Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Giobbe 3


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - A questo punto Giobbe, cominciando a parlare, maledisse il suo giorno1 DOPO questo, Giobbe aprì la sua bocca, e maledisse il suo giorno.
2 dicendo:2 E prese a dire:
3 «Perisca il giorno in cui nacqui, e la notte in cui si esclamò: - È concepito un uomo! -3 Possa perire il giorno nel quale io nacqui, E la notte che fu detto: Un maschio è nato.
4 Quel giorno si cambi in tenebre, non lo ricerchi Dio dall'alto, nè sia rischiarato da luce!4 Quel giorno sia tenebroso; Iddio non ne abbia cura da alto, E non risplenda la luce sopra esso.
5 Lo rendano oscuro le tenebre e l'ombra di morte l'invada la caligine e sia recinto di amarezza!5 Tenebre, ed ombra di morte rendanlo immondo; La nuvola dimori sopra esso; Queste cose rendanlo spaventevole, quali sono i giorni più acerbi.
6 Un turbine tenebroso pervada quella notte; non sia essa computata fra i giorni dell'annonè sia numerata fra i mesi!6 Caligine ingombri quella notte; Non rallegrisi fra i giorni dell’anno, Non sia annoverata fra i mesi.
7 Quella notte sia sterile, nè sia degna di tripudio;7 Ecco, quella notte sia solitaria, Non facciansi in essa canti alcuni.
8 la maledicano quei che rendono nefasti i giorni, quei che sono abili ad evocare Leviathan!8 Maledicanla coloro che maledicono i giorni, I quali son sempre apparecchiati a far nuovi lamenti.
9 S'oscurino le stelle per la sua caligine; aspetti ella la luce, ma non la scorga, nè scorga lo spuntar dell'aurora nascente!9 Oscurinsi le stelle del suo vespro; Aspetti la luce, ma non ne venga alcuna, E non vegga le palpebre dell’alba;
10 Perchè ella non chiuse le porte del seno che mi portò, nè occultò dagli occhi miei i travagli.10 Perciocchè non serrò gli usci del seno di mia madre, E non fece sì che gli occhi miei non vedessero l’affanno
11 Perchè mai non sono morto dentro all'utero, o appena uscito dal seno non sono spirato?11 Perchè non morii io dalla matrice? Perchè non trapassai come prima uscii del seno?
12 Perchè fui accolto sulle ginocchia? perchè allattato alle mammelle?12 Perchè mi furono pòrte le ginocchia? Perchè le mammelle, acciocchè io poppassi?
13 Adesso invero dormendo starei in quiete, e nel mio sonno io riposerei13 Conciossiachè ora giacerei, e mi riposerei; Io dormirei, e pezzo fa sarei in riposo,
14 insieme con i re e i potenti della terrache si fabbricano [i sepolcri] nelle solitudini:14 Con i re, e con i consiglieri della terra, I quali edificavano i luoghi deserti;
15 ovvero con i principi che posseggono l'oro, e riempiono le loro case d'argento:15 Ovvero co’ principi, che aveano dell’oro, Ed empievano le lor case d’argento;
16 ovvero come aborto sotterrato non esisterei, pari ai bambini che non videro la luce.16 Ovvero anche del tutto non sarei stato, come un abortivo nascosto, Come il feto che non ha veduta la luce.
17 Colà gli empii cessano la furia, e colà trovano riposo gli spossati di forze;17 Quivi cessano gli empi di travagliare altrui, E quivi si riposano gli stanchi.
18 e quei che già furono in catene, sono lungi da molestia, non odono la voce dell'aguzzino:18 Parimente i prigioni hanno requie, E non odono più la voce del sollecitator delle opere.
19 il piccolo e il grande colà si ritrovano, e lo schiavo è affrancato dal suo padrone.19 Quivi è il piccolo e il grande; E il servo franco del suo signore
20 Perchè mai fu data all'infelice la luce, e la vita agli amareggiati d'animo?20 Perchè dà egli la luce al miserabile, E la vita a coloro che sono in amaritudine d’animo?
21 I quali anelano la morte - che pur non viene - come si cerca un tesoro [nascosto];21 I quali aspettano la morte, e pure ella non viene; E la ricercano più che tesori nascosti;
22 i quali si rallegrano oltre ogni dire, allorchè hanno trovato il sepolcro?22 E si rallegrano, fino a festeggiarne, E gioiscono, quando hanno trovato il sepolcro.
23 [Perchè fu data la luce] all'uomo, la cui via è nascosta, avendolo Dio circondato di tenebre?23 Perchè dà egli la luce all’uomo, la cui via è nascosta, E il quale Iddio ha assiepato d’ogn’intorno?
24 Ah! davanti al mio cibo io sospiro, e com'acque inondanti sono i miei singhiozzi.24 Conciossiachè, avanti che io prenda il mio cibo, il mio sospiro venga, E i miei ruggiti si versino come acqua.
25 Poichè il timore di cui temevo m'incolse, e ciò di cui paventavo avvenne.25 Perchè ciò di che io avea spavento mi è avvenuto, E mi è sopraggiunto quello di che avea paura.
26 Non tollerai io forse? non tacqui? non mi tenni calmo? Eppur l'ira [di Dio] mi ha raggiunto.»26 Io non ho avuta tranquillità, nè riposo, nè quiete; Ed è venuto il turbamento