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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaia 41


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Ascoltatemi in silenzio, isole,
e le nazioni riprendano nuova forza!
S’avanzino e parlino;
raduniamoci insieme in giudizio.
1 Si tacciano le isole dinanzi a me, e le genti si riconfortino; si accostino, e allora parlino, andiamo insieme in giudizio.
2 Chi ha suscitato dall’oriente
colui che la giustizia chiama sui suoi passi?
Chi gli ha consegnato le nazioni
e assoggettato i re?
La sua spada li riduce in polvere
e il suo arco come paglia dispersa dal vento.
2 Chi suscitò dall'oriente il giusto, e chiamollo perchè lo seguisse? Egli umiliò nel cospetto di lui le nazioni, e lo fé superiore ai regi, divenuti come polvere dinanzi alla sua spada, e come stoppia traportata dal vento dinanzi all'arco di lui.
3 Li insegue e passa oltre, sicuro;
sfiora appena la strada con i piedi.
3 Ei li incalzò, andò avanti senza disastro, orma non si vide de' piedi di lui.
4 Chi ha operato e realizzato questo,
chiamando le generazioni fin dal principio?
Io, il Signore, sono il primo
e io stesso sono con gli ultimi.
4 Chi tali cose operò, e condusse a fine? Chi fin da principio tutte ordinò le generazioni? Io il Signore, il primo, e l'ultimo son io.
5 Le isole vedono e ne hanno timore;
tremano le estremità della terra,
insieme si avvicinano e vengono.
5 Le isole videro, e n'ebber timore: le più rimote genti rimasero stupefatte, e si ravvicinarono, e si unirono.
6 Si aiutano l’un l’altro;
uno dice al compagno: «Coraggio!».
6 Ciascheduno spalleggerà il suo vicino, e al suo fratello dirà: Fatti animo.
7 Il fabbro incoraggia l’orafo;
chi leviga con il martello incoraggia chi batte l’incudine,
dicendo della saldatura: «Va bene»,
e fissa l’idolo con chiodi perché non si muova.
7 Il bronzista, che lavora al martello, faceva coraggio a quello, che lavorava allora senza incudine, dicendo: La saldatura è buona: e assicura con chiovi la statua, perchè non sia smossa.
8 Ma tu, Israele, mio servo,
tu Giacobbe, che ho scelto,
discendente di Abramo, mio amico,
8 Ma tu, o Israele, mio servo, tu Giacobbe eletto da me, stirpe di Abramo amico mio;
9 sei tu che io ho preso dall’estremità della terra
e ho chiamato dalle regioni più lontane
e ti ho detto: «Mio servo tu sei,
ti ho scelto, non ti ho rigettato».
9 Tu, cui io trassi dagli estremi confini della terra, e dalla rimota patria di lui ti chiamai, e ti dissi: Servo mio se' tu, io ti ho eletto, e non ti ho rigettato.
10 Non temere, perché io sono con te;
non smarrirti, perché io sono il tuo Dio.
Ti rendo forte e ti vengo in aiuto
e ti sostengo con la destra della mia giustizia.
10 Non aver paura; perocché io son teco: non torcer di strada; perocché io sono il tuo Dio: ti ho fortificato, e ti ho aiutato, e la destra del giusto mio ti sostenne.
11 Ecco, saranno svergognati e confusi
quanti s’infuriavano contro di te;
saranno ridotti a nulla e periranno
gli uomini che si opponevano a te.
11 Ecco che saranno confusi, e svergognati quelli, che a te fanno guerra: saran come se non fossero, e periranno quei, che a te contraddicono.
12 Li cercherai, ma non troverai
coloro che litigavano con te;
saranno ridotti a nulla, a zero,
coloro che ti muovevano guerra.
12 Cercherai di loro, e non li troverai questi uomini ribelli a te: saranno come se non fossero, e come distruzione gli uomini, che combattono contro di te;
13 Poiché io sono il Signore, tuo Dio,
che ti tengo per la destra
e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».
13 Perocché io sono il Signore Dio tuo, che te prendo per mano, e ti dico: Non temere, io sono tuo soccorso.
14 Non temere, vermiciattolo di Giacobbe,
larva d’Israele;
io vengo in tuo aiuto – oracolo del Signore –,
tuo redentore è il Santo d’Israele.
14 Vermicciuolo come sei, non temere, o Giacobbe, né voi, o morti d'Israele: io son tuo aiuto, dice il Signore; e tuo Redentore è il Santo d'Israele.
15 Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova,
munita di molte punte;
tu trebbierai i monti e li stritolerai,
ridurrai i colli in pula.
15 Io ti farò diventare come un carro nuovo da tribbiare i grani, armato di denti di ferro: tu tribbierai, e pesterai i monti, e ridurrai in polvere le colline.
16 Li vaglierai e il vento li porterà via,
il turbine li disperderà.
Tu, invece, gioirai nel Signore,
ti vanterai del Santo d’Israele.
16 Tu le scuoterai, e 'l vento le porterà, e il turbine le spergerà: e tu esulterai nel Signore, ti rallegrerai nel Santo d'Israele.
17 I miseri e i poveri cercano acqua, ma non c’è;
la loro lingua è riarsa per la sete.
Io, il Signore, risponderò loro,
io, Dio d’Israele, non li abbandonerò.
17 I poveri, e i mendichi cercano acqua, e acqua non è: secca è per la sete la loro lingua: io Signore li esaudirò, io Dio d'Israele non li lascerò in abbandono.
18 Farò scaturire fiumi su brulle colline,
fontane in mezzo alle valli;
cambierò il deserto in un lago d’acqua,
la terra arida in zona di sorgenti.
18 Io scaturir farò ne' più alti colli de' fiumi, e delle sorgive in mezzo a' campi: il deserto cangerò in istagni di acque, e la secca terra disabitata cangerò in rivi di acque.
19 Nel deserto pianterò cedri,
acacie, mirti e ulivi;
nella steppa porrò cipressi,
olmi e abeti;
19 Nella solitudine farò venire il cedro, il setim, e il mirto, e la pianta di ulivo: e nel deserto porrò insieme l'abete, l'olmo, e il bussolo:
20 perché vedano e sappiano,
considerino e comprendano a un tempo
che questo ha fatto la mano del Signore,
lo ha creato il Santo d’Israele.
20 Affinchè tutti insieme veggano, e sappiano, e ripensino, e intendano, che la mano del Signore ha fatta tal cosa, e il Santo d'Israele la ha creata.
21 Presentate la vostra causa, dice il Signore,
portate le vostre prove, dice il re di Giacobbe.
21 Date fuora la vostra difesa, dice il Signore: proponete se qualche cosa avete di forte, dice il Re di Giacobbe.
22 Si facciano avanti e ci annuncino
ciò che dovrà accadere.
Narrate quali furono le cose passate,
sicché noi possiamo riflettervi.
Oppure fateci udire le cose future,
così che possiamo sapere quello che verrà dopo.
22 Vengano, e annunzino a noi tutte le cose, che sono per avvenire: narrate le cose precedenti, che furon; e noi intenderemo, e sapremo quelle, che verran lor dietro; annunziate le cose future.
23 Annunciate quanto avverrà nel futuro
e noi riconosceremo che siete dèi.
Sì, fate il bene oppure il male
e ne stupiremo, vedendo l’uno e l’altro.
23 Annunziate le cose, che verranno in futuro, e conosceremo, che voi siete dii: fate eziandio del bene, o del male, se pur il potete: e parliamo, e discorriamola insieme.
24 Ecco, voi siete un nulla,
il vostro lavoro non vale niente,
è abominevole chi vi sceglie.
24 Ma voi siete dal nulla, e il vostro essere viene da ciò, che non è: abbominazione è colui, che a voi rendo culto.
25 Io ho suscitato uno dal settentrione ed è venuto,
dal luogo dove sorge il sole mi chiamerà per nome;
egli calpesterà i governatori come creta,
come un vasaio schiaccia l’argilla.
25 Lo chiamai dal settentrione, e venne dall'oriente: egli invocò il nome mio, e calpestò i principi come fango, e come il vasaio pesta la molle terra.
26 Chi lo ha predetto dal principio, perché noi lo sapessimo,
chi dall’antichità, perché dicessimo: «È giusto»?
Nessuno lo ha predetto,
nessuno lo ha fatto sentire,
nessuno ha udito le vostre parole.
26 Chi tali cose ha predette fin da principio, affinchè noi lo conosciamo: e sino da tempi antichi, affinchè diciamo: Sta per te la giustizia? Ma non è chi profetizzi, né chi predica, né v'ha chi vi senta parlare.
27 Per primo io l’ho annunciato a Sion,
e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di buone notizie.
27 Il primo dirà a Sionne: Ecco che quegli son qui: e darò a Gerusalemme un apportator di lieta novella.
28 Guardai ma non c’era nessuno,
tra costoro nessuno era capace di consigliare,
nessuno da interrogare per averne una risposta.
28 E osservai, e non era alcuno neppur tra questi, che fosse capace di consiglio, e interrogato rispondesse parola.
29 Ecco, tutti costoro sono niente,
nulla sono le opere loro,
vento e vuoto i loro idoli.
29 Tutti adunque sono iniqui, e vane sono le opere loro: e i lor simolacri son vento, e inanità