Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Esodo 1


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1Questi sono i nomi dei figli d'Israele entrati in Egitto con Giacobbe e arrivati ognuno con la sua famiglia:2Ruben, Simeone, Levi e Giuda,3Issacar, Zàbulon e Beniamino,4Dan e Nèftali, Gad e Aser.5Tutte le persone nate da Giacobbe erano settanta, Giuseppe si trovava già in Egitto.
6Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione.7I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno.
8Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe.9E disse al suo popolo: "Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi.10Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese".11Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses.12Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva oltre misura; si cominciò a sentire come un incubo la presenza dei figli d'Israele.13Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli duramente.14Resero loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza.
15Poi il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua:16"Quando assistete al parto delle donne ebree, osservate quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto: se è un maschio, lo farete morire; se è una femmina, potrà vivere".17Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini.18Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: "Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?".19Le levatrici risposero al faraone: "Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito!".20Dio beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte.21E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una numerosa famiglia.22Allora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: "Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia".

Note:

Es 1:Dopo i vv 1-5 che appartengono al quadro sacerdotale del Pentateuco, il c 1 è attribuito alle tradizioni jahvista (vv 6-14) ed elohista (vv 15s). Della vita dei gruppi israeliti durante il soggiorno in Egitto, l'autore sacro conserva solo ciò che interessa la storia religiosa che vuole scrivere: lo sviluppo numerico delle famiglie uscite da Giacobbe e l'oppressione egiziana, il cui racconto prepara quello dell'esodo e dell'alleanza sul Sinai. Sul posto di questi fatti nella storia generale, vedere l'introduzione, p. 28.

Es 1,5:settanta: i LXX hanno «settantacinque» (cf. Gen 46,27+) e pongono la frase «Giuseppe si trovava già in Egitto» all'inizio del versetto.

Es 1,11:L'Egitto non sembra aver conosciuto una organizzazione regolare del lavoro forzato, ma la mano d'opera dei grandi lavori pubblici era reclutata in parte tra i prigionieri di guerra e gli schiavi addetti ai domini regali (cf. per Israele 2Sam 12,31). Gli israeliti hanno risentito come un'oppressione insopportabile la loro equiparazione a queste categorie inferiori: si comprende che essi abbiano voluto riprendere la vita libera del deserto, si comprende anche che gli egiziani abbiano considerato la loro proposta come una rivolta di schiavi. faraone: trascrizione dell'egiziano Peraa, «la grande casa», formula protocollare che designa il palazzo, la corte, e, dalla dinastia XVIII, la persona stessa del re; «faraone» è utilizzato qui come nome proprio. - Ramses, nome della residenza del faraone Ramses II nel Delta, identificata sia con Tanis, sia con Qantir. Questa menzione designa Ramses II (1290-1224) come il faraone oppressore e dà approssimativamente la data dell'esodo.

Es 1,14:La storia dell'oppressione continuerà in Es 5,6-23 . Nei vv seguenti (elohisti), le misure prese per l'annientamento dei figli maschi non si accordano con i bisogni del lavoro forzato, ma preparano la storia della nascita di Mosè.

Es 1,16:le due sponde, alla lettera «le due pietre»: è il sedile sul quale si poneva la donna durante il parto (oppure il sesso del neonato?); Sir. traduce: «le due ginocchia»; i LXX interpretano largamente: «Quando sono sul punto di partorire».

Es 1,22:Nilo, alla lettera je'or, «fiume»: la parola designa il fiume per eccellenza dell'Egitto, il Nilo, ma si applica anche all'uno o all'altro dei rami principali.