Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Giobbe 20


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Respondens autem Sophar Naamathites dixit:
1 Zofar il Naamatita prese a dire:

2 “ Idcirco cogitationes meae reducunt me,
eo quod intellectus effulsit in me.
2 Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e perciò v'è questa fretta dentro di me.
3 Doctrinam, qua me arguis, audiam,
at spiritus intellegentiae meae respondebit mihi.
3 Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a
replicare.
4 Scisne hoc a principio,
ex quo positus est homo super terram,
4 Non sai tu che da sempre,
da quando l'uomo fu posto sulla terra,
5 quod exsultatio iniquorum brevis sit,
et gaudium impiorum ad instar puncti?
5 il trionfo degli empi è breve
e la gioia del perverso è d'un istante?
6 si ascenderit usque ad caelum superbia eius,
et caput eius nubes tetigerit,
6 Anche se innalzasse fino al cielo la sua statura
e il suo capo toccasse le nubi,
7 quasi sterquilinium in finem perdetur,
et, qui eum viderant, dicent: “Ubi est?”.
7 come lo sterco sarebbe spazzato per sempre
e chi lo aveva visto direbbe: "Dov'è?".
8 Velut somnium avolans non invenietur,
transiet sicut visio nocturna.
8 Svanirà come un sogno, e non si troverà più,
si dileguerà come visione notturna.
9 Oculus, qui eum viderat, non videbit,
neque ultra intuebitur eum locus suus.
9 L'occhio avvezzo a vederlo più non lo vedrà,
né più lo scorgerà la sua dimora.
10 Filii eius satagent complacere pauperibus,
et manus illius reddent ei possessionem suam.
10 I suoi figli dovranno risarcire i poveri,
le loro mani restituiranno le sue ricchezze.
11 Ossa eius, quae implebantur adulescentia,
cum eo in pulvere dormient.
11 Le sue ossa erano ancora piene di giovinezza,
ma con lui giacciono nella polvere.
12 Cum enim dulce fuerit in ore eius malum,
abscondet illud sub lingua sua.
12 Se alla sua bocca fu dolce il male,
se lo teneva nascosto sotto la sua lingua,
13 Parcet illi et non derelinquet illud
et celabit in gutture suo.
13 assaporandolo senza inghiottirlo,
se lo tratteneva in mezzo al suo palato:
14 Panis eius in visceribus illius
vertetur in fel aspidum intrinsecus.
14 il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
veleno d'aspidi gli sarà nell'intestino.
15 Divitias, quas devoravit, evomet,
et de ventre illius extrahet eas Deus.
15 I beni divorati ora rivomita,
Dio glieli caccia fuori dal ventre.
16 Venenum aspidum sugebat,
et occidet eum lingua viperae.
16 Veleno d'aspide ha succhiato,
una lingua di vipera lo uccide.
17 Non videat rivulos olei,
torrentes mellis et butyri.
17 Non vedrà più ruscelli d'olio,
fiumi di miele e fior di latte;
18 Restituet quaestum suum nec deglutiet,
de opibus venditionum non laetabitur.
18 renderà i sudati acquisti senza assaggiarli,
come non godrà del frutto del suo commercio,
19 Quoniam confringens deseruit pauperes,
domum rapuit et non aedificavit eam.
19 perché ha oppresso e abbandonato i miseri,
ha rubato case invece di costruirle;
20 Nec est satiatus venter eius;
et cum desideriis suis evadere non potuit.
20 perché non ha saputo essere pago dei suoi beni,
con i suoi tesori non si salverà.
21 Non fuerunt reliquiae de cibo eius,
et propterea nihil permanebit de bonis eius.
21 Nulla è sfuggito alla sua voracità,
per questo non durerà il suo benessere.
22 Cum satiatus fuerit, arctabitur;
et omnis dolor irruet super eum.
22 Nel colmo della sua abbondanza si troverà in
miseria;
ogni sorta di sciagura piomberà su di lui.
23 Impleat ventrem suum:
emittet Deus in eum iram furoris sui
et pluet super illum bellum suum.
23 Quando starà per riempire il suo ventre,
Dio scaglierà su di lui la fiamma del suo sdegno,
e gli farà piovere addosso brace.
24 Fugiet arma ferrea
et irruet in arcum aereum.
24 Se sfuggirà l'arma di ferro,
lo trafiggerà l'arco di bronzo:
25 Sagitta transverberabit corpus eius,
et fulgur iecur eius;
vadent et venient super eum horribilia.
25 gli uscirà il dardo dalla schiena,
una spada lucente dal fegato.
Lo assaliranno i terrori;
26 Omnes tenebrae absconditae sunt in occultis eius,
devorabit eum ignis, qui non succenditur;
affligetur relictus in tabernaculo suo.
26 tutte le tenebre gli sono riservate.
Lo divorerà un fuoco non acceso da un uomo,
esso consumerà quanto è rimasto nella sua tenda.
27 Revelabunt caeli iniquitatem eius,
et terra consurget adversus eum.
27 Riveleranno i cieli la sua iniquità
e la terra si alzerà contro di lui.
28 Auferetur germen domus illius,
detrahetur in die furoris Dei.
28 Un'alluvione travolgerà la sua casa,
scorrerà nel giorno dell'ira.
29 Haec est pars hominis impii a Deo,
et hereditas verborum eius a Domino ”.
29 Questa è la sorte che Dio riserva all'uomo
perverso,
la parte a lui decretata da Dio.