaz di Theman rispose, e disse:
2 «Potrebbe il saggio rispondere con ragioni campate in aria
e riempirsi il ventre del vento d’oriente?
2 Un uomo saggio risponderebbe egli forse parlando in aria, e accenderebbe di calore il suo petto?
3 Si difende egli con parole inutili
e con discorsi inconcludenti?
3 Tu colle tue parole fai de' rimproveri a lui, che non è un tuo eguale, e parli in guisa, che non gioverà a te.
4 Ma tu distruggi la religione
e abolisci la preghiera innanzi a Dio.
4 Quant'è in te, tu hai discacciato il timore (di Dio), ed hai tolta via l'orazione, che si fa a Dio.
5 Infatti la tua malizia istruisce la tua bocca
e scegli il linguaggio degli astuti.
5 Perocché maestra della tua lingua è statà la tua iniquità, e tu vai imitamdo il linguaggio de' bestemmiatori.
6 Non io, ma la tua bocca ti condanna
e le tue labbra attestano contro di te.
6 Ti condannerà la tua bocca, e non io, e risponderanno a te le tue labbra.
7 Sei forse tu il primo uomo che è nato,
o prima dei monti sei stato generato?
7 Se' tu forse il primo uomo che nascesse, e se' tu stato formato prima de monti?
8 Hai tu avuto accesso ai segreti consigli di Dio
e ti sei appropriato tu solo della sapienza?
8 Se' tu forse stato ad udire i consiglj di Dio, e la sapienza di lui sarà ella inferiore a te?
9 Che cosa sai tu, che noi non sappiamo?
Che cosa capisci, che non sia chiaro anche a noi?
9 Sai tu qualche cosa ignota a noi? Hai tu qualche sapere, che noi non abbiamo?
10 Sia il vecchio che il canuto sono fra di noi,
carichi di anni più di tuo padre.
10 Sono de' vecchi, e degli anziani tra noi molto più avanzati in età che i padri tuoi.
11 Poca cosa sono per te le consolazioni di Dio
e una parola moderata rivolta a te?
11 Sarebbe ella cosa difficile a Dio il consolarti? Ma ciò impediscono le tue cattive parole.
12 Perché il tuo cuore ti stravolge,
perché ammiccano i tuoi occhi,
12 Perché ti leva in alto il cuor tuo, qual uomo che sta in grandi pensieri gli occhi porti smarriti?
13 quando volgi contro Dio il tuo animo
e fai uscire tali parole dalla tua bocca?
13 Perché mai il tuo spirito si inalbera contro Dio sino a proferire colla tua bocca sì fatte parole?
14 Che cos’è l’uomo perché si ritenga puro,
perché si dica giusto un nato da donna?
14 Che è l'uomo onde possa essere senza macchia, e giusto apparisca un che nacque di donna?
15 Ecco, neppure nei suoi santi egli ha fiducia
e i cieli non sono puri ai suoi occhi,
15 Mira come tra' santi di lui nissuno è immutabile, e i cieli negli occhi di lui non son puri.
16 tanto meno un essere abominevole e corrotto,
l’uomo che beve l’iniquità come acqua.
16 Quanto meno un uom feccioso, e abbominevole, che beve com'acqua l'iniquità?
17 Voglio spiegartelo, ascoltami,
ti racconterò quel che ho visto,
17 Io ti convincerò, ascoltami: racconterò a te quello, che io ho veduto.
18 quello che i saggi hanno riferito,
che non hanno celato ad essi i loro padri;
18 I saggi parlano, e non tengono ascosi gli insegnamenti de' padri loro.
19 solo a loro fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
19 A' quali soli data fu questa terra, e mai gli stranieri non passarono tra di loro.
20 Per tutti i giorni della vita il malvagio si tormenta;
sono contati gli anni riservati al violento.
20 L'empio si consuma di affanni in tutti i suoi giorni, perché è incerto quanti saranno gli anni di sua tirannide.
21 Voci di spavento gli risuonano agli orecchi
e in piena pace si vede assalito dal predone.
21 Egli ha mai sempre nell'orecchie uno strepito che atterrisce, e in mezzo alla pace sospetta di tradimento.
22 Non crede di potersi sottrarre alle tenebre,
egli si sente destinato alla spada.
22 Nel buio non crede di tornar a ve derla luce, veggendo spade da tutti i lati.
23 Abbandonato in pasto ai falchi,
sa che gli è preparata la rovina.
Un giorno tenebroso
23 S'ei si muove per andar a cercar del pane, egli pensa, che il nero giorno imminente gli sta dappresso.
24 lo spaventa,
la miseria e l’angoscia l’assalgono
come un re pronto all’attacco,
24 La tribolazione lo atterrisce, e lo ircondano gli affanni, come un re, che si mette in punto per la battaglia.
25 perché ha steso contro Dio la sua mano,
ha osato farsi forte contro l’Onnipotente;
25 Perocché egli sua mano stese contro Dio, e si indurò contro l'Onnipotente.
26 correva contro di lui a testa alta,
al riparo del curvo spessore del suo scudo,
26 Contro a lui corse a collo interato, e si armò della sua grossa testa.
27 poiché aveva la faccia coperta di grasso
e pinguedine intorno ai suoi fianchi.
27 Egli ha la faccia coperta di grasso, e da' fianchi di lui pende il lardo.
28 Avrà dimora in città diroccate,
in case dove non si abita più,
destinate a diventare macerie.
28 Si è ridotto ad abitare in città desolate, e in case deserte divenute tanti mucchi di sassi.
29 Non si arricchirà, non durerà la sua fortuna,
le sue proprietà non si estenderanno sulla terra.
29 Egli non sarà sempre ricco, e i suoi beni non dureranno, e non metterà radici nella terra.
30 Alle tenebre non sfuggirà,
il fuoco seccherà i suoi germogli
e il vento porterà via i suoi fiori.
30 Ei sarà sempre in tenebre, i suoi rami saranno arsi dal fuoco, ed esalando il fiato della sua bocca sparirà.
31 Non si affidi alla vanità che è fallace,
perché vanità sarà la sua ricompensa.
31 Né da vano errore sedotto crederà di poter essere riscattato a qual si sia prezzo.
32 Prima del tempo saranno disseccati,
i suoi rami non rinverdiranno più.
32 Prima che i giorni di lui giungano al loro termine ei perirà, e seccheranno le sue mani.
33 Sarà spogliato come vigna della sua uva ancora acerba
e getterà via come ulivo i suoi fiori,
33 Sarà di lui come di una vite, di cui sono guaste le uve nel primo fiorire, e come un ulivo, del quale i mignoli cadano a terra.
34 poiché la stirpe dell’empio è sterile
e il fuoco divora le tende dell’uomo venale.
34 Perocché steril sarà la progenie dell'empio, e il fuoco divorerà i padiglioni di coloro, che volentieri accettano i doni.
35 Concepisce malizia e genera sventura
e nel suo seno alleva l’inganno».
35 Concepisce dolori, e partorisce l'iniquità, e il seno di lui è gravido di fraudi.