Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Giobbe 14


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - L'uomo generato da donna, breve tempo vive, di molte miserie è ripieno:1 L'uomo, nato di donna,
breve di giorni e sazio di inquietudine,
2 qual fiore egli spunta e si spezza, sfugge qual'ombra e mai non resta in uno stesso stato.2 come un fiore spunta e avvizzisce,
fugge come l'ombra e mai si ferma.
3 E tu ti degni d'aprir gli occhi tuoi sopra tale essere, e condurlo a giudizio con te?3 Tu, sopra un tal essere tieni aperti i tuoi occhi
e lo chiami a giudizio presso di te?
4 Chi potrà rendere mondo chi fu concepito da seme immondo? Non tu forse, che sei solo?4 Chi può trarre il puro dall'immondo? Nessuno.
5 Brevi sono i dì dell'uomo, il numero dei mesi suoi è presso di te:gli ponesti dei termini che non si potranno oltrepassare.5 Se i suoi giorni sono contati,
se il numero dei suoi mesi dipende da te,
se hai fissato un termine che non può oltrepassare,
6 Allontanati alquanto da lui, sì ch'ei si riposi, fino a che giunga bramata come d'un mercenario, la sua giornata.6 distogli lo sguardo da lui e lascialo stare
finché abbia compiuto, come un salariato, la sua
giornata!
7 V'è per l'albero una speranza: qualor venga reciso, ancor rinverdisce, e i suoi rami germogliano;7 Poiché anche per l'albero c'è speranza:
se viene tagliato, ancora ributta
e i suoi germogli non cessano di crescere;
8 se invecchi nel terreno la sua radice, e nella polvere perisca il suo ceppo,8 se sotto terra invecchia la sua radice
e al suolo muore il suo tronco,
9 ad un vapor d'acqua rigèrmina, e getta la chioma come quando fu piantato in principio.9 al sentore dell'acqua rigermoglia
e mette rami come nuova pianta.
10 Ma l'uomo quando sia morto, e spogliato e consunto - ov'è mai egli?10 L'uomo invece, se muore, giace inerte,
quando il mortale spira, dov'è?
11 Come se si partissero le acque del mare, e il fiume si vuotasse e inaridisse,11 Potranno sparire le acque del mare
e i fiumi prosciugarsi e disseccarsi,
12 così l'uomo, poi che giacque, non sorgerà: finchè non s'infranga il cielo, egli non si sveglierà, nè si leverà su dal suo sonno.12 ma l'uomo che giace più non s'alzerà,
finché durano i cieli non si sveglierà,
né più si desterà dal suo sonno.
13 Oh! se tu negl'inferi mi nascondessi, mi occultassi fino al passar dell'ira tua, e mi stabilissi un tempo in cui ti ricordassi di me!13 Oh, se tu volessi nascondermi nella tomba,
occultarmi, finché sarà passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
14 Che forse un uomo morto potrà rivivere? In tutti i dì della mia milizia aspettofino a che venga la mia muta [di guardia].14 Se l'uomo che muore potesse rivivere,
aspetterei tutti i giorni della mia milizia
finché arrivi per me l'ora del cambio!
15 Tu mi chiamerai ed io ti risponderò, all'opera delle tue mani stenderai la mano.15 Mi chiameresti e io risponderei,
l'opera delle tue mani tu brameresti.
16 Bensì tu hai contato i miei passi; ma perdona ai miei peccati!16 Mentre ora tu conti i miei passi
non spieresti più il mio peccato:
17 Sigillasti come in una borsa i miei delitti; ma avesti cura della mia iniquità.17 in un sacchetto, chiuso, sarebbe il mio misfatto
e tu cancelleresti la mia colpa.
18 Il monte cadendo frantumasi, e la rupe si sposta dal suo luogo.18 Ohimè! come un monte finisce in una frana
e come una rupe si stacca dal suo posto,
19 Le acque corrodono i macigni, e dall'alluvione a poco a poco la terra è consumata: così pure tu distruggerai l'uomo.19 e le acque consumano le pietre,
le alluvioni portano via il terreno:
così tu annienti la speranza dell'uomo.
20 Per poco gli desti vigore, affinchè passasse via per sempre, sfigurerai il suo volto e lo scaccerai via.20 Tu lo abbatti per sempre ed egli se ne va,
tu sfiguri il suo volto e lo scacci.
21 Che i suoi figli siano onorati, ovvero inonorati - egli l'ignora;21 Siano pure onorati i suoi figli, non lo sa;
siano disprezzati, lo ignora!
22 ma, mentre vive, la sua carne fa doglia, e l'anima sua addosso a lui fa lutto.»22 Soltanto i suoi dolori egli sente
e piange sopra di sé.