Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 1


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme al tempo dei re di Giuda Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia.
1 Visione d'Isaia, figlio di Amos, da lui veduta, relativamente a Giuda e a Gerusalemme, al tempo d'Ozia, di Ioatan, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.
2 Udite, o cieli, ascolta, o terra,
così parla il Signore:
«Ho allevato e fatto crescere figli,
ma essi si sono ribellati contro di me.
2 « Udite, o cieli, e tu porgi l'orecchio, o terra; perchè il Signore ha parlato: ho nutriti ed esaltati dei figli, ed essi mi han disprezzato.
3 Il bue conosce il suo proprietario
e l’asino la greppia del suo padrone,
ma Israele non conosce,
il mio popolo non comprende».
3 Il bue conosce il suo padrone, e l'asino la greppia del suo signore; ma Israele non mi riconosce; il popolo mio non intende.
4 Guai, gente peccatrice,
popolo carico d’iniquità!
Razza di scellerati,
figli corrotti!
Hanno abbandonato il Signore,
hanno disprezzato il Santo d’Israele,
si sono voltati indietro.
4 Guai alla nazione peccatrice, al popolo carico d'iniquità, alla razza malvagia, ai figli scellerati: hanno abbandonato il Signore, han bestemmiato il santo d'Israele, si sono allontanati, voltando le spalle.
5 Perché volete ancora essere colpiti,
accumulando ribellioni?
Tutta la testa è malata,
tutto il cuore langue.
5 Dove devo percuotervi ancora, se aggiungete altre prevaricazioni? Il capo è tutto malato, il cuore è tutto afflitto:
6 Dalla pianta dei piedi alla testa
non c’è nulla di sano,
ma ferite e lividure
e piaghe aperte,
che non sono state ripulite né fasciate
né curate con olio.
6 dalla pianta dei piedi alla sommità della testa non vi è in lui nulla di sano: è tutto ferite e lividure, piaghe marciose, non fasciate, non medicate, nè addolcite coll'olio.
7 La vostra terra è un deserto,
le vostre città arse dal fuoco.
La vostra campagna, sotto i vostri occhi,
la divorano gli stranieri;
è un deserto come la devastazione di Sòdoma.
7 Il vostro paese è deserto, le vostre città son consumate dal fuoco, i vostri possessi son divorati, sotto i vostri occhi, dagli stranieri: la devastazione sarà come quella d'un nemico.
8 È rimasta sola la figlia di Sion,
come una capanna in una vigna,
come una tenda in un campo di cetrioli,
come una città assediata.
8 La figlia di Sion rimarrà come una capanna in una vigna, come un tugurio in un cocomeraio, come una città abbandonata al saccheggio.
9 Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato qualche superstite,
già saremmo come Sòdoma,
assomiglieremmo a Gomorra.
9 Se il Signore degli eserciti non avesse lasciato di noi semenza, noi saremmo come Sodoma, saremmo simili a Gomorra.
10 Ascoltate la parola del Signore,
capi di Sòdoma;
prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio,
popolo di Gomorra!
10 Udite la parola del Signore, o principi di Sodoma, porgi l'orecchio alla legge del nostro Dio, o popolo di Gomorra.
11 «Perché mi offrite i vostri sacrifici senza numero?
– dice il Signore.
Sono sazio degli olocausti di montoni
e del grasso di pingui vitelli.
Il sangue di tori e di agnelli e di capri
io non lo gradisco.
11 Che me ne faccio della moltitudine delle vostre vittime? dice il Signore. Ne son pieno. Non voglio olocausti d'arieti, grasso di pingui bovi, sangue di vitelli, d'agnelli e di capri.
12 Quando venite a presentarvi a me,
chi richiede a voi questo:
che veniate a calpestare i miei atri?
12 Quando voi venite a presentarvi al mio cospetto, chi v'ha mai chieste queste cose e di andare a spasso pei miei cortili?
13 Smettete di presentare offerte inutili;
l’incenso per me è un abominio,
i noviluni, i sabati e le assemblee sacre:
non posso sopportare delitto e solennità.
13 Non seguitate ad offrir vani sacrifizi: abomino l'incenso, non posso patir il novilunio, il sabato e le altre feste: le vostre adunanze sono inique.
14 Io detesto i vostri noviluni e le vostre feste;
per me sono un peso,
sono stanco di sopportarli.
14 L'anima mia odia i vostri noviluni e le vostre solennità; mi son diventate un peso: sono stanco di sopportarle.
15 Quando stendete le mani,
io distolgo gli occhi da voi.
Anche se moltiplicaste le preghiere,
io non ascolterei:
le vostre mani grondano sangue.
15 Quando stenderete le vostre mani, rivolgerò gli occhi altrove, quando moltiplicherete le preghiere, non darò ascolto; perchè le vostre mani son piene di sangue.
16 Lavatevi, purificatevi,
allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male,
16 Lavatevi, purificatevi, togliete la malvagità dei vostri pensieri lungi dai miei occhi; cessate di fare il male,
17 imparate a fare il bene,
cercate la giustizia,
soccorrete l’oppresso,
rendete giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova».
17 imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, proteggete l'orfano, difendete la vedova.
18 «Su, venite e discutiamo
– dice il Signore.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
18 « Orsù venite, accusatemi, — dice il Signore. — Se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; e se fossero vermigli come la cocciniglia, diverranno bianchi come la lana.
19 Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
19 Se di buona volontà mi ascolterete, mungerete i beni della terra.
20 Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato».
20 Ma se resisterete e mi provocherete a sdegno, la spada vi divorerà, perchè la bocca del Signore ha parlato ».
21 Come mai la città fedele è diventata una prostituta?
Era piena di rettitudine,
vi dimorava la giustizia,
ora invece è piena di assassini!
21 Come ha fatto a diventare una prostituta la città fedele e piena d'equità? Era sede della giustizia, ma ora (è sedo) dell'omicida.
22 Il tuo argento è diventato scoria,
il tuo vino è diluito con acqua.
22 Il tuo argento è andato in scoria, il tuo vino è mescolato coll'acqua.
23 I tuoi capi sono ribelli
e complici di ladri.
Tutti sono bramosi di regali
e ricercano mance.
Non rendono giustizia all’orfano
e la causa della vedova fino a loro non giunge.
23 I tuoi principi sono degli infedeli, son compagni dei ladri, tutti quanti amano i regali, van dietro al guadagno; non rendon ragione all'orfano, e la causa della vedova non arriva fino a loro.
24 Perciò, oracolo del Signore,
Dio degli eserciti,
il Potente d’Israele:
«Guai! Esigerò soddisfazioni dai miei avversari,
mi vendicherò dei miei nemici.
24 Per questo dice il Signore, Dio degli eserciti, il Forte d'Israele: « Ahi! Prenderò soddisfazione sopra i miei avversari, e mi vendicherò sopra i miei nemici.
25 Stenderò la mia mano su di te,
purificherò come in un forno le tue scorie,
eliminerò da te tutto il piombo.
25 Poi stesa sopra di te la mia mano, ti purificherò col fuoco dalla tua scoria, e toglierò tutto lo stagno che è in te.
26 Renderò i tuoi giudici come una volta,
i tuoi consiglieri come al principio.
Allora sarai chiamata “Città della giustizia”,
“Città fedele”».
26 E renderò i tuoi giudici come eran prima, e i tuoi consiglieri come erano in antico. Dopo ciò sarai chiamata la città del giusto, la città fedele ».
27 Sion sarà riscattata con il giudizio,
i suoi convertiti con la rettitudine.
27 Sion sarà redenta in giudizio e messa in libertà per giustizia.
28 Ribelli e peccatori insieme finiranno in rovina
e periranno quanti abbandonano il Signore.
28 Ma (Dio) stritolerà insieme scelerati e peccatori, e quelli che hanno abbandonato il Signore saran consumati.
29 Sì, vi vergognerete delle querce
di cui vi siete compiaciuti.
Arrossirete dei giardini
che vi siete scelti,
29 Essi si vergogneranno dogli idoli ai quali sacrificarono, e voi vi vergognerete degli orti da voi eletti,
30 Sì, diventerete come quercia dalle foglie avvizzite
e come giardino senz’acqua.
30 quando sarete come quercia dalle foglie cadute, e come orto senz'acqua.
31 Il forte diverrà come stoppa,
la sua opera come una favilla;
bruceranno tutte e due insieme
e nessuno le spegnerà.
31 E la vostra fortezza sarà come favilla di stoppa, e l'opera vostra (ne sarà) come la scintilla: tutt'e due insieme andranno in fiamme, e non vi sarà nessuno che possa spegnerle.