Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 24


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BIBBIA CEI 2008DIODATI
1 Ecco che il Signore devasta la terra,
la squarcia e ne sconvolge la superficie
e ne disperde gli abitanti.
1 ECCO, il Signore vuota il paese, e lo deserta; e ne guasta la faccia, e ne disperge gli abitatori.
2 Avverrà lo stesso al popolo come al sacerdote,
allo schiavo come al suo padrone,
alla schiava come alla sua padrona,
al compratore come al venditore,
a chi riceve come a chi dà in prestito,
al creditore come al debitore.
2 E il sacerdote sarà come il popolo, il padrone come il servo, la padrona come la serva, chi compera come chi vende, chi presta come chi prende in presto, chi dà ad usura come chi prende ad usura.
3 Sarà tutta devastata la terra,
sarà tutta saccheggiata,
perché il Signore ha pronunciato questa parola.
3 Il paese sarà del tutto vuotato, e del tutto predato; perciocchè il Signore ha pronunziata questa parola.
4 È in lutto, languisce la terra;
è squallido, languisce il mondo,
sono desolati il cielo e gli abitanti della terra.
4 La terra fa cordoglio, ed è scaduta; il mondo langue, ed è scaduto; i più eccelsi del popolo del paese languiscono.
5 La terra è stata profanata dai suoi abitanti,
perché hanno trasgredito le leggi,
hanno disobbedito al decreto,
hanno infranto l’alleanza eterna.
5 E la terra è stata contaminata sotto i suoi abitatori; perciocchè hanno trasgredite le leggi, hanno mutati gli statuti, hanno rotto il patto eterno.
6 Per questo la maledizione divora la terra,
i suoi abitanti ne scontano la pena;
per questo si consumano gli abitanti della terra
e sono rimasti solo pochi uomini.
6 Perciò, l’esecrazione ha divorato il paese, e gli abitanti di esso sono stati desolati; perciò, sono stati arsi gli abitanti del paese, e pochi uomini ne son rimasti.
7 Lugubre è il mosto, la vigna languisce,
gemono tutti i cuori festanti.
7 Il mosto fa cordoglio, la vigna langue; tutti quelli ch’erano di cuore allegro gemono.
8 È cessata la gioia dei tamburelli,
è finito il chiasso dei gaudenti,
è cessata la gioia della cetra.
8 L’allegrezza de’ tamburi è cessata, lo strepito de’ festeggianti è venuto meno, la letizia della cetera è restata.
9 Non si beve più il vino tra i canti,
la bevanda inebriante è amara per chi la beve.
9 Ei non si berrà più vino con canti, la cervogia sarà amara a quelli che la berranno.
10 È distrutta la città del nulla,
è chiuso l’ingresso di ogni casa.
10 La città è ruinata e ridotta in solitudine; ogni casa è serrata, sì che non vi si entra più.
11 Per le strade si lamentano, perché non c’è vino;
ogni gioia è scomparsa,
se ne è andata la letizia dalla terra.
11 Vi è grido per le piazze, per mancamento del vino; ogni allegrezza è scurata, la gioia del paese è andata in cattività.
12 Nella città è rimasta la desolazione;
la porta è stata abbattuta a pezzi.
12 Nella città non è rimasto altro che la desolazione; e le porte sono rotte e ruinate
13 Perché così accadrà nel centro della terra,
in mezzo ai popoli,
come quando si bacchiano le olive,
come quando si racimola, finita la vendemmia.
13 Perciocchè avverrà in mezzo del paese, fra i popoli, come quando si scuotono gli ulivi; come, finita la vendemmia, si racimola.
14 Quelli alzeranno la voce,
canteranno alla maestà del Signore.
Acclameranno gioiosamente dal mare:
14 Quelli che saran così rimasti alzeranno la lor voce, e canteranno di allegrezza; e strilleranno fin dal mare, per l’altezza del Signore.
15 «Voi in oriente, glorificate il Signore,
nelle isole del mare, il nome del Signore, Dio d’Israele».
15 Perciò, glorificate il Signore nel paese degli Urei, il Nome del Signore Iddio d’Israele nelle isole del mare
16 Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto:
«Gloria al giusto».
Ma io dico: «Guai a me!
Guai a me! Ohimè!».
I perfidi agiscono perfidamente,
i perfidi operano con perfidia.
16 Noi abbiamo uditi cantici dall’estremità della terra, che dicevano: Gloria al giusto. Ed io ho detto: Ahi lasso me! ahi lasso me! guai a me! i disleali procedono dislealmente; anzi procedono dislealmente, della dislealtà de’ più disleali.
17 Terrore, fossa e laccio
ti sovrastano, o abitante della terra.
17 Lo spavento, la fossa, e il laccio, ti soprastano, o abitante del paese.
18 Avverrà che chi fugge al grido di terrore
cadrà nella fossa,
chi risale dalla fossa
sarà preso nel laccio,
poiché cateratte dall’alto si aprono
e si scuotono le fondamenta della terra.
18 Ed avverrà, che chi fuggirà per lo grido dello spavento caderà nella fossa; e chi salirà fuor di mezzo della fossa sarà preso col laccio; perciocchè le cateratte da alto saranno aperte, e i fondamenti della terra tremeranno.
19 A pezzi andrà la terra,
in frantumi si ridurrà la terra,
rovinosamente crollerà la terra.
19 La terra si schianterà tutta, la terra si disfarà tutta, la terra tremerà tutta.
20 La terra barcollerà come un ubriaco,
vacillerà come una tenda;
peserà su di essa la sua iniquità,
cadrà e non si rialzerà.
20 La terra vacillerà tutta come un ebbro, e sarà mossa dal suo luogo come una capanna; e il suo misfatto si aggraverà sopra lei; ed ella caderà, e non risorgerà più.
21 Avverrà che in quel giorno il Signore punirà
in alto l’esercito di lassù
e in terra i re della terra.
21 E in quel giorno avverrà, che il Signore farà, ne’ luoghi sovrani, punizione sopra l’esercito de’ luoghi sovrani; e sopra la terra, punizione dei re della terra.
22 Saranno senza scampo incarcerati,
come un prigioniero in una prigione sotterranea,
saranno rinchiusi in un carcere
e dopo lungo tempo saranno puniti.
22 E saranno adunati insieme, come si adunano i prigioni in una fossa; e saranno rinchiusi in un serraglio; e dopo un lungo tempo, saranno visitati.
23 Arrossirà la luna,
impallidirà il sole,
perché il Signore degli eserciti regna
sul monte Sion e a Gerusalemme,
e davanti ai suoi anziani risplende la sua gloria.
23 E la luna si vergognerà, e il sole sarà confuso, quando il Signor degli eserciti regnerà nel monte di Sion, e in Gerusalemme; e vi sarà gloria davanti agli anziani di essa