Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 1


font

1Salomone figlio di Davide si affermò nel regno. Il Signore suo Dio era con lui e lo rese molto grande.
2Salomone mandò ordini a tutto Israele, ai capi di migliaia e di centinaia, ai magistrati, a tutti i principi di tutto Israele e ai capifamiglia.3Poi Salomone e tutto Israele con lui si recarono all'altura di Gàbaon, perché là si trovava la tenda del convegno di Dio, eretta da Mosè, servo di Dio, nel deserto.4Ma l'arca di Dio Davide l'aveva trasportata da Kiriat-Iearìm nel luogo che aveva preparato per essa, perché egli aveva innalzato per essa una tenda in Gerusalemme.5L'altare di bronzo, opera di Bezalèel figlio di Uri, figlio di Cur, era là davanti alla Dimora del Signore. Salomone e l'assemblea vi andarono per consultare il Signore.6Salomone salì all'altare di bronzo davanti al Signore nella tenda del convegno e vi offrì sopra mille olocausti.
7In quella notte Dio apparve a Salomone e gli disse: "Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda".8Salomone disse a Dio: "Tu hai trattato mio padre Davide con grande benevolenza e mi hai fatto regnare al suo posto.9Ora, Signore Dio, si avveri la tua parola a Davide mio padre, perché mi hai costituito re su un popolo numeroso come la polvere della terra.10Ora concedimi saggezza e scienza e che io possa guidare questo popolo; perché chi potrebbe mai governare questo tuo grande popolo?".
11Dio disse a Salomone: "Poiché ti sta a cuore una cosa simile e poiché non hai domandato né ricchezze, né beni, né gloria, né la vita dei tuoi nemici e neppure una lunga vita, ma hai domandato piuttosto saggezza e scienza per governare il mio popolo, su cui ti ho costituito re,12saggezza e scienza ti saranno concesse. Inoltre io ti darò ricchezze, beni e gloria, quali non ebbero mai i re tuoi predecessori e non avranno mai i tuoi successori".13Salomone poi dall'altura, che si trovava in Gàbaon, tornò a Gerusalemme, lontano dalla tenda del convegno, e regnò su Israele.
14Salomone radunò carri e cavalli; aveva millequattrocento carri e dodicimila cavalli, distribuiti nelle città dei carri e presso il re in Gerusalemme.15Il re fece in modo che in Gerusalemme l'argento e l'oro abbondassero come i sassi e i cedri fossero numerosi come i sicomòri nella Sefela.16I cavalli di Salomone provenivano da Muzri e da Kue; i mercanti del re li acquistavano in Kue.17Essi facevano venire e importavano da Muzri un carro per seicento sicli d'argento, un cavallo per centocinquanta. In tal modo ne importavano per fornirli a tutti i re degli Hittiti e ai re di Aram.
18Salomone decise di costruire un tempio al nome del Signore e una reggia per sé.

Note:

2Cr 1-9:I cc 1-9 di 2Cr non ritengono del regno di Salomone che la costruzione del tempio, con cui si porta a termine l'opera intrapresa da Davide. Le ombre del regno sono ignorate e si insiste, sia all'inizio che alla fine (cc 1 e 9), sulla ricchezza e sulla gloria di Salomone, frutto della benedizione divina.

2Cr 1,1:Avendo passato sotto silenzio le lotte che seguirono la morte di Davide (1Re 2), il cronista apre il suo racconto del regno con il sogno di Gàbaon. Egli giustifica questa consultazione di Dio a Gàbaon con la presenza della tenda del convegno (cf. 1Cr 16,39+), a cui si aggiunge qui l'altare del deserto (cf. v 6). Il cronista sottolinea così la continuità con le istituzioni mosaiche. All'origine della gloria di Salomone è la sapienza ricevuta a Gàbaon.

2Cr 1,6:L'autore deuteronomista dei Re aveva già scusato i sacrifici offerti fuori del tempio con la buona ragione che il tempio non esisteva ancora (1Re 3,2) e che si continuava a sacrificare sulle alture. Il cronista legittima il santuario e i sacrifici supponendo che la tenda e l'altare del deserto si trovassero a Gàbaon (cf. v 3 e i riferimenti marginali).

2Cr 1,16:Come nel passo parallelo dei Re, il testo ha «Egitto» (micrajim) invece di Mucur, e miqqwe' («raduno»?) invece di miqqweh. - Kue è l'antico nome della Cilicia (cf. 1Re 10,28).