Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giobbe 20


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Sofar di Naamà prese a dire:
1 Respondens autem Sophar Naamathites, dixit :
2 «Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e c’è fretta dentro di me.
2 Idcirco cogitationes meæ variæ succedunt sibi,
et mens in diversa rapitur.
3 Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a replicare.
3 Doctrinam qua me arguis audiam,
et spiritus intelligentiæ meæ respondebit mihi.
4 Non sai tu che da sempre,
da quando l’uomo fu posto sulla terra,
4 Hoc scio a principio,
ex quo positus est homo super terram,
5 il trionfo degli empi è breve
e la gioia del perverso è di un istante?
5 quod laus impiorum brevis sit,
et gaudium hypocritæ ad instar puncti.
6 Anche se si innalzasse fino al cielo la sua statura
e il suo capo toccasse le nubi,
6 Si ascenderit usque ad cælum superbia ejus,
et caput ejus nubes tetigerit,
7 come il suo sterco sarebbe spazzato via per sempre
e chi lo aveva visto direbbe: “Dov’è?”.
7 quasi sterquilinium in fine perdetur,
et qui eum viderant, dicent : Ubi est ?
8 Svanirà come un sogno, e non lo si troverà più,
si dileguerà come visione notturna.
8 Velut somnium avolans non invenietur :
transiet sicut visio nocturna.
9 L’occhio avvezzo a vederlo più non lo vedrà
né più lo scorgerà la sua casa.
9 Oculus qui eum viderat non videbit,
neque ultra intuebitur eum locus suus.
10 I suoi figli dovranno risarcire i poveri
e le sue stesse mani restituiranno le sue ricchezze.
10 Filii ejus atterentur egestate,
et manus illius reddent ei dolorem suum.
11 Le sue ossa erano piene di vigore giovanile,
con lui ora giacciono nella polvere.
11 Ossa ejus implebuntur vitiis adolescentiæ ejus,
et cum eo in pulvere dormient.
12 Se alla sua bocca fu dolce il male,
se lo teneva nascosto sotto la sua lingua,
12 Cum enim dulce fuerit in ore ejus malum,
abscondet illud sub lingua sua.
13 assaporandolo senza inghiottirlo,
se lo tratteneva in mezzo al suo palato,
13 Parcet illi, et non derelinquet illud,
et celabit in gutture suo.
14 il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
gli si trasformerà in veleno di vipere.
14 Panis ejus in utero illius
vertetur in fel aspidum intrinsecus.
15 I beni che ha divorato, dovrà vomitarli,
Dio glieli caccerà fuori dal ventre.
15 Divitias quas devoravit evomet,
et de ventre illius extrahet eas Deus.
16 Veleno di vipere ha succhiato,
una lingua di aspide lo ucciderà.
16 Caput aspidum suget,
et occidet eum lingua viperæ.
17 Non vedrà più ruscelli d’olio,
fiumi di miele e fior di panna;
17 (Non videat rivulos fluminis,
torrentes mellis et butyri.)
18 darà ad altri il frutto della sua fatica senza mangiarne,
come non godrà del frutto del suo commercio,
18 Luet quæ fecit omnia, nec tamen consumetur :
juxta multitudinem adinventionum suarum, sic et sustinebit.
19 perché ha oppresso e abbandonato i miseri,
ha rubato case invece di costruirle;
19 Quoniam confringens nudavit pauperes :
domum rapuit, et non ædificavit eam.
20 perché non ha saputo calmare il suo ventre,
con i suoi tesori non si salverà.
20 Nec est satiatus venter ejus :
et cum habuerit quæ concupierat, possidere non poterit.
21 Nulla è sfuggito alla sua voracità,
per questo non durerà il suo benessere.
21 Non remansit de cibo ejus,
et propterea nihil permanebit de bonis ejus.
22 Nel colmo della sua abbondanza si troverà in miseria;
ogni sorta di sciagura piomberà su di lui.
22 Cum satiatus fuerit, arctabitur :
æstuabit, et omnis dolor irruet super eum.
23 Quando starà per riempire il suo ventre,
Dio scaglierà su di lui la fiamma del suo sdegno
e gli farà piovere addosso brace.
23 Utinam impleatur venter ejus,
ut emittat in eum iram furoris sui,
et pluat super illum bellum suum.
24 Se sfuggirà all’arma di ferro,
lo trafiggerà l’arco di bronzo.
24 Fugiet arma ferrea,
et irruet in arcum æreum.
25 Se estrarrà la freccia dalla schiena,
una spada lucente gli squarcerà il fegato.
Lo assaliranno i terrori;
25 Eductus, et egrediens de vagina sua,
et fulgurans in amaritudine sua :
vadent et venient super eum horribiles.
26 le tenebre più fitte gli saranno riservate.
Lo divorerà un fuoco non attizzato da uomo,
esso consumerà quanto è rimasto nella sua tenda.
26 Omnes tenebræ absconditæ sunt in occultis ejus ;
devorabit eum ignis qui non succenditur :
affligetur relictus in tabernaculo suo.
27 Riveleranno i cieli la sua iniquità
e la terra si alzerà contro di lui.
27 Revelabunt cæli iniquitatem ejus,
et terra consurget adversus eum.
28 Sparirà il raccolto della sua casa,
tutto sarà disperso nel giorno della sua ira.
28 Apertum erit germen domus illius :
detrahetur in die furoris Dei.
29 Questa è la sorte che Dio riserva all’uomo malvagio,
l’eredità che Dio gli ha decretato».
29 Hæc est pars hominis impii a Deo,
et hæreditas verborum ejus a Domino.