Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giobbe 3


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Post haec aperuit Iob os suum et maledixit diei suo1 Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno.
2 et locutus est:
2 Prese a dire:
3 “ Pereat dies, in qua natus sum,
et nox, in qua dictum est: “Conceptus est homo”.
3 «Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”.
4 Dies ille vertatur in tenebras;
non requirat eum Deus desuper,
et non illustretur lumine.
4 Quel giorno divenga tenebra,
non se ne curi Dio dall’alto,
né brilli mai su di esso la luce.
5 Obscurent eum tenebrae et umbra mortis;
occupet eum caligo,
et involvatur amaritudine.
5 Lo rivendichino la tenebra e l’ombra della morte,
gli si stenda sopra una nube
e lo renda spaventoso l’oscurarsi del giorno!
6 Noctem illam tenebrosus turbo possideat;
non computetur in diebus anni
nec numeretur in mensibus.
6 Quella notte se la prenda il buio,
non si aggiunga ai giorni dell’anno,
non entri nel conto dei mesi.
7 Sit nox illa solitaria nec laude digna;
7 Ecco, quella notte sia sterile,
e non entri giubilo in essa.
8 maledicant ei, qui maledicunt diei,
qui parati sunt suscitare Leviathan.
8 La maledicano quelli che imprecano il giorno,
che sono pronti a evocare Leviatàn.
9 Obtenebrentur stellae crepusculi eius;
exspectet lucem, et non sit,
nec videat palpebras aurorae,
9 Si oscurino le stelle della sua alba,
aspetti la luce e non venga
né veda le palpebre dell’aurora,
10 quia non conclusit ostia ventris, qui portavit me,
nec abstulit mala ab oculis meis.
10 poiché non mi chiuse il varco del grembo materno,
e non nascose l’affanno agli occhi miei!
11 Quare non in vulva mortuus sum?
Egressus ex utero non statim perii?
11 Perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
12 Quare exceptus genibus?
Cur lactatus uberibus?
12 Perché due ginocchia mi hanno accolto,
e due mammelle mi allattarono?
13 Nunc enim dormiens silerem
et somno meo requiescerem
13 Così, ora giacerei e avrei pace,
dormirei e troverei riposo
14 cum regibus et consulibus terrae,
qui aedificant sibi solitudines,
14 con i re e i governanti della terra,
che ricostruiscono per sé le rovine,
15 aut cum principibus, qui possident aurum
et replent domos suas argento.
15 e con i prìncipi, che posseggono oro
e riempiono le case d’argento.
16 Aut sicut abortivum absconditum non subsisterem,
vel qui concepti non viderunt lucem.
16 Oppure, come aborto nascosto, più non sarei,
o come i bambini che non hanno visto la luce.
17 Ibi impii cessaverunt a tumultu,
et ibi requieverunt fessi robore.
17 Là i malvagi cessano di agitarsi,
e chi è sfinito trova riposo.
18 Et quondam vincti pariter sine molestia
non audierunt vocem exactoris.
18 Anche i prigionieri hanno pace,
non odono più la voce dell’aguzzino.
19 Parvus et magnus ibi sunt,
et servus liber a domino suo.
19 Il piccolo e il grande là sono uguali,
e lo schiavo è libero dai suoi padroni.
20 Quare misero data est lux,
et vita his, qui in amaritudine animae sunt?
20 Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
21 Qui exspectant mortem, et non venit,
et effodiunt quaerentes illam magis quam thesauros;
21 a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
22 gaudentque vehementer
et laetantur sepulcro.
22 che godono fino a esultare
e gioiscono quando trovano una tomba,
23 Viro, cuius abscondita est via,
et circumdedit eum Deus tenebris.
23 a un uomo, la cui via è nascosta
e che Dio ha sbarrato da ogni parte?
24 Antequam comedam, suspiro,
et quasi inundantes aquae sic rugitus meus.
24 Perché al posto del pane viene la mia sofferenza
e si riversa come acqua il mio grido,
25 Quia timor, quem timebam, evenit mihi,
et, quod verebar, accidit.
25 perché ciò che temevo mi è sopraggiunto,
quello che mi spaventava è venuto su di me.
26 Non dissimulavi, non silui, non quievi,
et venit super me indignatio ”.
26 Non ho tranquillità, non ho requie,
non ho riposo ed è venuto il tormento!».