Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 60


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
1 Surge, illuminare, quia venit lumen tuum,
et gloria Domini super te orta est.
2 Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
2 Quia ecce tenebrae operient terram
et caligo populos;
super te autem orietur Dominus,
et gloria eius in te videbitur.
3 Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
3 Et ambulabunt gentes in lumine tuo,
et reges in splendore ortus tui.
4 Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
4 Leva in circuitu oculos tuos et vide:
omnes isti congregati sunt, venerunt tibi;
filii tui de longe veniunt,
et filiae tuae in ulnis gestantur.
5 Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
5 Tunc videbis et illuminaberis,
et palpitabit et dilatabitur cor tuum,
quia confluet ad te multitudo maris,
fortitudo gentium veniet tibi;
6 Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Madian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
6 inundatio camelorum operiet te,
dromedarii Madian et Epha;
omnes de Saba venient,
aurum et tus deferentes
et laudem Domini annuntiantes.
7 Tutte le greggi di Kedar si raduneranno presso di te,
i montoni di Nebaiòt saranno al tuo servizio,
saliranno come offerta gradita sul mio altare;
renderò splendido il tempio della mia gloria.
7 Omne pecus Cedar congregabitur tibi,
arietes Nabaioth ministrabunt tibi;
offerentur super placabili altari meo,
et domum gloriae meae glorificabo.
8 Chi sono quelle che volano come nubi
e come colombe verso le loro colombaie?
8 Quae sunt istae, quae ut nubes volant,
et quasi columbae ad fenestras suas?
9 Sono le isole che sperano in me,
le navi di Tarsis sono in prima fila,
per portare i tuoi figli da lontano,
con argento e oro,
per il nome del Signore, tuo Dio,
per il Santo d’Israele, che ti onora.
9 Me enim insulae exspectabunt,
et in principio naves Tharsis,
ut adducant filios tuos de longe,
argentum eorum et aurum eorum cum eis,
nomini Domini Dei tui et Sancto Israel,
quia glorificavit te.
10 Stranieri ricostruiranno le tue mura,
i loro re saranno al tuo servizio,
perché nella mia ira ti ho colpito,
ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te.
10 Et aedificabunt filii peregrinorum muros tuos,
et reges eorum ministrabunt tibi;
in indignatione enim mea percussi te,
sed in beneplacito meo misertus sum tui.
11 Le tue porte saranno sempre aperte,
non si chiuderanno né di giorno né di notte,
per lasciare entrare in te la ricchezza delle genti
e i loro re che faranno da guida.
11 Et aperientur portae tuae iugiter,
die ac nocte non claudentur,
ut afferatur ad te fortitudo gentium,
et reges earum adducantur.
12 Perché la nazione e il regno
che non vorranno servirti periranno,
e le nazioni saranno tutte sterminate.
12 Gens enim et regnum, quae non servierint tibi, peribunt,
et gentes vastitate vastabuntur.
13 La gloria del Libano verrà a te,
con cipressi, olmi e abeti,
per abbellire il luogo del mio santuario,
per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi.
13 Gloria Libani ad te veniet,
cupressus, ulmus et abies simul,
ad ornandum locum sanctuarii mei;
et locum pedum meorum glorificabo.
14 Verranno a te in atteggiamento umile
i figli dei tuoi oppressori;
ti si getteranno proni alle piante dei piedi
quanti ti disprezzavano.
Ti chiameranno «Città del Signore»,
«Sion del Santo d’Israele».
14 Et venient ad te curvi filii eorum, qui humiliaverunt te,
et adorabunt vestigia pedum tuorum omnes, qui detrahebant tibi, et vocabunt teCivitatem Domini,
Sion Sancti Israel.
15 Dopo essere stata derelitta,
odiata, senza che alcuno passasse da te,
io farò di te l’orgoglio dei secoli,
la gioia di tutte le generazioni.
15 Pro eo quod fuisti derelicta et odio habita,
et non erat qui per te transiret,
ponam te in superbiam saeculorum,
gaudium in generationem et generationem;
16 Tu succhierai il latte delle genti,
succhierai le ricchezze dei re.
Saprai che io sono il Signore, il tuo salvatore
e il tuo redentore, il Potente di Giacobbe.
16 et suges lac gentium
et mamilla regum lactaberis
et scies quia ego Dominus salvator tuus,
et redemptor tuus Fortis Iacob.
17 Farò venire oro anziché bronzo,
farò venire argento anziché ferro,
bronzo anziché legno,
ferro anziché pietre.
Costituirò tuo sovrano la pace,
tuo governatore la giustizia.
17 Pro aere afferam aurum
et pro ferro afferam argentum
et pro lignis aes
et pro lapidibus ferrum;
et ponam custodes tuos pacem
et praepositos tuos iustitiam.
18 Non si sentirà più parlare di prepotenza nella tua terra,
di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini.
Tu chiamerai salvezza le tue mura
e gloria le tue porte.
18 Non audietur ultra violentia in terra tua,
vastitas et contritio in terminis tuis;
et vocabis Salutem muros tuos
et portas tuas Laudem.
19 Il sole non sarà più la tua luce di giorno,
né ti illuminerà più
lo splendore della luna.
Ma il Signore sarà per te luce eterna,
il tuo Dio sarà il tuo splendore.
19 Non erit tibi amplius sol ad lucendum per diem,
nec splendor lunae illuminabit te,
sed erit tibi Dominus in lucem sempiternam,
et Deus tuus in gloriam tuam.
20 Il tuo sole non tramonterà più
né la tua luna si dileguerà,
perché il Signore sarà per te luce eterna;
saranno finiti i giorni del tuo lutto.
20 Non occidet ultra sol tuus,
et luna tua non minuetur,
quia erit tibi Dominus in lucem sempiternam,
et complebuntur dies luctus tui.
21 Il tuo popolo sarà tutto di giusti,
per sempre avranno in eredità la terra,
germogli delle piantagioni del Signore,
lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria.
21 Populus autem tuus omnes iusti;
in perpetuum hereditabunt terram,
germen plantationis meae,
opus manus meae ad glorificandum.
22 Il più piccolo diventerà un migliaio,
il più insignificante un’immensa nazione;
io sono il Signore:
a suo tempo, lo farò rapidamente.
22 Minimus erit in mille,
et parvulus in gentem fortem.
Ego Dominus in tempore eius subito faciam istud.