Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Salmi 38


font
BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 'Salmo. Di Davide. In memoria.'

1 - Al corifeo, a Iditun. Cantico di David.
2 Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
2 Dissi: «Custodirò le mie vie, per non peccar con la mia lingua». Posi alla mia bocca un fermaglio, mentre stava l'empio di faccia a me.
3 Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.

3 Ammutolii e m'umiliai e tacqui più del conveniente; e il dolor mio rincrudì.
4 Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
4 S'infiammò il mio cuore dentro di me, e nel pensarci su avvampò un fuoco in [me].
5 Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.

5 Con la mia lingua io parlai:«Fammi conoscere, o Signore, la mia fine, e il numero de' miei giorni qual è, affinchè io sappia quanto mi manca [ancora].
6 Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
6 Ecco, misurabili [a spanne] hai fatto i miei giorni, e l'esser mio è come un nulla dinanzi a te». Davvero è tutto vanità ogni uomo vivente.
7 Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.

7 Sì, come un'ombra passa l'uomo, e per di più vanamente s'agita. Accumula e non sa per chi raccoglie.
8 Sono torturati i miei fianchi,
in me non c'è nulla di sano.
8 Ed ora qual è la mia aspettazione? non forse il Signore? La mia fiducia è riposta in te.
9 Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.
9 Da tutte le mie iniquità liberami tu! In ludibrio allo stolto tu m'hai abbandonato.
10 Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.
10 Ammutolisco e non apro la mia bocca, perchè tu l'hai fatto!
11 Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.

11 Rimuovi da me le tue percosse;
12 Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.
12 sotto la violenza della tua mano io vengo meno. Con i castighi dell'iniquità tu punisci l'uomo, e l'anima sua fai che come regno si conservi. Davvero vanamente s'angustia ogni uomo [vivente].
13 Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina.
e tutto il giorno medita inganni.

13 Ascolta, o Signore, la mia preghiera, e alla mia supplica porgi orecchio, alle mie lagrime non esser sordo. Perchè un forestiero io son presso di te e un pellegrino, come tutti i miei padri.
14 Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
14 Perdonami, sì che refrigerio io abbia, prima che me ne vada e più non sia!
15 sono come un uomo che non sente e non risponde.

16 In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
17 Ho detto: "Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla".

18 Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
19 Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
20 I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
21 mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.

22 Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
23 accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.