Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 31


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 Ho stretto un patto con i miei occhi,
di non fissare lo sguardo su una vergine.
1 Strinsi un patto con i miei occhi, di non fissare lo sguardo sulle ragazze.
2 E invece, quale sorte mi assegna Dio di lassù
e quale eredità mi riserva l’Onnipotente dall’alto?
2 Qual è la sorte che Dio ha assegnato dall'alto, e l'eredità che l'Onnipotente ha preparato dai luoghi eccelsi?
3 Non è forse la rovina riservata all’iniquo
e la sventura per chi compie il male?
3 Non è forse la sciagura per il perverso e la sventura per chi compie il male?
4 Non vede egli la mia condotta
e non conta tutti i miei passi?
4 Non vede egli la mia condotta e non conta tutti i miei passi?
5 Se ho agito con falsità
e il mio piede si è affrettato verso la frode,
5 Ho forse agito con falsità, e il mio piede si è affrettato verso la frode?
6 mi pesi pure sulla bilancia della giustizia
e Dio riconosca la mia integrità.
6 Mi pesi pure sulla bilancia della giustizia e riconosca Dio la mia integrità!
7 Se il mio passo è andato fuori strada
e il mio cuore ha seguìto i miei occhi,
se la mia mano si è macchiata,
7 Se il mio passo ha errato fuori strada e il mio cuore ha seguito i miei occhi, o una sozzura si è attaccata alle mie mani,
8 io semini e un altro ne mangi il frutto
e siano sradicati i miei germogli.
8 un altro mangi ciò che io semino e siano sradicati i miei germogli!
9 Se il mio cuore si lasciò sedurre da una donna
e sono stato in agguato alla porta del mio prossimo,
9 Se il mio cuore fu sedotto da una donna, e ho spiato alla porta del mio prossimo,
10 mia moglie macini per un estraneo
e altri si corichino con lei;
10 mia moglie macini per un altro, e altri si accostino ad essa!
11 difatti quella è un’infamia,
un delitto da denunciare,
11 In verità, questa è un'infamia, un delitto da deferire ai giudici.
12 quello è un fuoco che divora fino alla distruzione
e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.
12 Quello è un fuoco che divora fino alla distruzione, e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.
13 Se ho negato i diritti del mio schiavo
e della schiava in lite con me,
13 Se ho negato il diritto del mio schiavo e della mia schiava, quando erano in lite con me,
14 che cosa farei, quando Dio si alzasse per giudicare,
e che cosa risponderei, quando aprisse l’inquisitoria?
14 che cosa farei, quando Dio si ergerà giudice, che cosa risponderei, quando mi interrogherà?
15 Chi ha fatto me nel ventre materno,
non ha fatto anche lui?
Non fu lo stesso a formarci nel grembo?
15 Chi ha fatto me nel seno materno, non ha fatto anche lui? Non fu lo stesso a formarci nel seno?
16 Se ho rifiutato ai poveri quanto desideravano,
se ho lasciato languire gli occhi della vedova,
16 Ho forse negato ai poveri quanto desideravano, od ho lasciato languire gli occhi della vedova?
17 se da solo ho mangiato il mio tozzo di pane,
senza che ne mangiasse anche l’orfano
17 Ho forse mangiato da solo il mio tozzo di pane, senza spartirlo con l'orfano?
18 – poiché fin dall'infanzia come un padre io l’ho allevato
e, appena generato, gli ho fatto da guida –,
18 Infatti fin dalla mia giovinezza mi ha curato come padre e mi ha guidato fin dal grembo di mia madre.
19 se mai ho visto un misero senza vestito
o un indigente che non aveva di che coprirsi,
19 Se mai ho visto un misero privo di vesti e un indigente senza abito,
20 se non mi hanno benedetto i suoi fianchi,
riscaldàti con la lana dei miei agnelli,
20 non mi hanno forse benedetto i suoi fianchi, e non si è forse riscaldato con la lana dei miei agnelli?
21 se contro l’orfano ho alzato la mano,
perché avevo in tribunale chi mi favoriva,
21 Se ho alzato la mano contro l'orfano sapendomi appoggiato al tribunale,
22 mi si stacchi la scapola dalla spalla
e si rompa al gomito il mio braccio,
22 mi si stacchi la spalla dalla nuca e il mio braccio si spezzi dal gomito!
23 perché mi incute timore il castigo di Dio
e davanti alla sua maestà non posso resistere.
23 Perché mi atterra la disgrazia che Dio invia, non reggerei davanti alla sua maestà.
24 Se ho riposto la mia speranza nell’oro
e all’oro fino ho detto: “Tu sei la mia fiducia”,
24 Ho forse riposto la mia fiducia nell'oro, e detto all'oro fino: "Tu sei la mia sicurezza"?
25 se ho goduto perché grandi erano i miei beni
e guadagnava molto la mia mano,
25 Mi sono forse compiaciuto dell'abbondanza dei miei beni, e perché la mia mano aveva accumulato la ricchezza?
26 se, vedendo il sole risplendere
e la luna avanzare smagliante,
26 Quando vedevo risplendere il sole e la luna che avanzava maestosa,
27 si è lasciato sedurre in segreto il mio cuore
e con la mano alla bocca ho mandato un bacio,
27 si lasciò forse sedurre segretamente il mio cuore, mandando un bacio con la mano alla bocca?
28 anche questo sarebbe stato un delitto da denunciare,
perché avrei rinnegato Dio, che sta in alto.
28 Anche questo è un delitto per i giudici, perché avrei rinnegato Dio che sta in alto.
29 Ho gioito forse della disgrazia del mio nemico?
Ho esultato perché lo colpiva la sventura?
29 Mi sono forse rallegrato della disgrazia del mio nemico, e ho esultato, perché lo colpì la sventura?
30 Ho permesso alla mia lingua di peccare,
augurandogli la morte con imprecazioni?
30 Non ho neppure permesso alla mia bocca di peccare, augurandogli la sua morte con un'imprecazione!
31 La gente della mia tenda esclamava:
“A chi non ha dato le sue carni per saziarsi?”.
31 Non diceva forse la gente della mia tenda: "Chi non si è sfamato della sua mensa?".
32 All’aperto non passava la notte il forestiero
e al viandante aprivo le mie porte.
32 Il forestiero non passava la notte all'aperto; io aprivo le porte al pellegrino.
33 Non ho nascosto come uomo la mia colpa,
tenendo celato nel mio petto il mio delitto,
33 Ho forse occultato come un uomo i miei peccati, tenendo celato il mio delitto dentro di me
34 come se temessi molto la folla
e il disprezzo delle famiglie mi spaventasse,
tanto da starmene zitto, senza uscire di casa.
34 per timore dell'opinione delle folle, come se il disprezzo della famiglia mi spaventasse, sì da starmene zitto senza uscir di casa?
35 Oh, avessi uno che mi ascoltasse!
Ecco qui la mia firma! L’Onnipotente mi risponda!
Il documento scritto dal mio avversario
35 Oh, avessi uno che mi ascoltasse! Ecco la mia firma! L'Onnipotente mi risponda! Il mio rivale scriva il suo rotolo:
36 vorrei certo portarlo sulle mie spalle
e cingerlo come mio diadema!
36 lo porterei sulle mie spalle e me lo cingerei come un diadema.
37 Gli renderò conto di tutti i miei passi,
mi presenterei a lui come un principe».
37 Gli darei resoconto di tutta la mia condotta; mi presenterei a lui come un principe.
38 Se contro di me grida la mia terra
e i suoi solchi piangono a una sola voce,
38 Se la mia terra ha gridato contro di me e i suoi solchi hanno pianto con essa,
39 se ho mangiato il suo frutto senza pagare
e ho fatto sospirare i suoi coltivatori,
39 se ho mangiato i suoi frutti senza pagamento, facendo esalare l'ultimo respiro ai suoi coltivatori,
40 ]Sono finite le parole di Giobbe.40 le spine crescano invece del frumento e le ortiche al posto dell'orzo!". Fine delle parole di Giobbe.