Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaia 6


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Nell’anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.1 - Nell'anno in cui morì il re Ozia, vidi il Signore assiso sopra un trono eccelso ed elevato, e ciò ch'era più in basso di lui, riempiva il tempio.
2 Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava.2 Sopra di esso stavano dei Serafini con sei ali ciascuno: con due si velavano il volto, con due si coprivano i piedi, e con due volavano.
3 Proclamavano l’uno all’altro, dicendo:
«Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!
Tutta la terra è piena della sua gloria».
3 E cantavano con voci alterne dicendo: «Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti, piena è tutta la terra della sua gloria».
4 Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo.4 E gli architravi tremavano sopra gli stipiti a quei cori di voci, e la casa si riempì di fumo.
5 E dissi:
«Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti».
5 E dissi: «Ohimè, che non ho fatto sentire la mia voce! perchè sono un uomo dalle labbra immonde, e abito in mezzo ad un popolo dalle labbra immonde; eppure è il re, Signore degli eserciti, che hanno veduto gli occhi miei!».
6 Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare.6 E volò a me uno dei Serafini, e teneva un carbone in mano, preso colle molle di sopra l'altare.
7 Egli mi toccò la bocca e disse:
«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua colpa
e il tuo peccato è espiato».
7 E toccò la mia bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, e sarà tolta la tua iniquità e purificato il tuo peccato».
8 Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».8 Allora udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò io? e chi andrà per noi?». E io dissi: «Eccomi, manda me».
9 Egli disse: «Va’ e riferisci a questo popolo:
“Ascoltate pure, ma non comprenderete,
osservate pure, ma non conoscerete”.
9 E disse: «Va', e dirai a questo popolo: - Gli orecchi per udire li avete, ma non volete capire, avete gli occhi per vedere, ma non volete intendere. -
10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
rendilo duro d’orecchio e acceca i suoi occhi,
e non veda con gli occhi
né oda con gli orecchi
né comprenda con il cuore
né si converta in modo da essere guarito».
10 Acceca il cuore a questo popolo e indura le sue orecchie e chiudigli gli occhi, affinchè non vegga co' suoi occhi, nè oda coi suoi orecchi, e non comprenda col suo cuore e si converta e lo risani».
11 Io dissi: «Fino a quando, Signore?». Egli rispose:
«Fino a quando le città non siano devastate,
senza abitanti,
le case senza uomini
e la campagna resti deserta e desolata».
11 E io dissi: «E fino a quando, o Signore?». E disse: «Fino a tanto che le città restino nella desolazione, e le case, disabitate, e sia la terra lasciata in abbandono».
12 Il Signore scaccerà la gente
e grande sarà l’abbandono nella terra.
12 E il Signore allontanerà la gente, e crescerà l'abbandono di quella rimasta nel paese.
13 Ne rimarrà una decima parte,
ma sarà ancora preda della distruzione
come una quercia e come un terebinto,
di cui alla caduta resta il ceppo:
seme santo il suo ceppo.
13 Vi sarà ancora, della sua popolazione, appena il decimo, ma tornerà a esser esposta all'ingiuria; come un terebinto e come una quercia che si erge spandendo i propri rami: il seme santo sarà quello che si ergerà sostegno in essa.