Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 54


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Esulta, o sterile che non hai partorito,
prorompi in grida di giubilo e di gioia,
tu che non hai provato i dolori,
perché più numerosi sono i figli dell’abbandonata
che i figli della maritata, dice il Signore.
1 Exsulta, sterilis, quae non peperisti,
laetare, gaude, quae non parturisti,
quoniam multi sunt filii desertae
magis quam filii nuptae, dicit Dominus.
2 Allarga lo spazio della tua tenda,
stendi i teli della tua dimora senza risparmio,
allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti,
2 Dilata locum tentorii tui
et pelles tabernaculorum tuorum extende, ne parcas;
longos fac funiculos tuos
et clavos tuos consolida.
3 poiché ti allargherai a destra e a sinistra
e la tua discendenza possederà le nazioni,
popolerà le città un tempo deserte.
3 Ad dexteram enim et ad laevam penetrabis,
et semen tuum hereditabit gentes,
quae civitates desertas inhabitabunt.
4 Non temere, perché non dovrai più arrossire;
non vergognarti, perché non sarai più disonorata;
anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza
e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza.
4 Noli timere, quia non confunderis,
neque erubescas, quia non te pudebit;
nam confusionis adulescentiae tuae oblivisceris
et opprobrii viduitatis tuae non recordaberis amplius.
5 Poiché tuo sposo è il tuo creatore,
Signore degli eserciti è il suo nome;
tuo redentore è il Santo d’Israele,
è chiamato Dio di tutta la terra.
5 Qui enim fecit te, erit sponsus tuus,
Dominus exercituum nomen eius;
et redemptor tuus Sanctus Israel,
Deus omnis terrae vocabitur.
6 Come una donna abbandonata
e con l’animo afflitto, ti ha richiamata il Signore.
Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?
– dice il tuo Dio.
6 Quia ut mulierem derelictam et maerentem spiritu
vocavit te Dominus,
et uxorem ab adulescentia abiectam
dixit Deus tuus.
7 Per un breve istante ti ho abbandonata,
ma ti raccoglierò con immenso amore.
7 Ad punctum in modico dereliqui te
et in miserationibus magnis congregabo te.
8 In un impeto di collera
ti ho nascosto per un poco il mio volto;
ma con affetto perenne
ho avuto pietà di te,
dice il tuo redentore, il Signore.
8 In momento indignationis
abscondi faciem meam parumper a te
et in misericordia sempiterna misertus sum tui,
dixit redemptor tuus Dominus.
9 Ora è per me come ai giorni di Noè,
quando giurai che non avrei più riversato
le acque di Noè sulla terra;
così ora giuro di non più adirarmi con te
e di non più minacciarti.
9 Sicut in diebus Noe istud mihi est,
cui iuravi, ne inducerem aquas Noe ultra supra terram;
sic iuravi, ut non irascar tibi
et non increpem te.
10 Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
non si allontanerebbe da te il mio affetto,
né vacillerebbe la mia alleanza di pace,
dice il Signore che ti usa misericordia.
10 Montes enim recedent,
et colles movebuntur,
misericordia autem mea non recedet a te,
et foedus pacis meae non movebitur,
dixit miserator tuus Dominus.
11 Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata,
ecco io pongo sullo stibio le tue pietre
e sugli zaffìri pongo le tue fondamenta.
11 Paupercula, tempestate convulsa absque ulla consolatione,
ecce ego sternam super carbunculos lapides tuos
et fundabo te in sapphiris;
12 Farò di rubini la tua merlatura,
le tue porte saranno di berilli,
tutta la tua cinta sarà di pietre preziose.
12 et ponam iaspidem propugnacula tua
et portas tuas in lapides pretiosos
et omnes terminos tuos in lapides desiderabiles.
13 Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore,
grande sarà la prosperità dei tuoi figli;
13 Universi filii tui erunt discipuli Domini,
et magna erit pax filiis tuis;
14 sarai fondata sulla giustizia.
Tieniti lontana dall’oppressione, perché non dovrai temere,
dallo spavento, perché non ti si accosterà.
14 in iustitia fundaberis.
Procul eris ab oppressione, quia non timebis,
et a pavore, quia non appropinquabit tibi.
15 Ecco, se ci sarà un attacco, non sarà da parte mia.
Chi ti attacca cadrà contro di te.
15 Ecce, si impetus fiet, non erit ex me; qui impetum fecerit in te, cadetcontra te.
16 Ecco, io ho creato il fabbro
che soffia sul fuoco delle braci
e ne trae gli strumenti per il suo lavoro,
e io ho creato anche il distruttore per devastare.
16 Ecce, ego creavi fabrum
sufflantem in igne prunas
et proferentem vas in opus suum;
et ego creavi etiam vastatorem ad disperdendum.
17 Nessun’arma affilata contro di te avrà successo,
condannerai ogni lingua
che si alzerà contro di te in giudizio.
Questa è la sorte dei servi del Signore,
quanto spetta a loro da parte mia.
Oracolo del Signore.
17 Omne vas, quod fictum est contra te, frustra erit.
Et omnem linguam insurgentem tibi in iudicio confutabis:
haec est hereditas servorum Domini
et iustitia eorum ex me, dicit Dominus.