Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Giobbe 3


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BIBBIA RICCIOTTIBIBLIA
1 - A questo punto Giobbe, cominciando a parlare, maledisse il suo giorno1 Después de esto, abrió Job la boca y maldijo su día.
2 dicendo:2 Tomó Job la palabra y dijo:
3 «Perisca il giorno in cui nacqui, e la notte in cui si esclamò: - È concepito un uomo! -3 ¡Perezca el día en que nací, y la noche que dijo: «Un varón ha sido concebido!»
4 Quel giorno si cambi in tenebre, non lo ricerchi Dio dall'alto, nè sia rischiarato da luce!4 El día aquel hágase tinieblas, no lo requiera Dios desde lo alto, ni brille sobre él la luz.
5 Lo rendano oscuro le tenebre e l'ombra di morte l'invada la caligine e sia recinto di amarezza!5 Lo reclamen tinieblas y sombras, un nublado se cierna sobre él, lo estremezca un eclipse.
6 Un turbine tenebroso pervada quella notte; non sia essa computata fra i giorni dell'annonè sia numerata fra i mesi!6 Sí, la oscuridad de él se apodere, no se añada a los días del año, ni entre en la cuenta de los meses.
7 Quella notte sia sterile, nè sia degna di tripudio;7 Y aquella noche hágase inerte, impenetrable a los clamores de alegría.
8 la maledicano quei che rendono nefasti i giorni, quei che sono abili ad evocare Leviathan!8 Maldíganla los que maldicen el día, los dispuestos a despertar a Leviatán.
9 S'oscurino le stelle per la sua caligine; aspetti ella la luce, ma non la scorga, nè scorga lo spuntar dell'aurora nascente!9 Sean tinieblas las estrellas de su aurora, la luz espere en vano, y no vea los párpados del alba.
10 Perchè ella non chiuse le porte del seno che mi portò, nè occultò dagli occhi miei i travagli.10 Porque no me cerró las puertas del vientre donde estaba, ni ocultó a mis ojos el dolor.
11 Perchè mai non sono morto dentro all'utero, o appena uscito dal seno non sono spirato?11 ¿Por qué no morí cuando salí del seno, o no expiré al salir del vientre?
12 Perchè fui accolto sulle ginocchia? perchè allattato alle mammelle?12 ¿Por qué me acogieron dos rodillas? ¿por qué hubo dos pechos para que mamara?
13 Adesso invero dormendo starei in quiete, e nel mio sonno io riposerei13 Pues ahora descansaría tranquilo, dormiría ya en paz,
14 insieme con i re e i potenti della terrache si fabbricano [i sepolcri] nelle solitudini:14 con los reyes y los notables de la tierra, que se construyen soledades;
15 ovvero con i principi che posseggono l'oro, e riempiono le loro case d'argento:15 o con los príncipes que poseen oro y llenan de plata sus moradas.
16 ovvero come aborto sotterrato non esisterei, pari ai bambini che non videro la luce.16 O ni habría existido, como aborto ocultado, como los fetos que no vieron la luz.
17 Colà gli empii cessano la furia, e colà trovano riposo gli spossati di forze;17 Allí acaba la agitación de los malvados, allí descansan los exhaustos.
18 e quei che già furono in catene, sono lungi da molestia, non odono la voce dell'aguzzino:18 También están tranquilos los cautivos, sin oír más la voz del capataz.
19 il piccolo e il grande colà si ritrovano, e lo schiavo è affrancato dal suo padrone.19 Chicos y grandes son allí lo mismo, y el esclavo se ve libre de su dueño.
20 Perchè mai fu data all'infelice la luce, e la vita agli amareggiati d'animo?20 ¿Para qué dar la luz a un desdichado, la vida a los que tienen amargada el alma,
21 I quali anelano la morte - che pur non viene - come si cerca un tesoro [nascosto];21 a los que ansían la muerte que no llega y excavan en su búsqueda más que por un tesoro,
22 i quali si rallegrano oltre ogni dire, allorchè hanno trovato il sepolcro?22 a los que se alegran ante el túmulo y exultan cuando alcanzan la tumba,
23 [Perchè fu data la luce] all'uomo, la cui via è nascosta, avendolo Dio circondato di tenebre?23 a un hombre que ve cerrado su camino, y a quien Dios tiene cercado?
24 Ah! davanti al mio cibo io sospiro, e com'acque inondanti sono i miei singhiozzi.24 Como alimento viene mi suspiro, como el agua se derraman mis lamentos.
25 Poichè il timore di cui temevo m'incolse, e ciò di cui paventavo avvenne.25 Porque si de algo tengo miedo, me acaece, y me sucede lo que temo.
26 Non tollerai io forse? non tacqui? non mi tenni calmo? Eppur l'ira [di Dio] mi ha raggiunto.»26 No hay para mí tranquilidad ni calma, no hay reposo: turbación es lo que llega.