Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giobbe 35


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Igitur Eliu haec rursum locutus est:
1 Poi Eliu continuò a parlare, e disse:
2 “ Numquid aequa tibi videtur tua cogitatio,
ut diceres: “Iustificatio mea coram Deo”?
2 « Ti sembra forse d'averla pensata giusta, quando dicesti: Io son più giusto di Dio?
3 Dixisti enim: “Quid ad te?
Vel quid tibi proderit, si ego peccavero?”.
3 Hai detto infatti: Quello che è giusto non ti piace, o qual vantaggio te ne viene se io pecco?
4 Itaque ego respondebo sermonibus tuis
et amicis tuis tecum.
4 Io dunque risponderò alle tue parole e ai tuoi amici assieme con te.
5 Suspice caelum et intuere
et contemplare nubes quod altiores te sint.
5 Alza gli occhi al cielo e mira, contempla quella volta come è più alta di te.
6 Si peccaveris, quid facies ei?
Et si multiplicatae fuerint iniquitates tuae, quid facies contra eum?
6 Se tu pecchi, qual danno gli farai? Anche moltiplicando le tue iniquità, che farai contro di lui?
7 Porro si iuste egeris, quid donabis ei?
Aut quid de manu tua accipiet?
7 E se operi con giustizia che gli dèi, che riceve egli dalla tua mano?
8 Homini, qui similis tui est, nocebit impietas tua,
et filium hominis adiuvabit iustitia tua.
8 La tua empietà nuocerà ad un uomo simile a te, e la tua giustizia sarà utile al figlio dell'uomo.
9 Propter multitudinem oppressorum clamabunt
et eiulabunt propter vim brachii tyrannorum,
9 Grideranno a motivo della moltitudine degli oppressori, si lamenteranno contro il braccio violento dei tiranni.
10 sed nemo dixit: “Ubi est Deus, qui fecit me,
qui dedit carmina in nocte,
10 Ma nessuno di essi dice: Dov'è Dio che mi ha creato, e ispira durante la notte i cantici?
11 qui docet nos super iumenta terrae
et super volucres caeli erudit nos?”.
11 Che ci fa sapere più degli animali della terra e ci fa più sapienti degli uccelli del cielo?
12 Ibi clamabunt, et non exaudiet,
propter superbiam malorum.
12 Allora grideranno e non li starà a sentire, a motivo della superbia dei malvagi.
13 Etiam, frustra: non audiet Deus,
et Omnipotens non intuebitur.
13 Dunque non invano Dio starà a sentire, e l'Onnipotente considererà la causa di ciascuno.
14 Omnino cum dixeris: “Non considerat”,
iudicium est coram illo, et exspectas eum.
14 Anche quando tu avrai detto: Non ci guarda, esamina te stesso davanti a lui e aspettalo;
15 Et nunc cum dicis: “Ira eius poenas non infert,
nec ulciscitur scelus valde”,
15 perchè non è ora che mette in moto il suo furore, non ora punisce a rigore il delitto.
16 Iob frustra aperit os suum
et absque scientia verba multiplicat ”.
16 Invano dunque Giobbe apre la bocca e moltiplita senza giudizio le parole ».