Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Psalmi 143


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Psalmus David. Adversus Goliath. Benedictus Dominus Deus meus,
qui docet manus meas ad prælium,
et digitos meos ad bellum.
1 Salmo di David, contro Goliath.
Benedetto il Signore Dio mio, il quale alle mani mie insegna a combattere, e alle mie dita a trattare l'armi.
2 Misericordia mea et refugium meum ;
susceptor meus et liberator meus ;
protector meus, et in ipso speravi,
qui subdit populum meum sub me.
2 Egli mia misericordia, e mio asilo: mia difesa, e mio liberatore: Protettor mio, e in lui ho sperato: egli è che a me soggetta il mio popolo.
3 Domine, quid est homo, quia innotuisti ei ?
aut filius hominis, quia reputas eum ?
3 Signore, che è l'uomo, che a lui ti se' dato a conoscere, o il figliuolo dell'uomo, che tal tu ne mostri concetto?
4 Homo vanitati similis factus est ;
dies ejus sicut umbra prætereunt.
4 L'uomo è diventato simile al nulla: i giorni di lui passan com' ombra.
5 Domine, inclina cælos tuos, et descende ;
tange montes, et fumigabunt.
5 Signore, abbassa i tuoi cieli, e discendi: tocca i monti, e andranno in fumo.
6 Fulgura coruscationem, et dissipabis eos ;
emitte sagittas tuas, et conturbabis eos.
6 Fa lampeggiare i tuoi folgori, e dissiperai costoro: scocca le tue saette, e li porrai in ispavento.
7 Emitte manum tuam de alto : eripe me,
et libera me de aquis multis,
de manu filiorum alienorum :
7 Stendi la mano tua dall'alto, e salvami, e liberami dalla piena dell'acque, dalla mano de' figliuoli stranieri.
8 quorum os locutum est vanitatem,
et dextera eorum dextera iniquitatis.
8 La bocca de' quali di cose vane ragiona, e la loro destra, destra di iniquità.
9 Deus, canticum novum cantabo tibi ;
in psalterio decachordo psallam tibi.
9 O Dio, io canterò a te un cantico nuovo: inni di laude dirò a te sul saltero a dieci corde.
10 Qui das salutem regibus,
qui redemisti David servum tuum de gladio maligno,
10 A te, che dai salute a' regi, che liberasti Davidde tuo servo dalla spada micidiale: liberami,
11 eripe me, et erue me de manu filiorum alienorum,
quorum os locutum est vanitatem,
et dextera eorum dextera iniquitatis.
11 E toglimi dalle mani de' figliuoli stranieri, la bocca de' quali di cose vane ragiona, e la loro destra, destra d'iniquità.
12 Quorum filii sicut novellæ plantationes in juventute sua ;
filiæ eorum compositæ,
circumornatæ ut similitudo templi.
12 I figliuoli de' quali sono come piante novelle nella lor giovinezza. Le loro figliuole abbigliate, e ornate da ogni lato, come l'idolo di un tempio.
13 Promptuaria eorum plena, eructantia ex hoc in illud ;
oves eorum f?tosæ, abundantes in egressibus suis ;
13 Le loro dispense ripiene, e ridondanti per ogni lato.
14 boves eorum crassæ.
Non est ruina maceriæ, neque transitus,
neque clamor in plateis eorum.
14 Feconde le loro pecore escono fuori in branchi copiosi: pingui le loro vacche.
Da ruina sono esenti le loro mura, e da incursione, né lebil grido si ode nelle lor piazze.
15 Beatum dixerunt populum cui hæc sunt ;
beatus populus cujus Dominus Deus ejus.
15 Beato, hanno detto quel popolo che ha tali cose: beato il popolo, che per suo Dio ha il Signore.