Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaia 46


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 A terra è Bel, rovesciato è Nebo;
i loro idoli sono per animali e bestie,
caricati come fardelli,
un peso su un animale affaticato.
1 Confractus est Bel, contritus est Nabo ;
facta sunt simulacra eorum bestiis et jumentis,
onera vestra gravi pondere
usque ad lassitudinem.
2 Sono rovesciati, sono a terra tutti,
non hanno potuto salvare chi li portava
ed essi stessi se ne vanno in schiavitù.
2 Contabuerunt, et contrita sunt simul ;
non potuerunt salvare portantem,
et anima eorum in captivitatem ibit.
3 Ascoltatemi, casa di Giacobbe,
tutto il resto della casa d’Israele;
voi, portati da me fin dal seno materno,
sorretti fin dal grembo.
3 Audite me, domus Jacob,
et omne residuum domus Israël ;
qui portamini a meo utero,
qui gestamini a mea vulva.
4 Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso,
io vi porterò fino alla canizie.
Come ho già fatto, così io vi sosterrò,
vi porterò e vi salverò.
4 Usque ad senectam ego ipse,
et usque ad canos ego portabo ;
ego feci, et ego feram ;
ego portabo, et salvabo.
5 A chi mi paragonate e mi assimilate?
A chi mi confrontate, quasi fossimo simili?
5 Cui assimilastis me, et adæquastis,
et comparastis me, et fecistis similem ?
6 Traggono l’oro dal sacchetto
e pesano l’argento con la bilancia;
pagano un orefice perché faccia un dio,
che poi venerano e adorano.
6 Qui confertis aurum de sacculo,
et argentum statera ponderatis,
conducentes aurificem ut faciat deum,
et procidunt, et adorant.
7 Lo sollevano sulle spalle e lo portano,
poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo:
non si muove più dal suo posto.
Ognuno lo invoca, ma non risponde;
non libera nessuno dalla sua afflizione.
7 Portant illum in humeris gestantes,
et ponentes in loco suo,
et stabit, ac de loco suo non movebitur :
sed et cum clamaverint ad eum, non audiet ;
de tribulatione non salvabit eos.
8 Ricordatevelo e agite da uomini;
rifletteteci, o prevaricatori.
8 Mementote istud, et confundamini ;
redite, prævaricatores, ad cor.
9 Ricordatevi i fatti del tempo antico,
perché io sono Dio, non ce n’è altri.
Sono Dio, nulla è uguale a me.
9 Recordamini prioris sæculi,
quoniam ego sum Deus, et non est ultra deus,
nec est similis mei.
10 Io dal principio annuncio la fine
e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto;
sono colui che dice: «Il mio progetto resta valido,
io compirò ogni mia volontà!».
10 Annuntians ab exordio novissimum,
et ab initio quæ necdum facta sunt,
dicens : Consilium meum stabit,
et omnis voluntas mea fiet.
11 Sono colui che chiama dall’oriente l’uccello da preda,
da una terra lontana l’uomo del suo progetto.
Così ho parlato e così avverrà;
l’ho progettato, così farò.
11 Vocans ab oriente avem,
et de terra longinqua virum voluntatis meæ :
et locutus sum, et adducam illud ;
creavi et faciam illud.
12 Ascoltatemi, ostinati di cuore,
che siete lontani dalla giustizia.
12 Audite me, duro corde,
qui longe estis a justitia.
13 Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana;
la mia salvezza non tarderà.
Io porrò in Sion la salvezza,
a Israele darò la mia gloria.
13 Prope feci justitiam meam, non elongabitur,
et salus mea non morabitur.
Dabo in Sion salutem,
et in Israël gloriam meam.