Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Salmi 17


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1'Preghiera. Di Davide.'

Accogli, Signore, la causa del giusto,
sii attento al mio grido.
Porgi l'orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c'è inganno.
2Venga da te la mia sentenza,
i tuoi occhi vedano la giustizia.

3Saggia il mio cuore, scrutalo di notte,
provami al fuoco, non troverai malizia.
La mia bocca non si è resa colpevole,
4secondo l'agire degli uomini;
seguendo la parola delle tue labbra,
ho evitato i sentieri del violento.
5Sulle tue vie tieni saldi i miei passi
e i miei piedi non vacilleranno.

6Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta;
porgi l'orecchio, ascolta la mia voce,
7mostrami i prodigi del tuo amore:
tu che salvi dai nemici
chi si affida alla tua destra.
8Custodiscimi come pupilla degli occhi,
proteggimi all'ombra delle tue ali,
9di fronte agli empi che mi opprimono,
ai nemici che mi accerchiano.

10Essi hanno chiuso il loro cuore,
le loro bocche parlano con arroganza.
11Eccoli, avanzano, mi circondano,
puntano gli occhi per abbattermi;
12simili a un leone che brama la preda,
a un leoncello che si apposta in agguato.

13Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo;
con la tua spada scampami dagli empi,
14con la tua mano, Signore, dal regno dei morti
che non hanno più parte in questa vita.
Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre
se ne sazino anche i figli
e ne avanzi per i loro bambini.
15Ma io per la giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua presenza.

Note:

Sal 17,11:Eccoli, avanzano: BJ con volg. traduce: «marciano contro di me»; il TM ha: «i nostri passi».

Sal 17,14:non hanno più parte: testo incerto. Si può ugualmente comprendere: «mortali che hanno in sorte una vita non duratura». L'ambiguità è forse voluta. - dei tuoi beni: alla lettera «ciò che tu nascondi». Piuttosto che di castighi, deve trattarsi dei beni perituri ai quali il fedele preferisce l'amicizia divina.

Sal 17,15:L'ora del risveglio mattutino è il momento privilegiato delle elargizioni divine (Sal 5,4; Sal 30,6; Sal 46,6; Sal 49,15; Sal 57,9; Sal 73,20; Sal 90,14; Sal 130,6; Sal 143,8). E anche il tempo della giustizia (Sal 101,8+). L'aurora e la luce simboleggiano la salvezza (Is 8,20; Is 9,1; Is 33,2; Is 58,10; Sof 3,5; Lam 3,23 ; cf. Gv 1,4-5+; Gv 8,12+). La sera e l'oscurità simboleggiano invece la prova e l'infelicità (qui, v 3; Is 17,14; Is 50,10; Sal 30,6; Sal 59,7; Sal 88,19; Sal 107,10). La parola «risveglio» è stata talvolta considerata come una allusione velata alla resurrezione (cf. 2Re 4,31; Is 26,19; Dn 12,2; Sal 16,10+).