Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giobbe 35


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BIBBIA CEI 2008DIODATI
1 Eliu prese a dire:
1 ED Elihu proseguì il suo ragionamento, e disse:
2 «Ti pare di aver pensato correttamente,
quando dicesti: “Sono giusto davanti a Dio”?
2 Hai tu stimato che ciò convenga alla ragione, Della quale tu hai detto: La mia giustizia è da Dio,
3 Tu dici infatti: “A che serve?
Quale guadagno ho a non peccare?”.
3 Di dire: Che mi gioverà ella? Che profitto ne avrò più che del mio peccato?
4 Voglio replicare a te
e ai tuoi amici insieme con te.
4 Io ti risponderò, Ed a’ tuoi compagni teco.
5 Contempla il cielo e osserva,
considera le nubi, come sono più alte di te.
5 Riguarda i cieli, e vedi; E mira le nuvole, quanto sono più alte di te.
6 Se pecchi, che cosa gli fai?
Se aumenti i tuoi delitti, che danno gli arrechi?
6 Se tu pecchi, che cosa opererai tu contro a lui? E se i tuoi misfatti son moltiplicati, che gli farai tu?
7 Se tu sei giusto, che cosa gli dai
o che cosa riceve dalla tua mano?
7 Se tu sei giusto, che cosa gli darai? Ovvero che prenderà egli dalla tua mano?
8 Su un uomo come te ricade la tua malizia,
su un figlio d’uomo la tua giustizia!
8 Come la tua malvagità può nuocer solo ad un uomo simile a te, Così anche la tua giustizia non può giovare se non ad un figliuolo d’uomo
9 Si grida sotto il peso dell’oppressione,
si invoca aiuto contro il braccio dei potenti,
9 Gli oppressati gridano per la grandezza dell’oppressione, E dànno alte strida per la violenza de’ grandi;
10 ma non si dice: “Dov’è quel Dio che mi ha creato,
che ispira nella notte canti di gioia,
10 Ma niuno dice: Ove è Dio, mio fattore, Il quale dà materia di cantar di notte?
11 che ci rende più istruiti delle bestie selvatiche,
che ci fa più saggi degli uccelli del cielo?”.
11 Il qual ci ammaestra più che le bestie della terra, E ci rende savi più che gli uccelli del cielo?
12 Si grida, allora, ma egli non risponde
a causa della superbia dei malvagi.
12 Quivi adunque gridano, ed egli non li esaudisce, Per la superbia de’ malvagi.
13 È inutile: Dio non ascolta
e l’Onnipotente non vi presta attenzione;
13 Certamente Iddio non esaudisce la vanità, E l’Onnipotente non la riguarda
14 ancor meno quando tu dici che non lo vedi,
che la tua causa sta innanzi a lui e tu in lui speri,
14 Quanto meno esaudirà egli te, che dici che tu nol riguardi? Giudicati nel suo cospetto, e poi aspettalo.
15 e così pure quando dici che la sua ira non punisce
né si cura molto dell’iniquità.
15 Certo ora quello che l’ira sua ti ha imposto di castigo è come nulla; Ed egli non ha preso conoscenza della moltitudine de’ tuoi peccati molto innanzi.
16 Giobbe dunque apre a vuoto la sua bocca
e accumula chiacchiere senza senso».
16 Giobbe adunque indarno apre la sua bocca, Ed accumula parole senza conoscimento