Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaia 65


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Mi feci ricercare da chi non mi consultava,
mi feci trovare da chi non mi cercava.
Dissi: «Eccomi, eccomi»
a una nazione che non invocava il mio nome.
1 Quæsierunt me qui ante non interrogabant ;
invenerunt qui non quæsierunt me.
Dixi : Ecce ego, ecce ego,
ad gentem quæ non invocabat nomen meum.
2 Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle;
essi andavano per una strada non buona,
seguendo i loro propositi,
2 Expandi manus meas tota die
ad populum incredulum,
qui graditur in via non bona
post cogitationes suas.
3 un popolo che mi provocava
sempre, con sfacciataggine.
Essi sacrificavano nei giardini,
offrivano incenso sui mattoni,
3 Populus qui ad iracundiam provocat me
ante faciem meam semper ;
qui immolant in hortis,
et sacrificant super lateres ;
4 abitavano nei sepolcri,
passavano la notte in nascondigli,
mangiavano carne suina
e cibi immondi nei loro piatti.
4 qui habitant in sepulchris,
et in delubris idolorum dormiunt ;
qui comedunt carnem suillam,
et jus profanum in vasis eorum ;
5 Essi dicono: «Sta’ lontano!
Non accostarti a me, che per te sono sacro».
Tali cose sono un fumo al mio naso,
un fuoco acceso tutto il giorno.
5 qui dicunt : Recede a me,
non appropinques mihi, quia immundus es.
Isti fumus erunt in furore meo,
ignis ardens tota die.
6 Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me;
io non tacerò finché non avrò ripagato abbondantemente
6 Ecce scriptum est coram me :
Non tacebo, sed reddam,
et retribuam in sinum eorum.
7 le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri,
tutte insieme, dice il Signore.
Costoro hanno bruciato incenso sui monti
e sui colli mi hanno insultato;
così io misurerò loro in grembo
la ricompensa delle loro azioni passate.
7 Iniquitates vestras, et iniquitates patrum vestrorum simul,
dicit Dominus ;
qui sacrificaverunt super montes,
et super colles exprobraverunt mihi ;
et remetiar opus eorum primum
in sinu eorum.
8 Dice il Signore: «Come quando si trova succo in un grappolo,
si dice: “Non distruggetelo, perché qui c’è una benedizione”,
così io farò per amore dei miei servi,
per non distruggere ogni cosa.
8 Hæc dicit Dominus :
Quomodo si inveniatur granum in botro,
et dicatur : Ne dissipes illud,
quoniam benedictio est :
sic faciam propter servos meos,
ut non disperdam totum.
9 Io farò uscire una discendenza da Giacobbe,
da Giuda un erede dei miei monti.
I miei eletti ne saranno i padroni
e i miei servi vi abiteranno.
9 Et educam de Jacob semen,
et de Juda possidentem montes meos ;
et hæreditabunt eam electi mei,
et servi mei habitabunt ibi.
10 Saron diventerà un pascolo di greggi,
la valle di Acor un recinto per armenti,
per il mio popolo che mi ricercherà.
10 Et erunt campestria in caulas gregum,
et vallis Achor in cubile armentorum,
populo meo qui requisierunt me.
11 Ma voi, che avete abbandonato il Signore,
dimentichi del mio santo monte,
che preparate una tavola per Gad
e riempite per Menì la coppa di vino,
11 Et vos qui dereliquistis Dominum,
qui obliti estis montem sanctum meum,
qui ponitis fortunæ mensam,
et libatis super eam :
12 io vi destino alla spada;
tutti vi curverete alla strage,
perché ho chiamato e non avete risposto,
ho parlato e non avete udito.
Avete fatto ciò che è male ai miei occhi,
ciò che non gradisco, l’avete scelto».
12 numerabo vos in gladio,
et omnes in cæde corruetis :
pro eo quod vocavi, et non respondistis ;
locutus sum, et non audistis ;
et faciebatis malum in oculis meis,
et quæ nolui elegistis.
13 Pertanto, così dice il Signore Dio:
«Ecco, i miei servi mangeranno
e voi avrete fame;
ecco, i miei servi berranno
e voi avrete sete;
ecco, i miei servi gioiranno
e voi resterete delusi;
13 Propter hoc hæc dicit Dominus Deus :
Ecce servi mei comedent,
et vos esurietis ;
ecce servi mei bibent,
et vos sitietis ;
14 ecco, i miei servi giubileranno
per la gioia del cuore,
voi griderete per il dolore del cuore,
urlerete per lo spirito affranto.
14 ecce servi mei lætabuntur,
et vos confundemini ;
ecce servi mei laudabunt præ exsultatione cordis,
et vos clamabitis præ dolore cordis,
et præ contritione spiritus ululabitis,
15 Lascerete il vostro nome
come imprecazione fra i miei eletti:
“Così ti faccia morire il Signore Dio”.
Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.
15 et dimittetis nomen vestrum in juramentum electis meis ;
et interficiet te Dominus Deus,
et servos suos vocabit nomine alio :
16 Chi vorrà essere benedetto nella terra,
vorrà esserlo per il Dio fedele;
chi vorrà giurare nella terra,
giurerà per il Dio fedele,
perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche,
saranno occultate ai miei occhi.
16 in quo qui benedictus est super terram
benedicetur in Deo, amen,
et qui jurat in terra
jurabit in Deo, amen :
quia oblivioni traditæ sunt angustiæ priores,
et quia absconditæ sunt ab oculis meis.
17 Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra;
non si ricorderà più il passato,
non verrà più in mente,
17 Ecce enim ego creo cælos novos,
et terram novam ;
et non erunt in memoria priora,
et non ascendent super cor.
18 poiché si godrà e si gioirà sempre
di quello che sto per creare,
poiché creo Gerusalemme per la gioia,
e il suo popolo per il gaudio.
18 Sed gaudebitis et exsultabitis usque in sempiternum
in his quæ ego creo :
quia ecce ego creo Jerusalem exsultationem,
et populum ejus gaudium.
19 Io esulterò di Gerusalemme,
godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
voci di pianto, grida di angoscia.
19 Et exsultabo in Jerusalem,
et gaudebo in populo meo,
et non audietur in eo ultra
vox fletus et vox clamoris.
20 Non ci sarà più
un bimbo che viva solo pochi giorni,
né un vecchio che dei suoi giorni
non giunga alla pienezza,
poiché il più giovane morirà a cento anni
e chi non raggiunge i cento anni
sarà considerato maledetto.
20 Non erit ibi amplius infans dierum,
et senex qui non impleat dies suos,
quoniam puer centum annorum morietur,
et peccator centum annorum maledictus erit.
21 Fabbricheranno case e le abiteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
21 Et ædificabunt domos, et habitabunt ;
et plantabunt vineas, et comedent fructus earum.
22 Non fabbricheranno perché un altro vi abiti,
né pianteranno perché un altro mangi,
poiché, quali i giorni dell’albero,
tali i giorni del mio popolo.
I miei eletti useranno a lungo
quanto è prodotto dalle loro mani.
22 Non ædificabunt, et alius habitabit ;
non plantabunt, et alius comedet :
secundum enim dies ligni erunt dies populi mei,
et opera manuum eorum inveterabunt.
23 Non faticheranno invano,
né genereranno per una morte precoce,
perché prole di benedetti dal Signore essi saranno,
e insieme con essi anche la loro discendenza.
23 Electi mei non laborabunt frustra,
neque generabunt in conturbatione,
quia semen benedictorum Domini est,
et nepotes eorum cum eis.
24 Prima che mi invochino, io risponderò;
mentre ancora stanno parlando,
io già li avrò ascoltati.
24 Eritque antequam clament, ego exaudiam ;
adhuc illis loquentibus, ego audiam.
25 Il lupo e l’agnello pascoleranno insieme,
il leone mangerà la paglia come un bue,
e il serpente mangerà la polvere,
non faranno né male né danno
in tutto il mio santo monte», dice il Signore.
25 Lupus et agnus pascentur simul,
leo et bos comedent paleas,
et serpenti pulvis panis ejus.
Non nocebunt, neque occident
in omni monte sancto meo, dicit Dominus.