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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaia 36


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Nell’anno quattordicesimo del re Ezechia, Sennàcherib, re d’Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le prese.1 - E avvenne, l'anno decimo quarto del regno di Ezechia, che Sennacherib, re degli Assiri salì contro a tutte le città fortificate di Giuda e le prese.
2 Il re d’Assiria mandò da Lachis a Gerusalemme, dal re Ezechia, il gran coppiere con una schiera numerosa. Egli si fermò presso il canale della piscina superiore, che è nella via del campo del lavandaio.
2 E il re degli Assiri mandò da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia, Rabsace con una forte armata, e si fermò presso il canale della vasca superiore, sulla strada del campo del Fullone.
3 Gli andarono incontro, Eliakìm, figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Iòach, figlio di Asaf, l’archivista.3 E uscì a lui Eliacim figlio di Elcia, maggiordomo, e Sobna scriba, e Joae, figlio di Asaf, segretario.
4 Il gran coppiere disse loro: «Riferite a Ezechia: “Così dice il grande re, il re d’Assiria: Che fiducia è quella nella quale confidi?4 E disse loro Rabsace: «Dite ad Ezechia: - Il gran re, il re degli Assiri, dice così: "Che fidanza è questa che tu ostenti?
5 Domando: forse che la sola parola delle labbra può essere di consiglio e di forza per la guerra? Ora, in chi confidi per ribellarti a me?5 Per consiglio di chi e con quali forze ti disponi a resistermi? in chi confidi che ti sei ritirato da me?
6 Ecco, tu confidi su questo sostegno di canna spezzata, che è l’Egitto, che penetra nella mano, forandola, a chi vi si appoggia; tale è il faraone, re d’Egitto, per tutti coloro che confidano in lui.6 Ah, ecco, tu confidi nell'Egitto, in quel tronco di canna fessa, che se uno si appoggia sopra, gli entra nella mano e gliela fora: tale è il Faraone, re di Egitto, con chiunque in lui confida!".
7 Se mi dici: Noi confidiamo nel Signore, nostro Dio, non è forse quello stesso del quale Ezechia eliminò le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare?7 Che se tu mi risponderai: "Noi confidiamo nel Signore Iddio nostro, non è egli quello a cui Ezechia distrusse are e altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: Dinanzi a questo altare voi adorerete?".
8 Ora fa’ una scommessa col mio signore, re d’Assiria; io ti darò duemila cavalli, se potrai mettere tuoi cavalieri su di essi.8 Or dunque vieni a patti col mio signore re degli Assiri; s'io ti darò duemila cavalli tu neppure potresti da te fornirli di cavalieri:
9 Come potrai far voltare indietro uno solo dei più piccoli servi del mio signore? Ma tu confidi nell’Egitto per i carri e i cavalieri!9 e come pretenderesti di resistere in faccia a uno anche degli infimi servi del mio signore? Che se tu confidi nell'Egitto e nei cocchi e nei cavalieri,
10 Ora, non è forse secondo il volere del Signore che io sono salito contro questa terra per mandarla in rovina? Il Signore mi ha detto: Sali contro questa terra e mandala in rovina”».
10 sappi che non senza ordine del Signore sono salito a questa terra per distruggerla. Il Signore me l'ha detto: "Sali contro quella terra e distruggila" -».
11 Eliakìm, Sebna e Iòach risposero al gran coppiere: «Per favore, parla ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo; non parlarci in giudaico: il popolo
che è sulle mura ha orecchi per sentire».
11 Ed Eliacim e Sobna e Joae dissero a Rabsace: «Parla ai tuoi servi in lingua siriaca, perchè noi l'intendiamo; non parlare ebraico che c'è tutto il popolo sulle mura che intende».
12 Il gran coppiere replicò: «Forse il mio signore mi ha inviato per pronunciare tali parole al tuo signore e a te e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, ridotti a mangiare i propri escrementi e a bere la propria urina con voi?».
12 E Rabsace rispose loro: «Mi ha forse il mio signore mandato a dir queste parole al tuo signore e a te, e non piuttosto a codesti uomini costretti a restare sulle mura a mangiare il loro sterco e a bere la loro urina con voi?».
13 Il gran coppiere allora si alzò in piedi e gridò a gran voce in giudaico, e disse: «Udite le parole del grande re, del re d’Assiria.13 Ciò detto Rabsace si alzò ritto, e gridando con voce forte in lingua ebraica, disse: «Udite le parole del gran re, del re degli Assiri.
14 Così dice il re: “Non vi inganni Ezechia, poiché non potrà liberarvi.14 Il re dice così: - Non vi lasciate sedurre da Ezechia, perchè non potrà scamparvi.
15 Ezechia non vi induca a confidare nel Signore, dicendo: Certo, il Signore ci libererà, questa città non sarà consegnata in mano al re d’Assiria”.15 Nè vi faccia garanzia sul Signore Iddio dicendo: "Il Signore certamente ci libererà, questa città non sarà data in mano del re degli Assiri".
16 Non ascoltate Ezechia, poiché così dice il re d’Assiria: “Fate la pace con me e arrendetevi. Allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria vigna e del proprio fico e ognuno potrà bere l’acqua della sua cisterna,16 Non date ascolto ad Ezechia, sentite piuttosto quello che dice il re degli Assiri: "Fate meco patti vantaggiosi, arrendetevi a me e ciascuno mangi della vite sua e del suo fico, e beva ognuno l'acqua della sua cisterna;
17 fino a quando io verrò per condurvi in una terra come la vostra, terra di frumento e di mosto, terra di pane e di vigne.17 fino a tanto ch'io venga e vi trasporti in una terra che è come la vostra terra da frumento e da vino, terra da grano e da vigne".
18 Non vi inganni Ezechia dicendo: Il Signore ci libererà! Forse gli dèi delle nazioni sono riusciti a liberare ognuno la propria terra dalla mano del re d’Assiria?18 Non vi dissuada Ezechia con dire: "Il Signore ci libererà". Forse che tutti gli iddii delle nazioni qualcuno ha potuto liberare la sua terra dalla mano del re degli Assiri?
19 Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvàim? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano?19 Dov'è il dio di Emat e di Arfad? dov'è il dio di Sefarvaim? E quei di Samaria hanno forse potuto liberarla dalla mia mano?
20 Quali mai, fra tutti gli dèi di quelle regioni, hanno liberato la loro terra dalla mia mano, perché il Signore possa liberare Gerusalemme dalla mia mano?”».
20 Quale è, tra tutti gli dèi di questi paesi che abbia salvata la sua terra dalle mie mani, per dire, che il Signore dalla mia mano salverà Gerusalemme? ».
21 Quelli tacquero e non gli risposero nulla, perché l’ordine del re era: «Non rispondetegli».
21 Ma quelli tacquero e non gli risposero parola. Il re infatti aveva dato l'ordine dicendo: «Non gli rispondete».
22 Eliakìm, figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Iòach, figlio di Asaf, l’archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.22 Allora Eliacim, figlio di Elcia maggiordomo, e Sobna scriba, e Joae, figlio di Asaf, segretario, rientrarono da Ezechia colle vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabsace.