Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Salmi 18


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1'Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici,2e dalla mano di Saul. Disse dunque:'

Ti amo, Signore, mia forza,
3Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore;
mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo;
mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.
4Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

5Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti impetuosi;
6già mi avvolgevano i lacci degli inferi,
già mi stringevano agguati mortali.
7Nel mio affanno invocai il Signore,
nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
al suo orecchio pervenne il mio grido.

8La terra tremò e si scosse;
vacillarono le fondamenta dei monti,
si scossero perché egli era sdegnato.
9Dalle sue narici saliva fumo,
dalla sua bocca un fuoco divorante;
da lui sprizzavano carboni ardenti.
10Abbassò i cieli e discese,
fosca caligine sotto i suoi piedi.

11Cavalcava un cherubino e volava,
si librava sulle ali del vento.
12Si avvolgeva di tenebre come di velo,
acque oscure e dense nubi lo coprivano.
13Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi
con grandine e carboni ardenti.
14Il Signore tuonò dal cielo,
l'Altissimo fece udire la sua voce:
grandine e carboni ardenti.
15Scagliò saette e li disperse,
fulminò con folgori e li sconfisse.
16Allora apparve il fondo del mare,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore,
per lo spirare del tuo furore.

17Stese la mano dall'alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,
18mi liberò da nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed eran più forti di me.
19Mi assalirono nel giorno di sventura,
ma il Signore fu mio sostegno;
20mi portò al largo,
mi liberò perché mi vuol bene.

21Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,
mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani;
22perché ho custodito le vie del Signore,
non ho abbandonato empiamente il mio Dio.
23I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,
non ho respinto da me la sua legge;
24ma integro sono stato con lui
e mi sono guardato dalla colpa.
25Il Signore mi rende secondo la mia giustizia,
secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi.

26Con l'uomo buono tu sei buono
con l'uomo integro tu sei integro,
27con l'uomo puro tu sei puro,
con il perverso tu sei astuto.
28Perché tu salvi il popolo degli umili,
ma abbassi gli occhi dei superbi.
29Tu, Signore, sei luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
30Con te mi lancerò contro le schiere,
con il mio Dio scavalcherò le mura.

31La via di Dio è diritta,
la parola del Signore è provata al fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
32Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è rupe, se non il nostro Dio?
33Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino;
34mi ha dato agilità come di cerve,
sulle alture mi ha fatto stare saldo;
35ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tender l'arco di bronzo.

36Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
la tua bontà mi ha fatto crescere.
37Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.
38Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti,
non sono tornato senza averli annientati.
39Li ho colpiti e non si sono rialzati,
sono caduti sotto i miei piedi.
40Tu mi hai cinto di forza per la guerra,
hai piegato sotto di me gli avversari.

41Dei nemici mi hai mostrato le spalle,
hai disperso quanti mi odiavano.
42Hanno gridato e nessuno li ha salvati,
al Signore, ma non ha risposto.
43Come polvere al vento li ho dispersi,
calpestati come fango delle strade.
44Mi hai scampato dal popolo in rivolta,
mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito;
45all'udirmi, subito mi obbedivano,
stranieri cercavano il mio favore,
46impallidivano uomini stranieri
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

47Viva il Signore e benedetta la mia rupe,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
48Dio, tu mi accordi la rivincita
e sottometti i popoli al mio giogo,
49mi scampi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare
e mi liberi dall'uomo violento.

50Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli
e canterò inni di gioia al tuo nome.
51Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre.

Note:

Sal 18:Questa ode trionfale unisce a una preghiera di ringraziamento (vv 5-28) un cantico regale di vittoria (vv 32-51) con finale messianica. La recensione parallela di 2Sam 22 permette di correggere il testo spesso difettoso.

Sal 18,2:BJ inserisce uno stico omesso dal TM e posto da 2Sam alla fine del v 3; qui viene unito al v 2, che è il solo a rivolgersi a Dio in seconda persona.

Sal 18,3:rupe: Jahve è chiamato spesso nei salmi «rupe di Israele»: baluardo dei suoi fedeli e prima di tutto della stirpe davidica (cf. Mt 16,18+). - potente salvezza: alla lettera «corno di salvezza»; il corno è simbolo di potenza e di vigore (Sal 75,5; Sal 89,18; Sal 92,11 ; ecc.; cf. Dt 33,17; 1Re 22,11; Zc 2,4), talvolta con portata messianica (Sal 132,17; Ez 29,11).

Sal 18,5:flutti: con 2Sam, cf. v 6; il TM ha: «reti». Le acque simboleggiano i pericoli mortali (cf. Sal 32,6; Sal 40,3; Sal 42,8; Sal 66,12; Sal 69,2s; Sal 69,15s; Sal 88,18; Sal 130,1; Is 8,7; Is 30,28; Gb 22,11; Gb 27,20; Gn 2,6).

Sal 18,7:nell'angoscia gridai ai mio Dio: il TM aggiunge: «davanti alla sua faccia», omesso da 2Sam.

Sal 18,8:Qui comincia la descrizione della teofania vittoriosa di Jahve, che viene in aiuto al suo fedele (vv 8-18; cf. Es 13,22+; Es 19,16+).

Sal 18,11:I cherubini che sormontano l'arca (Es 25,18+) e ispirano a Ezechiele la visione del carro divino (Ez 1,5s+) servono di trono a Jahve (1Sam 4,4; 2Sam 6,2; 2Re 19,15). Dopo la distruzione del tempio, essi simboleggiano esseri celesti.

Sal 18,13:si dissipavano le nubi: con il TM corrotto; alla lettera «le sue nubi passarono»; BJ preferisce 2Sam: «uno splendore divampò».

Sal 18,14:Il TM ripete qui 13b, om. dai LXX e 2Sam.

Sal 18,16:del mare: con 2Sam, il TM ha: «delle acque».

Sal 18,25:l'innocenza delle mie mani: con il TM che si armonizza con 21b; 2Sam ha: «la mia purezza».

Sal 18,29:luce alla mia lampada: con il TM; BJ con 2Sam omette: «luce alla», glossa che addolcisce l'antropomorfismo.

Sal 18,30(a):Il TM ha: «corro alla razzia» (`arûc gedûd); BJ con 2Sam ha: «io forzo il recinto» (`aroc geder).

Sal 18,36(c):Il TM ha: «la tua umiltà (o "la tua cura", senso aramaico, `anewateka) mi fa crescere»; BJ traduce: «tu non cessi di esaudirmi»; alla lettera «tu mi moltiplichi la tua risposta (`anoteka)», secondo i LXX e 2Sam; cf. Sal 20,7 .

Sal 18,44(a):popolo: il TM ha: «un popolo»; 2Sam invece: «mio popolo»; i LXX hanno: «popoli» (qui nel salmo e in 2Sam). La lezione di 2Sam deve essere primitiva; si sarebbe poi generalizzato a causa del seguito del v e forse anche per eliminare l'allusione sfavorevole a Israele.

Sal 18,51:Finale liturgica che richiama le promesse di vittoria e salvezza alla dinastia davidica (cf. Sal 89,2s; Sal 89,29s; 1Sam 2,10).