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Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Amos 1


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1Parole di Amos, che era pecoraio di Tekòa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia re della Giudea, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto.

2Egli disse:
"Il Signore ruggisce da Sion
e da Gerusalemme fa udir la sua voce;
sono desolate le steppe dei pastori,
è inaridita la cima del Carmelo".

3Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Damasco
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno trebbiato
con trebbie ferrate Gàlaad.
4Alla casa di Cazaèl darò fuoco
e divorerà i palazzi di Ben-Hadàd;
5spezzerò il catenaccio di Damasco,
sterminerò gli abitanti di Biqat-Avèn
e chi detiene lo scettro di Bet-Eden
e il popolo di Aram andrà schiavo a Kir",
dice il Signore.

6Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Gaza
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno deportato popolazioni intere
per consegnarle a Edom;
7appiccherò il fuoco alle mura di Gaza
e divorerà i suoi palazzi,
8estirperò da Asdòd chi siede sul trono
e da Ascalòna chi vi tiene lo scettro;
rivolgerò la mano contro Ekròn
e così perirà il resto dei Filistei",
dice il Signore.

9Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Tiro
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno deportato popolazioni intere a Edom,
senza ricordare l'alleanza fraterna;
10appiccherò il fuoco alle mura di Tiro
e divorerà i suoi palazzi".

11Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Edome per quattro non revocherò il mio decreto,
perché ha inseguito con la spada suo fratello
e ha soffocato la pietà verso di lui,
perché ha continuato l'ira senza fine
e ha conservato lo sdegno per sempre;
12appiccherò il fuoco a Teman
e divorerà i palazzi di Bozra".

13Così dice il Signore:
"Per tre misfatti degli Ammoniti
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno sventrato le donne incinte di Gàlaad
per allargare il loro confine;
14appiccherò il fuoco alle mura di Rabbà
e divorerà i suoi palazzi
tra il fragore di un giorno di battaglia,
fra il turbine di un giorno di tempesta;
15il loro re andrà in esilio,
egli insieme ai suoi capi",
dice il Signore.

Note:

Am 1,1:Pecoraio di Tekòa: si tratta più precisamente di un allevatore di bestiame (cf. 2Re 3,4) e non d'un semplice guardiano di greggi. - Tekòa è un villaggio di Giuda, 9 Km a sud-est di Betlemme. - Geroboàmo è Geroboàmo II, re d'Israele (783-743). - terremoto: questo terremoto è forse testimoniato dagli scavi archeologici di Cazor nell'alta Galilea: sarebbe da far risalire alla metà dell'VIII sec. a.C. Stando a Zc 14,5 (LXX), in seguito a questo terremoto alcune valli furono ostruite. Non si tratta d'un semplice punto di riferimento cronologico: gli editori del libro, responsabili di questa notizia, vi hanno forse visto una manifestazione divina a conferma del messaggio di Amos (cf. Am 9,5; Sal 75,4; Mi 1,4 , ecc.).

Am 1,2:da Sion e da Gerusalemme: risalga ad Amos stesso o sia una rilettura giudea (cf. Os 1,7+), tale testo manifesta che, nonostante lo scisma, è Gerusalemme, dove il Signore risiede, il centro unificatore del popolo di Dio.

Am 1,3-2,16:Questa sezione riassume gli oracoli pronunziati in tempi diversi contro sette nazioni (più l'oracolo contro Giuda, forse posteriore). Gli oracoli hanno un'identica struttura e riprendono le stesse formule stereotipe. Sottolineano la giustizia del Signore che castiga ogni ingiustizia presso tutti i popoli. Israele viene per ultimo, per dimostrare che il castigo, al quale pensa così poco, lo colpirà come gli altri e sarà la manifestazione suprema della giustizia divina.

Am 1,3:Per tre... e per quattro: le due cifre consecutive designano una quantità indeterminata, piccola o grande secondo il contesto (cf. Am 4,8; Is 17,6; Ger 36,23 e i «proverbi numerici», Pr 30,15+). - non revocherò, alla lettera «non lo ritirerò» suffisso «lo» designa il decreto del castigo. - trebbie ferrate: strumento utilizzato per trebbiare il frumento sull'aia. L'immagine è usata per descrivere l'annientamento del vinto (Is 21,10; Is 41,15; Mi 4,12s ; cf. l'annunzio profetico d'Eliseo, 2Re 8,12).

Am 1,4:Cazaèl e Ben-Adàd III, suo figlio, re aramei, furono i nemici accaniti d'Israele.

Am 1,5:Biqat-Avèn e Bet-Eden, difficilmente identificabili, sono forse solo nomi simbolici dati a Damasco («valle d'iniquità» e «casa del piacere»). - a Kir: da dove secondo Am 9,7 è originario il popolo di Aram. Secondo 2Re 16,9 , la profezia si è realizzata in seguito alla campagna di Tiglat-Pilezer nel 733-732. Kir è forse dalla parte dell'Elam (cf. Is 22,6).

Am 1,8:Ekròn: Gat, la quinta città filistea, non è nominata: distrutta da Cazael (2Re 12,18), non figurava più nella lista (cf. Am 6,2). - il resto: questa parola, che avrà in seguito un senso teologico molto forte (cf. Is 4,3+), qui è usata nella sua prima accezione: ciò che sussiste d'un gruppo decimato da una catastrofe.

Am 1,9:l'alleanza fraterna: si tratta forse dei buoni rapporti che, dal tempo di Salomone in poi, c'erano tra Tiro e Israele (cf. 1Re 5,26 e Am 9,13 , dove Chiram di Tirochi ama Salomone suo «fratello»); tali rapporti erano stati rafforzati dal matrimonio di Acab con Gezabele (1Re 16,31), figlia di EtBàal, re di Tiro e Sidòne.

Am 1,11:suo fratello: Israele, «fratello» di Edom (Gen 25,21-24; Gen 25,29-30). - ha continuato l'ira senza fine: con sir. e volg.; il TM legge: «la sua ira strazia senza fine».

Am 1,12:Teman: designazione poetica di Edom (cf. Ger 49,7; Ger 49,21; Abd 1,9).

Am 1,14:Rabbà: città principale del paese, oggi Amman (cf. 2Sam 11-12).