Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Salmi 88


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 'Canto. Salmo. Dei figli di Core.
Al maestro del coro. Su "Macalat".
Per canto. Maskil. Di Eman l'Ezraita.'

1 Maschil di Heman Ezrahita, che è un cantico di salmo dato al capo de’ Musici, dei figliuoli di Core, per Cantarlo sopra Mahalat. O SIGNORE Iddio della mia salute, Io grido di giorno e di notte, nel tuo cospetto.
2 Signore, Dio della mia salvezza,
davanti a te grido giorno e notte.
2 Venga la mia orazione in tua presenza; Inchina il tuo orecchio al mio grido.
3 Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l'orecchio al mio lamento.

3 Perciocchè l’anima mia è sazia di mali; E la mia vita è giunta infino al sepolcro.
4 Io sono colmo di sventure,
la mia vita è vicina alla tomba.
4 Io son reputato del numero di quelli che scendono nella fossa; Io son simile ad un uomo che non ha più forza alcuna.
5 Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa,
sono come un morto ormai privo di forza.
5 Io sono spacciato fra i morti, Come gli uccisi che giacciono nella sepoltura, De’ quali tu non ti ricordi più; E che son ricisi dalla tua mano.
6 È tra i morti il mio giaciglio,
sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo
e che la tua mano ha abbandonato.

6 Tu mi hai posto in una fossa bassissima, In tenebre, in luoghi profondi.
7 Mi hai gettato nella fossa profonda,
nelle tenebre e nell'ombra di morte.
7 L’ira tua si è posata sopra me, E tu mi hai abbattuto con tutti i tuoi flutti. Sela.
8 Pesa su di me il tuo sdegno
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

8 Tu hai allontanati da me i miei conoscenti, Tu mi hai renduto loro grandemente abbominevole; Io son serrato, e non posso uscire.
9 Hai allontanato da me i miei compagni,
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo;
9 L’occhio mio è doglioso d’afflizione; O Signore, io grido a te tuttodì, Io spiego a te le palme delle mie mani
10 si consumano i miei occhi nel patire.
Tutto il giorno ti chiamo, Signore,
verso di te protendo le mie mani.

10 Opererai tu alcuna maraviglia inverso i morti? I trapassati risorgeranno essi, per celebrarti? Sela.
11 Compi forse prodigi per i morti?
O sorgono le ombre a darti lode?
11 La tua benignità si narrerà ella nel sepolcro? E la tua verità nel luogo della perdizione?
12 Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro,
la tua fedeltà negli inferi?
12 Le tue maraviglie si conosceranno esse nelle tenebre? E la tua giustizia nella terra dell’obblio?
13 Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi,
la tua giustizia nel paese dell'oblio?

13 Ora quant’è a me, o Signore, io grido a te; E la mia orazione ti si fa incontro la mattina.
14 Ma io a te, Signore, grido aiuto,
e al mattino giunge a te la mia preghiera.
14 Perchè scacci, o Signore, l’anima mia? Perchè nascondi il tuo volto da me?
15 Perché, Signore, mi respingi,
perché mi nascondi il tuo volto?
15 Io son povero, e vengo meno fin dalla mia giovanezza; Io porto i tuoi spaventi, e ne sto in forse.
16 Sono infelice e morente dall'infanzia,
sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
16 Le tue ire mi son passate addosso; I tuoi terrori mi hanno deserto;
17 Sopra di me è passata la tua ira,
i tuoi spaventi mi hanno annientato,
17 Mi han circondato come acque tuttodì; Tutti quanti mi hanno intorniato.
18 mi circondano come acqua tutto il giorno,
tutti insieme mi avvolgono.
18 Tu hai allontanati da me amici e compagni; I miei conoscenti son nascosti nelle tenebre
19 Hai allontanato da me amici e conoscenti,
mi sono compagne solo le tenebre.